La Juventus ha un tifoso d’eccezione: il cantante Eros Ramazzotti. Che, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, è partito da Sanremo per parlare di Juve.
La Juventus è la squadra del cuore di Eros Ramazzotti, vincitore al Festival di Sanremo con la canzone Terra promessa esattamente 40 anni fa.
All’epoca aveva appena 20 anni: solo due in più rispetto a quelli che aveva il baby fenomeno Yildiz quando è diventato una star al club bianconero.
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Il cantante ha affermato di rivedersi nel giovane calciatore turco: “Sì, Yildiz ha quel mix di esuberanza e spavalderia che avevo anche io alla sua età. È un talento e ruba gli occhi con le sue giocate. Già prima dell’exploit di Natale, gli ho mandato un messaggio: ‘Kenan, hai qualità. Resta con i piedi per terra'”.
Poi Ramazzotti confessa l’ammirazione per un altro giocatore: “Io ho un debole per Soulé: lo sacrificherei soltanto a patto di comprare un paio di centrocampisti forti. Uno dei due mi auguro possa essere Koopmeiners“.
Vincere la sfida scudetto, secondo lui, è possibile: “Per lo Scudetto. Io ci credo. L’Inter ha una partita da recuperare, ma con l’Atalanta: squadra tosta. E poi ha la Champions: e magari qualche punto lo perde”.
Per la sconfitta nel derby d’Italia non ci è rimasto male: “L’Inter ha dimostrato la sua superiorità, girava la palla talmente bene che sembrava ci prendesse in giro.
È mancata una reazione da Juve dopo che per qualche partita avevamo sognato.Ma Marotta, Inzaghi e tutto lo staff hanno costruito un’Inter compatta: Calhanoglu è fantastico, Barella super. E le partite si vincono a centrocampo. Ve lo dice una punta…”.
Poi si sbilancia su Vlahovic: “E’ un grande attaccante, giovane e nel 2024 ha segnato gol bellissimi”. Su Chiesa: “Federico è straordinario, ma pure discontinuo: è inseguito dalla sfortuna. Un po’ come Dybala, per il quale provo nostalgia. Io guardo la Roma anche per le giocate di Paulino”.
Poi Ramazzotti si fa nostalgico e parla dei campioni del passato: “Zidane. O Pirlo. Gente che la palla la faceva cantare. Come Totti. E poi Vialli, a cui penso tanto. Era un amico: grande calciatore e uomo anche migliore”.
Il giudizio del cantante sulla gestione della squadra da parte di Massimiliano Allegri è generalmente positivo: “Ho grande rispetto per Allegri e per tutti gli allenatori in generale. Perché come dice il mio amico Vieri: il giocatore si allena e poi va a casa, mentre i tecnici devono pensare a duecento cose.
Max è stato bravo a risollevare la Juve insieme a Giuntoli: non era scontato. Però a me piacerebbe vedere la Juve giocare meglio e calciare di più in porta. Quando guardo l’Atalanta di Gasperini, godo”.
Tra gli allenatori del momento, Ramazzotti apprezza tre italiani in particolare: Motta, De Rossi e De Zerbi, il suo preferito. Ma il suo sogno per la Juventus post Allegri è straniero e risponde al nome di Jürgen Klopp.
Aggiornato al 10/02/2024 10:33
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