Thiago Motta da indicazioni a Timothy Weah ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, l’imminente esonero a stagione in corso di Thiago Motta segna un evento storico per il club bianconero, mai abituato ad azioni di questo tipo.
La Juventus ha scelto di cambiare guida tecnica a stagione in corso, una decisione che rappresenta un evento raro nella storia del club. Tradizionalmente, la dirigenza bianconera preferisce aspettare la fine del campionato per operare svolte importanti, ma questa volta la necessità di dare un segnale forte ha spinto la società a interrompere il rapporto con il tecnico in anticipo.
L’ultimo caso di esonero a stagione in corso risale alla passata stagione, quando Massimiliano Allegri fu sollevato dall’incarico a due giornate dalla fine, lasciando il posto a Paolo Montero. Tuttavia, la Juventus era già fuori dalla corsa ai trofei principali e il cambio sembrava più legato a dinamiche extra-campo, con la rottura definitiva tra Allegri e la società culminata dopo la finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta.
MASSIMILIANO ALLEGRI PENSIEROSO SULLA PANCHINA DELLA ROMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Per trovare un esonero che abbia inciso profondamente sulla stagione in corso, bisogna tornare indietro di ben 15 anni, al 29 gennaio 2010, quando Ciro Ferrara venne esonerato per far spazio ad Alberto Zaccheroni. Anche Ferrara, in realtà, non era partito come tecnico titolare, essendo subentrato a Claudio Ranieri nelle ultime giornate del campionato precedente. Ranieri stesso, sostituito prima del termine della stagione 2008/2009, aveva lasciato la panchina con la qualificazione in Champions League
ancora da conquistare. Nel tempo, l’ex tecnico della Roma dichiarò di non essere stato esonerato in senso stretto, lasciando intendere che la separazione fosse dovuta a divergenze interne.L’esonero di Ranieri nel 2009 segnò la fine di una lunga tradizione bianconera. Prima di lui, infatti, l’ultima volta che la Juventus aveva sollevato un allenatore dall’incarico durante la stagione risaliva addirittura a 40 anni prima, nella stagione 1969/1970, quando Luis Carniglia fu esonerato dopo appena sei giornate di campionato.
Se si guarda ancora più indietro, gli episodi di esoneri in corso d’opera sono pochissimi. Il primo caso documentato riguarda Sandro Puppo, allontanato a cinque giornate dalla fine della stagione 1956/1957 con la squadra in grave difficoltà. Successivamente, toccò a Ljubisa Brocic nel campionato 1958/1959, nonostante fosse stato l’artefice del primo scudetto della stella l’anno precedente. Un altro caso simile fu quello di Paulo Amaral, esonerato nel 1963 dopo ripetuti contrasti con la dirigenza.
Una situazione diversa si verificò con Marcello Lippi, che nel 1999 rassegnò spontaneamente le dimissioni. Il club bianconero lo sostituì con Carlo Ancelotti, ma in questo caso non si trattò di un esonero, bensì di una scelta volontaria del tecnico.
Aggiornato al 23/03/2025 11:47
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