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Juventus-Fiorentina: probabili formazioni e dove vederla
Juventus-Fiorentina è il match del martedì sera alle ore 20.45, una partita molto sentita soprattutto dai tifosi viola. I bianconeri proveranno a confermare le ultime prestazioni, per vincere la partita e continuare la rincorsa a Inter e Milan. La Fiorentina invece ha necessità di fare punti per cercare di uscire dalla zona calda della classifica. Gli uomini di Pirlo, non vogliono sbagliare e perdere punti importanti, per questo si affideranno a Ronaldo e Morata.
Juventus
Andrea Pirlo cerca conferme, quindi una vittoria per cercare di dare continuità ad una Juve che finora ha avuto troppi alti e bassi. Servirà una grande prova, concentrazione e voglia di vincere, caratteristiche queste tipiche di una squadra vincente. Il tecnico la deve riportare, in un ambiente che viene da nove anni di scudetti e grandi successi. Si affiderà ad un centrocampo solido con Betancurt e Mc Kennie, probabilmente al momento, la coppia di centrocampo più in forma.
Fiorentina
Prandelli cercherà il colpaccio, dando le chiavi della squadra a rIbery e proponendo un centrocampo di buon livello, formato da Amrabat, Bonaventura e Castrovilli. Davanti oltre al francese ci sarà Vlahovic che proverà a scardinare il muro difensivo bianconero.
Probabili formazioni
Juventus 3-4-1-2
SZCZESNY1
DANILO13
BONUCCI19
DE LIGT4
CUADRADO16
MCKENNIE14
-
- BENTANCUR30
- ALEX SANDRO12
- KULUSEVSKI44
- MORATA9
- RONALDO7
- Fiorentina 3-5-2
- DRAGOWSKI69
- MILENKOVIC4
- PEZZELLA20
- IGOR98
- VENUTI23
- BONAVENTURA5
- AMRABAT34
- CASTROVILLI10
- BIRAGHI3
- RIBERY7
- VLAHOVIC9
-
Precedenti
- Ecco gli ultimi precedenti tra Juventus e Fiorentina in campionato.
- 2018-2019: Juventus-Fiorentina 2-1 6′ Milenković (F), 37′ Alex Sandro (J), 53′ aut. Pezzella (F)
2017-2018: Juventus-Fiorentina 1-0 52’ Mandžukić (J)
2016-2017: Juventus-Fiorentina 2-1 37’ Khedira (J), 70’ Kalinić (F), 75’ Higuaín (J)
2015-2016: Juventus-Fiorentina 3-1 3’ rig. Iličić (F), 6’ Cuadrado (J), 80’ Mandžukić (J), 90’+1 Dybala (J)
2014-2015: Juventus-Fiorentina 3-2 33’ rig. Rodriguez (F), 36’ Llorente (J), 45’+1 e 70’ Tévez (J), 90’ Iličić (F)
Dove vederla
Juventus-Fiorentina sarà visibile in esclusiva martedi 22 dicembre 2020 su Sky Sport Serie A alle ore 20.45, sia sul digitale terrestre che sul satellite. In streaming invece sarà possibile vederla utilizzando l’applicazione SkyGo o la piattaforma NowTv.
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Sneijder: “De Vrij è un diamante. Taremi? io il talento lo riconosco”
L’ex Inter Wesley Sneijder ha parlato della squadra nerazzurra e si è soffermato sugli olandesi e non solo: ” De Vrij è un diamante, Dumfries una certezza”.
Uno dei tanti protagonisti dell’Inter del triplete è tornato a parlare della squadra nerazzurra. Si tratta di Wesley Sneijder che ancora oggi segue da vicino e con grande passione la sua amata Inter. L’olandese ha sempre un occhio di riguardo per i suoi connazionali che si trovano in rosa ed ha speso anche per loro delle belle parole di stima e fiducia.
Sneijder sugli olandesi dell’Inter
Inizialmente, Sneijder ha voluto elogiare i due ragazzi olandesi che attualmente indossano sia la maglia nerazzurra e quella arancione della Nazionale, ovvero De Vrij e Dumfries: “De Vrij è un diamante e va conservato. È tornato ai suoi livelli, non fa mai polemica, è intelligente.
Suona pure il piano! Peccato non ci sia più io, altrimenti poteva nascere un bel duetto: io sono bravo a cantare… Sono contento del rinnovo di Dumfries, una certezza per l’Inter . È il classico giocatore che fa meglio quando sulla sua fascia arriva un avversario forte. Questo significa personalità oltreché qualità”.
Il digiuno di Lautaro e lo scarso impiego di Taremi
Successivamente, è entrato più nel dettaglio nel tema Inter, parlando del momento negativo di Lautaro e del non ottimo impatto di Taremi, con il quale aveva giocato assieme nella sua esperienza in Qatar: “Otto partite senza gol di Lautaro? E poi ha segnato, che strano… Non c’è mai stato nessun problema, mai ci sarà.
Anche perché la squadra ha sempre realizzato tanti gol e c’è anche Thuram cha fa il suo gran lavoro. La qualità dell’attacco è rimasta uguale grazie anche a quanto fatica senza palla Lautaro. È il volto dell’Inter, un capitano vero”.
Le sue parole su Taremi: “Credetemi, ho occhio, io il talento lo riconosco, soprattutto lo vedo da vicino… È bastato un anno nella sua stessa squadra per capire quanto sia forte. Ma conosco anche l’Italia e so che serve tempo per capire la cultura calcistica di una nazione come la vostra. E poi la lingua, le abitudini… Non è facile, soprattutto per chi non è europeo. Nella seconda parte della stagione Taremi sarà utile, anche perché bisogna alternare, soprattutto in attacco”.
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Lutto nel mondo del calcio. Ci ha lasciato Aldo Agroppi
L’ex calciatore di Torino, Genoa e Perugia ci ha lasciati all’età di 80 anni. Agroppi era ricoverato da alcuni giorni a Piombino.
Il centrocampista, con diverse esperienza sia da giocatore che da allenatore, era stato ricoverato qualche giorno fa a Piombino, città in cui era nato.
Il decesso
Dopo aver calcato i campi di calcio, prima da giocatore e poi da allenatore, negli ultimi anni Agroppi era diventato commentatore Rai. Il suo decesso è avvenuto oggi a causa di una polmonite bilaterale, che lo aveva costretto al ricovero. La sua salma sarà portata alla sala del commiato della Pubblica assistenza di Piombino.
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Accadde oggi: ricordando le vittime dell’Ibrox
Accadde oggi: 2 gennaio 1971. Nello storico derby Rangers-Celtic furono 66 le vittime di un tragico incidente all’uscita dello stadio.
ll derby di campionato tra Rangers e Celtic del due gennaio è un appuntamento fisso del calendario scozzese, da più di un secolo.
Anche oggi, alle 16.00 ora italiana scenderanno in campo per l’incontro numero 444 e valido per la giornata 21 della Scottish Premiereship.
Ma nella storia è tristemente famosa la sfida di 53 anni fa.
Il fatto: cosa accadde il 2 gennaio 1971
Quel giorno erano presenti 80.000 persone all’Ibrox Stadium per seguire la tradizionale sfida tra le due formazioni.
La partita rimase a reti inviolate fino quasi alla fine del secondo tempo.
Invece all’89º minuto il Celtic passò in vantaggio e molti tifosi del Rangers decisero di abbandonare lo stadio.
Ma poi accadde un colpo di scena: dopo pochi minuti Colin Stein segnò il gol del pareggio.
Da lì una coincidenza fatale di eventi e tesi contrastanti. C’è chi sostiene che la calca sulla fatidica stairway 13 sia aumentata perché alcuni spettatori cercavano di andare via mentre altri invece volevano tornare sugli spalti per festeggiare il gol.
Le indagini svolte smentirono questa versione: piuttosto sembra che la caduta di un bambino portato sulle spalle dal padre abbia causato una tragica reazione a catena. Si concluse quindi che i corpi caddero gli uni sugli altri, schiacciandosi a vicenda.
Tutte le vittime avevano meno di cinquant’anni: cinque tredicenni, altri ventisei adolescenti, sedici tra i venti e i ventinove anni e un bambino di nove anni.
I giocatori lasciarono il campo all’oscuro di tutto.
Persero la vita 66 persone, e 200 rimasero ferite.
La maggior parte dei decessi fu causata dall’asfissia.
I precedenti
Il 5 aprile 1902 durante Scozia-Inghilterra la Western Tribune Stand cedette a causa dell’usura provocata anche dalle intemperie dei giorni precedenti.
25 morti e 300 feriti.
Il 16 settembre del 1961 sempre una calca in prossimità della scalinata 13 provocò la morte di due persone e alcuni feriti.
L’inchiesta e la ristrutturazione
Vennero incolpati i Rangers, proprietari dello stadio.
Il dolo si riferiva soprattutto alla negligenza riguardo la sicurezza dell’impianto, aggravata anche dai precedenti casi.
Alla luce di ciò Willie Waddell, manager dei Rangers decise di intraprendere un’ambiziosa opera di ristrutturazione dello stadio.
Si ispirò agli stadi tedeschi, in particolare il Westfalenstadion di Dortmund.
Statistiche e cosa accadde nell’ultimo match
Ad oggi il Celtic conduce 170 a 169 sui Rangers mentre i pareggi sono 104.
Nell’ultimissimo disputato in finale di Coppa di Lega, il risultato è stato di 3-3 dopo i tempi supplementari.
Alla fine con il Celtics la spuntò ai calci di rigore.
Sue anche le vittorie nei derby giocati tra maggio e settembre.
In tutte le occasioni, e sarà così anche in quello di oggi, vengono sempre ricordati i 66 “absent friends”.
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