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Juventus, i tanti errori di Andrea Agnelli

Ha vinto tantissimo, dieci anni di successi, irripetibili per chiunque. Di questo gli va dato atto, e nessun tifoso juventino, crediamo abbia l’abbia mai messo in discussione

Gli ultimi anni però, a partire dalla “chiamata” di Sarri in poi, sono stati commessi errori in serie. Il tecnico ex Napoli ha vinto lo scudetto, ma non è riuscito a portare la sua mentalità a Vinovo. Forse avrebbe meritato un secondo anno, per poter incidere? Non si può dire….

Poi è stata fatta la scelta del giovane al comando. Pirlo ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Troppo poco? Probabilmente no, per un tecnico alla prima esperienza. Esonerato pure lui.

Juventus: il ritorno di Allegri e il mercato sbagliato

Agnelli opta per il ritorno di Massimiliano Allegri, dopo averlo di fatto allontanato due stagioni prima. La prima stagione la sua Juve non vince nulla. La seconda, si vedrà, ma le premesse non sono per niente ben auguranti.

Di mezzo, una serie di acquisti sbagliati. Campioni al tramonto, portati a Torino e pagati a peso d’oro. Rendimento insufficiente, e costruzione della squadra fatta alla rinfusa.

La strada vincente

Nessun tipo di programmazione, e giovani forti, mandati a giocare altrove. Rovella, De Winter, Pellegrini ed altri ancora. Poca fiducia nei confronti dei vari: Gatti, Soule, Miretti (il più utilizzato). Questo è probabilmente l’errore più grave di Agnelli e la dirigenza. Puntare su giocatori sul viale del tramonto, e su il cavallo di ritorno Allegri. Probabilmente invece, sarebbe stato necessario puntare su un mister alla Gasperini, in grado di creare il giusto mix tra giovani, vogliosi di giocare a pallone (non dimentichiamo mai che di questo si tratta, e non di copertine e social), e calciatori esperti, ma con il Dna bianconero.

In questo modo si costruisce e si vince. Cosi fece Conte, con i vari Pepe, Vidal, Matri ecc…, insieme ai Lichtsteiner, Chiellini, Barzagli, Buffon.

Adesso si attende l’onda lunga di John Elkann. Vanno prese decisioni forti. Cambio di dirigenza, staff tecnico e progetto a lungo termine. Cosi si costruiscono i cicli vincenti. Alla Juventus li conoscono bene; e ora di riprendere la marcia.

Aggiornato al 14/10/2022 11:18

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Pubblicato da
Marco Tavolacci

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