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Juventus: il centrocampo soffre ma il futuro è roseo

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Juventus

Il centrocampo è il reparto che più da pensieri alla Juventus ed ai suoi tifosi, negli ultimi anni molti dei giocatori arrivati a Torino non hanno rispettato le aspettative, allora perché non guardare a chi si ha in casa?

Il centrocampo della Juventus

Juventus

In queste settimane la Juventus si trova ad affrontare una emergenza in mezzo al campo, sono attualmente a disposizione di Allegri solo tre centrocampisti della rosa della prima squadra e sono: Arthur, Locatelli e Rabiot.

In attesa del rientro degli infortunati Zakaria, previsto per la seconda metà del mese di marzo, e Mckennie, verosimilmente per inizio maggio, il tecnico ha deciso di aggregare stabilmente alla prima squadra Fabio Miretti dall’under 23.

Conseguentemente a questa carenza di centrocampisti Massimiliano Allegri potrebbe insistere su un modulo di gioco con soli 2 centrocampisti, in modo da avere qualche alternativa in più, quindi 4-4-2 o 4-2-3-1.

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I giovani centrocampisti bianconeri

Juventus

 

Già a disposizione, come detto, del tecnico bianconero al momento c’è Miretti, ragazzo di grande prospettiva classe 2003 che ha già vissuto l’emozione di esordire in Champions League nel finale di Juventus – Malmö, titolare fisso della under 23 bianconera.

Per la Juventus in prospettiva i giovani centrocampisti non mancano, attualmente in prestito infatti ci sono giocatori che si stanno affermando tra serie A e serie B.

Acquistato dalla Juventus ormai più di un anno fa, Nicolò Rovella è di proprietà della squadra bianconera già da gennaio 2021, pagato il prezzo considerevole di 23,5 milioni di euro.

Il centrocampista classe 2001 cresciuto nel Genoa e con già 41 presenze nel massimo campionato italiano, arriverà a Torino dopo essere rimasto al Genoa in prestito per 18 mesi dopo l’acquisto.

Rovella è un centrocampista dinamico e dalle buone geometrie, utilizzato dagli allenatori che ha avuto fino ad ora sia da mezzala che da regista oltre che da mediano in un centrocampo a 2.

Ci sono poi altri due giovani juventini, questi già bianconeri dalle giovanili, che stanno giocando con continuità nel campionato cadetto, il primo di cui parlare è Nicolò Fagioli, regista tecnico e preciso classe 2001 lanciato nella scorsa stagione da Pirlo nella Juventus, sta giocando una grande stagione nella Cremonese.

Altro centrocampista da segnalare è Filippo Ranocchia, anche lui nato nel 2001, quest’anno finora 23 presenze in serie B con il Vicenza, centrocampista di corsa è capace negli inserimenti senza palla.

Juventus

Rovella, Fagioli e Ranocchia sono già nel giro della nazionale under 21 di Nicolato, in particolare Fagioli è sotto la lente anche di Roberto Mancini che lo ha voluto nello stage azzurro dello scorso gennaio, Miretti che è il più giovane al momento è nazionale under 19.

La Juventus insomma ha in casa ottimi prospetti per il centrocampo del futuro, chiaramente affermarsi in bianconero non è affatto semplice ed oltre alle qualità serve carattere e forza mentale.

I ragazzi che stanno facendo molto bene in questa stagione saranno valutati nel prossimo ritiro estivo ed uno o due di loro potrebbero rimanere nella rosa della prima squadra per dare il loro apporto, giocarsi le proprie chances e crescere ulteriormente per diventare giocatori da Juventus.

 

 

 

Serie A

Hellas Verona, tabù San Siro: 39° occasione contro il Milan

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Milan, Leao

L’Hellas Verona si prepara a tornare in campo dopo due settimane di stop contro il Milan a San Siro. L’impianto milanese è ancora un tabù per i gialloblu.

La 17° giornata di Serie A mette di fronte la squadra di Zanetti e quella di Allegri, in uno scontro che vale moltissimo per entrambe. Per gli ospiti sarà ancora l’occasione di scrivere la storia.

Hellas Verona, San Siro una macchia nella storia

Per il club scaligero la trasferta di Milano, sia sponda Inter che Milan, rappresenta ogni anno un’occasione per infrangere una maledizione che finora ha impedito di portare a casa tre punti in una sola volta da San Siro. Nello specifico contro il club rossonero i confronti totali in terra lombarda in Serie A (da quando ha assunto questa denominazione) sono 38, divise in 22 vittorie per i padroni di casa e 16 pareggi.

Nessuno vittoria per l’Hellas Verona nella sua storia, che spesso però ci è andato vicino ma alla fine l’ha sempre spuntata la squadra di casa, con 1 punto o 3. A campo invertito invece i rossoneri hanno più volte sofferto, perdendo due scudetti (1973 e 1990), dando vita al fenomeno della Fatal Verona

Per questo la gara assume un significato particolare e aggiunge tensione tra le due squadre, entrambe a caccia di punti. Dopo la sconfitta col Napoli in Supercoppa Italiana, il Milan deve riprendere il cammino in Serie A che ha generato ad oggi uno scontro proprio col Napoli e anche con l’Inter per la testa della classifica.

Dal canto suo Zanetti arriva da due vittorie consecutive (le prime in stagione) e due settimane di riposo a causa dello slittamento della gara col Bologna, a causa proprio del trofeo disputato in Arabia Saudita che ha visto protagonista, oltre al Milan, anche il Bologna.

La storia dunque non gioca a favore del club scaligero, che dunque andrà a San Siro con una responsabilità in più oltre a quella di tornare a casa indenni. La classifica infine può tornare a sorridere in breve tempo ma servirà dedizione ed efficacia nelle prestazioni, come si è visto contro Atalanta Fiorentina.

giovane hellas verona

Rome, Italy 31 August, 2025: Giovane Santana Do Nascimento of Verona seen in action during the Serie A Enilive 2025-2026, day 2, football match between SS Lazio and Hellas Verona at Olympic Stadium.

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Serie A

Udinese, Runjaic: “Non meritavamo la sconfitta. Ecco perché Padelli…”

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Udinese-Genoa

Il tecnico dell’Udinese, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa a margine del pareggio interno (1-1) contro la Lazio.

Una perla di Keinan Davis nel finale evita la beffa all’Udinese, che si era ritrovata casualmente sotto nel punteggio circa un quarto d’oro prima per la sfortunata autorete di Oumar Solet su tiro di Matias Vecino. Il tecnico dei friulani, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa a margine della gara con la Lazio.

Udinese, le parole di Kosta Runjaic

Di seguito le sue parole.

Padelli
“Ho deciso di schierare praticamente la stessa formazione vista con Fiorentina e Napoli, dovevo scegliere il portiere e volevo dare un segnale sapendo che Padelli è un bravo portiere, d’esperienza, dà sempre una mano alla squadra. Volevo un portiere che desse sicurezza alla squadra e che potesse trasmettere energia, non è mai facile quando si perde 5-1 e oggi abbiamo visto qualche strascico di quella sconfitta. Devo dire che Padelli ha fatto una buona prestazione, ha mostrato nel finale di cosa è capace, sono contento per noi e per lui. L’ultima gara che ha giocato era a marzo, aveva giocato bene in quella occasione, ne abbiamo parlato a livello interno ma Padelli era pronto a giocare e vedremo la situazione come evolverà in futuro.”

Partita
“La sconfitta con la Fiorentina in quei termini è stata inaspettata, si potevano prendere molte decisioni. Forse è la prima volta da quando sono qui che riusciamo a recuperare una gara nel finale, non meritavamo la sconfitta ma il calcio è così. Per fortuna questa sera siamo riusciti a trovare un gol all’ultimo, anche grazie all’energia dei nostri tifosi. Siamo contenti del pareggio, avremmo voluto vincere ma comunque abbiamo fatto un punto contro un avversario difficile. Ora riposiamo e cominceremo a pensare al Como”.

Alti e bassi
“Sapete che gol prendiamo, bisogna stare più attenti, tendiamo a commettere errori. Abbiamo dato coraggio al Genoa concedendo un rigore su un errore nostro, l’avevamo recuperata ma poi avevamo perso ma senza giocare così male. Siamo a buon punto nel percorso della nostra squadra, dipende sempre da cosa ci si aspetta.”

Firenze
“A Firenze siamo andati sotto di un uomo e non abbiamo reagito, oggi siamo riusciti a essere più attenti sul campo. Non mi concentro sugli aspetti negativi, con la Fiorentina è andata così. Può succedere ma non deve risuccedere, oggi volevamo vincere ma la gara è stata complicata. Il pareggio è un risultato che ci può stare”.

Episodio
“Sono contento che se ne parli, in quanto non sono state prese bene le mie affermazioni post Fiorentina, è bello quando ci sono più punti di vista. L’arbitro ha deciso così, temevo andasse perfettamente ma sono contento che il gol sia stato confermato, la squadra si meritava il pareggio. Abbiamo preso gol anche con una dose di sfortuna, sull’aspetto tattico sappiamo come gioca la Lazio. Loro hanno fatto alcune modifiche rispetto a come giocano di solito, ma siamo riusciti a prendere le contromisure: purtroppo prendendo ancora una volta un gol.”

Udinese

Kosta Runjaić ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Serie A senza sosta: tre turni fino all’Epifania e big match sotto l’albero

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Cheddira

La Serie A non si ferma a Natale: tre turni di campionato fino all’Epifania e una serie di big match decisivi per la classifica.

’era una volta la lunga pausa invernale della Serie A. Durante le feste il campionato si fermava, si tirava il fiato e si ripartiva con l’anno nuovo. Quel tempo, però, è finito da un po’.

Seguendo una linea ormai consolidata – e ispirata anche a quanto accade da sempre in altri campionati, su tutti la Premier League con il Boxing Day – la Serie A ha scelto di non fermarsi neppure sotto le feste. E questa volta lo fa sul serio.

Durante il periodo natalizio i tifosi avranno davanti una vera e propria scorpacciata di calcio: tre turni di campionato concentrati tra fine dicembre e l’Epifania, con diversi scontri diretti che promettono di incidere pesantemente sulla classifica.

Tre turni fino alla Befana

Serie A

IL PALLONE INVERNALE SERIE A 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il calendario prevede:

  • 17ª giornata nel weekend subito dopo Natale

  • un nuovo turno nel primo fine settimana del 2026

  • e infine l’infrasettimanale dell’Epifania, il 7 gennaio

Un tour de force che coinvolgerà tutte le squadre, con una sola parziale eccezione: Juventus e Milan avranno impegni sulla carta più abbordabili, mentre per il resto del gruppo di testa il programma è tutt’altro che morbido.

I big match delle feste

Il menu è ricco e si apre subito con un incrocio pesantissimo:

  • Domenica 28 dicembre, ore 20.45: Atalanta–Inter

  • Sabato 3 gennaio, ore 20.45: Atalanta–Roma

  • Domenica 4 gennaio, ore 12.30: Lazio–Napoli

  • Domenica 4 gennaio, ore 20.45: Inter–Bologna

  • Mercoledì 7 gennaio, ore 18.30: Bologna–Atalanta

Un ciclo che mette soprattutto l’Inter davanti a un banco di prova importante, con le sfide contro Atalanta e Bologna prima di arrivare al confronto diretto con il Napoli.

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