Serie A
Juventus-Inter: l’ultima vittoria nerazzurra a Torino
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3 anni fail

Juventus-Inter sarà il big match di questo weekend. I recenti precedenti nel capoluogo piemontese pendono nettamente in favore dei bianconeri. Analizziamo l’ultimo successo esterno per i nerazzurri.
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Torniamo indietro alla stagione 2012/2013. La Juventus era reduce dal primo scudetto dell’era Antonio Conte, mentre per i nerazzurri si trattò dell’annata guidata dal giovanissimo Mister Andrea Stramaccioni.
Il derby d’Italia di andata si disputò esattamente in data 3 novembre 2012. I bianconeri, fino a questa data, risultavano imbattuti tra le mura amiche dello Juventus Stadium (alla seconda stagione in questo stadio), arrivando a questo match da favoriti nettamente sui meneghini.

Juventus-Inter 1-3 del 3/11/2012. La posizione di fuorigioco che viziò la rete del vantaggio bianconero con Arturo Vidal.
Il match si mise subito a favore della squadra di Antonio Conte (sostituito ad inizio di questa stagione dal suo vice Alessio): dopo appena 18 secondi è Arturo Vidal a portare avanti i bianconeri, tuttavia con l’assist man Asamoah in posizione di netto fuorigioco non ravvisato dalla terna arbitrale.
Nel corso della prima frazione alcune occasioni per l’Inter e molte di più per i torinesi, che si ritrovarono più possibilità di raddoppiare (soprattutto con occasioni per Marchisio e Vidal). Il direttore di gara graziò Liechtsteiner per un intervento da seconda ammonizione.
Il primo tempo terminò con il vantaggio di misura per i bianconeri e le immancabili polemiche che, da molti decenni orsono, accompagnano questa partita.
La ripresa vide un Inter completamente diversa in mentalità, con la determinazione di tentare il recupero di questo match. Maggiore si rivelò il piglio offensivo per i ragazzi di Stramaccioni, i quali tentarono diversi spunti interessanti.
Il pareggio nerazzurro arrivò esattamente al minuto 13 del secondo tempo. Diego Milito, a seguito della maglia trattenuta da Marchisio, rimedia e trasforma il calcio di rigore che riporta il risultato sull’1-1.
La Juventus, nonostante i vari tentativi di rimettere dalla propria parte il match, si fa ritrovare successivamente scoperta in fase difensiva. Ne approfittò Guarin, che dopo una cavalcata fece partire un siluro, respinto da Buffon sui piedi nuovamente di Diego Milito. L’argentino non sbaglia e porta i nerazzurri sul 2-1.
Il risultato venne definitivamente consacrato dai nerazzurri da Rodrigo Palacio, nei minuti finali del match. Finì 3-1 per l’Inter, con la Juventus che perse per la prima volta nella propria storia allo Juventus Stadium.
La stagione 2012/2013 vide i bianconeri al secondo trionfo (saranno successivamente nove titoli consecutivi, ndr), mentre per i nerazzurri l’annata si rivelò successivamente disastrosa con un misero nono posto.
Da questa data in poi l’Inter non è più riuscita a battere la Juventus in campionato a Torino.
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Nato nel 1989 a Viareggio (LU). Appassionato di calcio fin dall'età di 8 anni, ha iniziato la propria attività nel mondo dell'informazione sportiva con la pagina di Facebook Guerin Sportivo Pagina Fan. Ha collaborato con altre realtà locali e nazionali dell'informazione. Tesserato AIA della Sezione di Viareggio, dove ha ricoperto l'incarico di revisore dei conti e addetto stampa.

Serie A
Monza, torna a parlare Galliani: “Con Berlusconi l’abbiamo portato dalla C alla A, purtroppo quest’anno è andata così,”
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15/05/2025
Monza-Galliani: Dopo mesi di silenzio e le critiche dei tifosi, torna a parlare del suo Monza in occasione della finale di Coppa Italia. Ecco le sue parole.
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Prosegue l’AD del Monza, ricordando a tutti i tifosi quanto di buono è stato raggiunto sotto la presidenza guidata dal compianto Silvio Berlusconi, sottolineando i traguardi storici ottenuti dal club in questi anni e invitando l’ambiente a non dimenticare i progressi fatti, nonostante la dolorosa retrocessione.
“Purtroppo i risultati sportivi nel bene o nel male hanno cause e concause. Tanti infortuni, altre cose, succede. In Italia, come in Europa, ci sono 11-12 squadre che non retrocedono mai, la retrocessione in realtà riguarda 3 squadre su 9 e ogni anno hai il 33% di possibilità di andare in Serie B”. Galliani, infine, è rimasto estremamente abbottonato su tutto ciò che riguarda il futuro del Monza, dall’eventuale passaggio di proprietà fino al settore tecnico: “La cessione può succedere, possono entrare soci, ma se non succederà c’è Fininvest che ha sempre supportato il Monza e lo ha portato in A per la prima volta dopo 110 anni. Tre anni di Serie A, ora faremo la B che mancava da 20 anni, l’ho vissuta da ragazzo quando abbiamo fatto 4 campionati di fila in B. Per quanto riguarda la continuità tecnica, anche lì dovremo valutare”.

MONZA CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Milan, Parla il Ceo Furlani: “Non abbiamo giocato bene, loro sì”
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15/05/2025
Milan, Furlani dopo la sconfitta col Bologna in Coppa Italia ai microfoni : “In questo momento grossa delusione per questa partita”
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Giorgio Furlani, CEO del Milan, interrogato nel post gara da Telelombardia riguardo alla stagione del Milan in relazione agli obiettivi dirigenziali — giudicati da lui stesso “lontani” — ha dichiarato:
“Nonostante la vittoria in Supercoppa siamo lontani dai traguardi che ci eravamo prefissati. Abbiamo ancora due partite, cerchiamo di chiudere al meglio, anche se siamo distanti dagli obiettivi fissati a inizio anno.
Terza cosa: condividiamo la delusione dei tifosi. Sono stati fatti vari errori e bisognerà guardare avanti e correggerli per tornare dove ci aspettiamo di essere noi dirigenti e i tifosi”.
Prosegue il CEO rispondendo alla domanda su un possibile momento per decisioni forti:
“In questo momento c’è grossa delusione per questa partita, per un trofeo che potevamo vincere. Non mi sento ora di rispondere. Ci sono ancora 12 giorni e due partite: prenderemo decisioni, e poi vedremo”
L’amarezza che pervade il mondo Milan colpisce ovviamente anche i giocatori, e nello specifico Christian Pulisic, molto deluso al termine della prestazione all’Olimpico contro il Bologna. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Telelombardia:
“Non abbiamo giocato bene, loro sì: hanno fatto un buon pressing e ci hanno messo tanto in difficoltà. Siamo tutti delusi. Ora l’importante è finire bene la stagione: abbiamo due partite e dobbiamo vincere. Voglio ringraziare i tifosi, sempre. Cerchiamo di finire bene questa stagione, e anche la prossima”.

ESULTANZA LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, Conceição, Kolo Muani e Veiga: chi rimarrà in bianconero?
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15/05/2025
Juventus – Calciomercato: chi parte e chi verrà riscattato. La situazione legata ai prestiti di Conceição, Kolo Muani e Veiga: chi rimarrà in bianconero?
In Inghilterra si sente spesso ripetere il motto “Never fall in love with a loan player”, ovvero “non innamorarsi mai dei giocatori in prestito”. Un concetto che, da agosto a gennaio, sembra aver guidato in parte le operazioni del direttore sportivo bianconero Cristiano Giuntoli. Infatti, nomi del calibro di Conceição, Kolo Muani e Renato Veiga sono arrivati a Torino attraverso formule di prestito, con o senza diritto di riscatto. Ora, la domanda che riecheggia nelle menti dei tifosi juventini è semplice ma cruciale: chi di questi farà parte della squadra anche nella prossima stagione?
Va detto che il celebre motto inglese è stato spesso associato a contesti ben diversi da quello attuale della Juventus, coinvolgendo club di altro calibro e dinamiche di mercato differenti. Tuttavia, per una volta, anche i bianconeri si trovano a dover fare i conti con questo tipo di situazione al termine della stagione in corso.
Il primo caso da analizzare è quello di Francisco Conceição, che — seguendo l’ordine cronologico — è stato il primo giocatore arrivato a Torino con la formula del prestito sotto la gestione di Cristiano Giuntoli, proprio ai nastri di partenza della stagione 2024/2025.
Classe 2002 e figlio dell’attuale allenatore del Milan, Conceição è approdato alla Juventus con un’opzione di riscatto fissata a 30 milioni di euro. Dopo essere stato uno dei punti di riferimento della squadra bianconera nella prima parte di stagione, le sue quotazioni all’interno dei piani tecnici sono progressivamente calate a partire dal nuovo anno.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il giocatore non sarebbe affatto soddisfatto del minutaggio a lui riservato nella seconda metà della stagione, tanto da valutare seriamente l’ipotesi di un ritorno al Porto a fine campionato.
Dal canto suo, anche la Juventus sembra meno convinta rispetto a qualche mese fa sull’eventualità di riscattare il giocatore. Una situazione che ha inevitabilmente raffreddato anche i colloqui con il club portoghese: se inizialmente sembrava possibile trovare un’intesa, oggi le due parti appaiono sempre più distanti.
Va però sottolineato come, sia con Thiago Motta prima che con Igor Tudor poi, solo pochi giocatori della Juventus siano riusciti a trovare una reale continuità. I continui cambi di formazione da una settimana all’altra — anche in assenza di impegni ravvicinati — hanno infatti reso difficile stabilire gerarchie solide e ruoli chiari per molti interpreti, Conceição compreso.
Juventus, stessa storia anche per Kolo Muani e Veiga
Vale un discorso molto simile anche per Kolo Muani e Renato Veiga, due giocatori arrivati a Torino durante il mercato di gennaio che, nonostante facciano parte stabilmente dell’undici titolare, difficilmente faranno parte del roster bianconero nella prossima stagione.
Se nel caso di Conceição il nodo principale sembrava essere la volontà del giocatore, desideroso di lasciare Torino, mettendo in secondo piano le valutazioni economiche, in questi due casi è invece la cifra richiesta per un eventuale riscatto a rappresentare l’ostacolo più grande.
Sia Kolo Muani che Renato Veiga sono infatti di proprietà di club con una forte solidità economica, rispettivamente il Paris Saint-Germain e il Chelsea, e non sembrano intenzionati a concedere sconti né a rivedere le condizioni pattuite in fase di prestito.
Per quanto riguarda il numero 20 bianconero, arrivato a Torino con la formula del prestito secco, la Juventus vorrebbe prolungare la sua permanenza per un’altra stagione, inserendo un’opzione di riscatto che scatterebbe nel 2026, per una cifra compresa tra i 40 e i 45 milioni di euro.
Discorso diverso per Renato Veiga: nel suo caso, il riscatto andrebbe esercitato già nell’estate 2025, ma il Chelsea non sembra intenzionato a fare alcun tipo di sconto, e chiede non meno di 50 milioni di euro. Una cifra importante, soprattutto se si considera che il club londinese lo aveva acquistato per appena 14 milioni dal Basilea a luglio 2024.

IGOR TUDOR PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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