Serie A
Juventus, la maledizione dei colpi di testa: e Kelly non aiuta…

Nonostante la qualità della rosa, la Juventus soffre in difesa, soprattutto sui cross e nelle palle alte. La prestazione della squadra è compromessa.
Una Juventus paralizzata
Dieci gol subiti da palla alta. È più di una statistica: è un’identità difensiva smarrita. Se c’è una zona del campo in cui la Juventus oggi si sente vulnerabile, non è dietro la linea difensiva, ma sopra le sue teste. La sconfitta contro il Parma ha fatto rumore non per il punteggio, ma per il modo in cui è arrivata. Ancora una volta, un cross. Di nuovo, un’incertezza. Ancora una volta, una rete subita con una naturalezza che non dovrebbe appartenergli. Perchè la Juventus ha sempre fatto della solidità difensiva la sua religione.
A rendere più dolorosa la scena è l’assenza totale di opposizione. Valeri ha avuto il tempo di preparare il cross come fosse un calcio piazzato. Pellegrino è saltato e ha segnato indisturbato. E Lloyd Kelly? Immobile. La scena è paradossale: un difensore acquistato proprio per dominare nel gioco aereo. Ma niente, resta piantato al suolo nel momento decisivo.

Lloyd Kelly ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Kelly: il capro espiatorio
Eppure, fino a qualche settimana fa, si parlava di segnali di ripresa. Si scriveva di equilibri ritrovati, di crescita. Si auspicava un finale di stagione in continuità con i segnali positivi. Ma la partita del Tardini ha strappato via la maschera. Questo non è un inciampo. È la conferma di una tendenza. Kelly non è l’unico colpevole, ma è certamente il simbolo di una fragilità. Arrivato a gennaio per tappare un buco, scelto più per mancanza di alternative che per convinzione. Il difensore inglese sta faticando a imporsi.
Non è solo un problema tecnico. È una questione di adattamento, di intensità, di lettura del gioco. E la Juventus, in questo momento, non può permettersi esperimenti. L’assenza di Bremer e Gatti non aiuta. Ma nemmeno basta a giustificare tutto. In una grande squadra, l’assenza di un uomo non dovrebbe trasformarsi nella presenza di un buco. Dovrebbe essere l’opportunità per chi sta in campo di mostrare che la squadra ha bisogno di lui.
Le palle alte di un campionato senza lieto fine
Il problema è collettivo – lo ammette anche Kalulu. C’è una linea difensiva che non accompagna. Una copertura sugli esterni che arriva in ritardo. E una squadra che non attacca il pallone. E quando non attacchi la palla, nel calcio, la subisci. Non è solo un errore tattico. È una falla strutturale. È una questione di atteggiamento. Di fame. Di lettura delle situazioni.
È una fragilità mentale che si manifesta nella passività di Kelly, ma si estende a tutto il reparto. E allora, a chi servono le parole su compattezza, crescita, equilibrio, se poi ogni cross diventa un potenziale match point per l’avversario? I numeri sono nero su bianco. Le palle alte raccontano un campionato. E per ora, lo stanno scrivendo a sfavore della Juventus. Senza lieto fine.
Serie A
Napoli-Genoa, Raspadori: “Mancano 2 finali, è tutto nelle nostre mani”

Al termine di Napoli–Genoa, hanno parlato due degli assoluti protagonisti del match, ovvero Jack Raspadori e Scott McTominay, autore di 2 assist.
Napoli, le parole di Raspadori
Sotto la curva al termine della partita? “I tifosi oggi sono stati come sempre fantastici e ci hanno dato una grande mano. È chiaro che ci dispiace perché era una partita preparata bene e giocata bene. È un punto che ci tiene davanti, ma volevamo vincere”.
Come si affronta questa settimana? “Come abbiamo fatto fino ad ora. Credo che quest’atteggiamento ci sta facendo fare un campionato importante e penso che non ci sia nulla da cambiare. Bisogna recuperare le energie sapendo che mancano due finali ed è tutto nelle nostre mani.
Le parole di McTominay
Come ti senti dopo questa partita? “La cosa importante è rimanere calmi e vedere cosa succederà nelle prossime partite. Il Genoa ha dimostrato di essere una squadra forte. Me lo aspettavo così questo campionato di serie A.

Scott McTominay punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Napoli-Genoa, Di Lorenzo: “Ci siamo giocati il jolly. Conviviamo con la pressione”

Il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo ha parlato ai microfoni di DAZN al termine del pareggio casalingo contro il Genoa, che riavvicina l’Inter di Inzaghi.
Napoli, le parole di Di Lorenzo

GIOVANNI DI LORENZO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quali sono le emozioni dello spogliatoio del Napoli? “Sicuramente c’è grande rammarico perché perdere punti così dispiace. Questo è il calcio e sappiamo che dobbiamo dare il massimo nelle prossime due partite, come abbiamo fatto fino a questo momento. Dal campo sembrava che la partita fosse nelle nostre mani, ma abbiamo preso questi due gol che difficilmente abbiamo subito in questa stagione. Avevamo questo jolly da giocarci e l’abbiamo usato questa sera, ma ora non deve cambiare niente”.
Cambia giocarsi il titolo fino all’ultimo? “Sicuramente giocarlo punto su punto è anche bello per il calcio. Stiamo spingendo al massimo dalla prima partita, siamo stati in testa diverse volte e dobbiamo convivere con questa pressione. Bisogna continuare a lavorare e di certo non buttare all’aria tutto per una giornata storta come questa”.
Serie A
Napoli-Genoa, Conte: “C’è amarezza, ci siamo giocati un bonus”

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza al termine della sfida casalinga contro il Genoa di Vieira, terminata sul risultato di 2-2.
2 gol subiti di testa, poteva essere gestita meglio? “Hanno fatto 2 tiri in porta e hanno fatto 2 gol, capitano anche queste tipo di partite. Quando subisci gol sicuramente puoi fare qualcosa di meglio. Dispiace perché è una partita che avremmo dovuto vincere per quello che abbiamo prodotto e rimane amarezza.
Mi da fastidio non vincere ad inizio campionato, figuriamoci a 3 partite dalla fine. Il calcio è questo. Billing era entrato per non subire questo tipo di situazioni e su un cross hanno pareggiato la partita. Ho poco da rimproverare per l’impegno e per la volontà: abbiamo fatto la partita facendo 22 tiri di cui 11 in porta e poi l’abbiamo pareggiata, bisogna migliorare”.

Philip Billing ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Gestione nelle prossime partite? “È inevitabile che ora ci sia amarezza perché non meritavamo di perdere punti così. Al tempo spesso dobbiamo sapere che siamo giocati un bonus, facendo 1 dei 7 punti che ci servivano e adesso dobbiamo vincere le ultime 2 partite se vogliamo ambire a vincere. Anche oggi abbiamo perso un altro pezzo, ovvero Lobotka, ma noi non ci siamo mai appigliati alla sfortuna o altro e abbiamo sempre trovato la soluzione e cercheremo di farlo anche per la prossima partita”.
I prossimi due passi sono i più importanti della sua carriera? “Gli ultimi 2 step rappresentano un traguardo che all’inizio non era prevedibile. Vincere sarebbe bello e incredibile. Lo merita la gente di Napoli che ci ha sempre seguito con entusiasmo e passione e questi ragazzi a cui va sempre detto grazie. Oggi forse nei dettagli potevamo fare qualcosina in più”
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