Categorie: Serie A

Juventus, la maledizione dei colpi di testa: e Kelly non aiuta…

XXFacebookFacebookWhatsappWhatsappTelegramTelegram

Nonostante la qualità della rosa, la Juventus soffre in difesa, soprattutto sui cross e nelle palle alte. La prestazione della squadra è compromessa.

Una Juventus paralizzata

Dieci gol subiti da palla alta. È più di una statistica: è un’identità difensiva smarrita. Se c’è una zona del campo in cui la Juventus oggi si sente vulnerabile, non è dietro la linea difensiva, ma sopra le sue teste. La sconfitta contro il Parma ha fatto rumore non per il punteggio, ma per il modo in cui è arrivata. Ancora una volta, un cross. Di nuovo, un’incertezza. Ancora una volta, una rete subita con una naturalezza che non dovrebbe appartenergli. Perchè la Juventus ha sempre fatto della solidità difensiva la sua religione.

A rendere più dolorosa la scena è l’assenza totale di opposizione. Valeri ha avuto il tempo di preparare il cross come fosse un calcio piazzato. Pellegrino è saltato e ha segnato indisturbato. E Lloyd Kelly? Immobile. La scena è paradossale: un difensore acquistato proprio per dominare nel gioco aereo. Ma niente, resta piantato al suolo nel momento decisivo.

Kelly: il capro espiatorio

Eppure, fino a qualche settimana fa, si parlava di segnali di ripresa. Si scriveva di equilibri ritrovati, di crescita. Si auspicava un finale di stagione in continuità con i segnali positivi. Ma la partita del Tardini ha strappato via la maschera. Questo non è un inciampo. È la conferma di una tendenza. Kelly non è l’unico colpevole, ma è certamente il simbolo di una fragilità. Arrivato a gennaio per tappare un buco, scelto più per mancanza di alternative che per convinzione. Il difensore inglese sta faticando a imporsi.

Non è solo un problema tecnico. È una questione di adattamento, di intensità, di lettura del gioco. E la Juventus, in questo momento, non può permettersi esperimenti. L’assenza di Bremer e Gatti non aiuta. Ma nemmeno basta a giustificare tutto. In una grande squadra, l’assenza di un uomo non dovrebbe trasformarsi nella presenza di un buco. Dovrebbe essere l’opportunità per chi sta in campo di mostrare che la squadra ha bisogno di lui.

Le palle alte di un campionato senza lieto fine

Il problema è collettivo – lo ammette anche Kalulu. C’è una linea difensiva che non accompagna. Una copertura sugli esterni che arriva in ritardo. E una squadra che non attacca il pallone. E quando non attacchi la palla, nel calcio, la subisci. Non è solo un errore tattico. È una falla strutturale. È una questione di atteggiamento. Di fame. Di lettura delle situazioni.

È una fragilità mentale che si manifesta nella passività di Kelly, ma si estende a tutto il reparto. E allora, a chi servono le parole su compattezza, crescita, equilibrio, se poi ogni cross diventa un potenziale match point per l’avversario? I numeri sono nero su bianco. Le palle alte raccontano un campionato. E per ora, lo stanno scrivendo a sfavore della Juventus. Senza lieto fine.

Aggiornato al 24/04/2025 14:18

Condividi
Pubblicato da
Maria Laura Melis
Tag: Juventus

Gli ultimi aggiunti

Napoli, Sudakov-De Bruyne per un centrocampo da sogno

Il Napoli è molto attivo sul mercato, con il ds Manna che sta portando avanti…

34 minuti fa

Juventus, accordo raggiunto per i nuovi main sponsor

La Juventus ha definito gli sponsor principali per la prossima stagione: si tratta di Jeep…

44 minuti fa

Serie B: i talenti pronti per il salto di categoria

Con la Serie B 2024/25 al capolinea, con Playoff e Playout all'orizzonte, ci sono giocatori…

54 minuti fa

Serie A, spettatori: Milan sempre al top. E il Cagliari…

Con la stagione quasi al capolinea, con sole due giornate da disputare, è possibile delineare…

1 ora fa

Roma, Ranieri dice addio: i nomi per il dopo Claudio

Ranieri ha dichiarato con anticipo di voler lasciare il posto alla guida della Roma. Al…

2 ore fa

Napoli, quanto sposta Lobotka nella corsa scudetto?

La stagione di Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, potrebbe essere già finita. Conte dovrà rimanere…

2 ore fa