Serie A
Juventus, la reunion della BBC al festival dello sport
Juventus, sul palco del Festival di Trento i tre ex difensori Barzagli-Bonucci-Chiellini, che per anni hanno formato una delle linee difensive più solide d’Europa, hanno toccato vari argomenti, partendo dalla Juventus di oggi fino a raccontare episodi inediti del loro glorioso passato.
A seguire le opinioni di ciascuno di loro.
Juventus le parole di Barzagli
LA PERCEZIONE DEL TRIO
“La nostra idea è stata che abbiamo affrontato un periodo lungo dove grazie alla squadra abbiamo fatto un periodo vittorioso e di conseguenza non ti viene di paragonarti agli ex del passato. Abbiamo lasciato tanto nel calcio italiano ed europeo, troppo difficile dire se siamo tra i grandi o no”.
NEI SETTORI GIOVANILI
“Cambiata la tendenza, rispetto a prima si allena più la squadra, saper far giocare i ragazzi. Questi nuovi difensori… io litigo con la gente “eh perché Bonucci sapeva giocare ma non marcare”. Ma chi l’ha detto?! Noi abbiamo fatto tante partite di sofferenza, giocando bassi, ora si tende a essere più alti, non vedi questa ricerca dell’attaccante perché sono cambiati i tempi”.
QUANDO BONUCCI FECE GOL COL MILAN
“Venne nello spogliatoio e disse: “Ve l’ho interrotto il record di imbattibilità, è solo nostro”. Ma davvero pensi a questo? (ride, ndr)”
MALEDIZIONE EUROPEA
“No, non ci credo. La Champions è particolare. Credo che è stato tosto perdere due finali, ancor di più la seconda, però il percorso è stato favoloso, nessuno cancella quegli anni. Tutti avrebbero voluto alzare quella coppa, purtroppo non è successo”.
OBIETTIVO JUVE
“Inter e Napoli sono sopra la Juve. La Juventus parte per vincere, poi c’è un processo dove sono cambiate tante cose e bisogna dar tempo”.
Tocca a Bonucci
PARLACI DELLA NASCITA DEL TRIO
“Il giorno prima fummo tutti sorpresi di ritrovarci con un modulo che non era stato provato e che veniva provato la prima volta con la partita a 48 ore e ci fu sorpresa. Per me gioia, una delle prime da titolare. Questa intuizione di mister Conte mi ha cambiato la carriera”.
GLI ALTRI DUE
“La loro fortuna era che potevano giocare terzini, io non potevo, mi facevano direttamente fuori dalla linea”.
SOLIDITA’
“Quando superavano noi trovavano il numero uno (Buffon ndr). Le nostre erano le facce di chi amava cosa faceva, la sofferenza nel difendere e l’amore nel non prendere goal”.
DIVISIVO
“Tanti ancora oggi mi ringraziano per il goal all’Europeo, la gioia più grande della mia carriera, segnare in finale di un Europeo è motivo di orgoglio. Vedere tutti gli italiani festeggiare è stato un qualcosa di emozionante e unico”.
FINALE DI BERLINO
“La squadra più forte degli ultimi 15-20 anni, anche il Real Madrid era pieno zeppo di fenomeni”.
LA JUVE DI MOTTA
“Io mi sarei divertito. È un modo di vedere il calcio diverso, servono conoscenze importanti che Thiago sta trasmettendo. Servono calciatori giusti per farlo. Noi ci trovavamo a meraviglia in quel calcio, ma oggi il calcio è cambiato e Giorgione avrebbe dovuto lavorare più sulla tecnica per il calcio di oggi (ride ndr)”.
VLAHOVIC
“Un grande attaccante, poi vivono di momenti di difficoltà…”
Le opinioni di Chiellini
SULLA BBC
“Storia di amicizia, un trio che è andato al di là dei singoli, per questo siamo ancora ricordati oltre il valore del singolo. Ci siamo amalgamati bene insieme dal primo istante. Siamo riusciti a dare più di quanto avremmo dato singolarmente”.
QUANDO VI SIETE SENTITI IMBATTIBILI?
“Al Camp Nou al ritorno contro il Barcellona, non potevano segnare”.
QUELL’INTERVENTO SU SAKA…
“Ogni inglese che incontro continua a dirmi che è rosso”.
FINALE DI BERLINO
“No, con me non sarebbe andata diversamente”.
BUFFON
“Non viveva tanto la quotidianità dello spogliatoio. Aveva però la capacità nelle difficoltà di trovare le parole che entravano nel cuore e solo lui riusciva a farlo”.
Serie A
Bonucci: “Infortunio Bremer? Grave perdita per la Juventus”
L’ex difensore della Juventus Leonardo Bonucci, ha commentato l’infortunio occorso a Gleison Bremer, che dovrebbe aver terminato la sua stagione.
L’ex difensore ha parlato a margine del Festival dello Sport di Trento, analizzando anche l’infortunio di Bremer della Juventus.
Bonucci, il commento sull’infortunio di Bremer
Ecco le sue parole:
“Bremer è una perdita importante per la Juve. Senza nulla togliere agli altri, il brasiliano ha dimostrato di tenere in piedi da solo la difesa della Juve. Ha uno strapotere fisico impressionante, come ha detto mister Thiago Motta chi giocherà al suo posto dovrà dare il 110% anche per lui”.
Serie A
Napoli, Calaiò: “Gli azzurri possono puntare allo scudetto”
L’ex attaccante del Napoli, Emanuele Calaiò, ha espresso il suo parere sulle possibilità scudetto degli azzurri guidati da Antonio Conte.
In un’intervista rilasciata a Tuttosport, Emanuele Calaiò ha espresso il suo parere sulle possibilità del Napoli di contendersi lo scudetto fino alla fine della stagione.
“Credo proprio di sì” ha affermato l’ex attaccante. “L’Inter, almeno sulla carta, parte favorita, ma ho l’impressione che quest’anno i nerazzurri siano più concentrati sulla Champions League. Questo potrebbe far perdere loro qualche punto prezioso in campionato. Il Napoli, invece, ha il vantaggio di focalizzarsi esclusivamente sulla Serie A, senza dover gestire l’impegno delle coppe. Con un leader come Antonio Conte in panchina, lo scudetto è sicuramente un obiettivo realistico”.
Napoli, Calaiò parla dell’impatto di Conte
Calaiò ha anche sottolineato come l’arrivo di Antonio Conte abbia già trasformato il club partenopeo. “È evidente che l’effetto Conte si è fatto sentire subito, dando alla squadra una solidità che mancava” ha spiegato.
“Il vero cambiamento, però, è stato di natura mentale. La maggior parte dei giocatori in campo sono gli stessi della scorsa stagione, che è stata disastrosa, ma con Conte è cambiato tutto. Antonio è un fenomeno, e i suoi trofei lo dimostrano. Non è solo un ottimo allenatore, è un gestore eccezionale. Lavora moltissimo sull’aspetto tattico, ma è altrettanto meticoloso nel controllo di ogni dettaglio della vita della squadra. Nulla gli sfugge, nemmeno ciò che i suoi giocatori mangiano” ha concluso Calaiò, elogiando l’approccio totale del tecnico salentino.
Serie A
Venezia, Andersen: “Un sogno il primo gol in Serie A. L’inizio è stato difficile, ma ci riprenderemo”
Magnus Kofod Andersen, centrocampista danese del Venezia, ha raccontato al Corriere del Veneto l’emozione per il suo primo gol in Serie A.
Il Venezia, tornato quest’anno in massima serie, ha vissuto un inizio di campionato non privo di difficoltà, ma i giocatori sono determinati a dare il massimo per conquistare punti preziosi e dimostrare il proprio valore.
Tra loro, Magnus Kofod Andersen, centrocampista danese che ha firmato il primo gol stagionale dei lagunari, ha condiviso alcune riflessioni sulla sua esperienza in Italia e sull’andamento della squadra.
Venezia, le parole di Andersen
Intervistato dal Corriere del Veneto, Andersen ha descritto l’emozione del suo primo gol in Serie A: “Quando ho visto il pallone entrare, mi è sembrato di vivere un sogno. Solo chi mi è stato vicino sa quanto ho lavorato per arrivare qui”.
Il centrocampista ha poi parlato del suo futuro e delle voci di mercato estive: “In estate ci sono stati alcuni rumors, ma niente di concreto. Io ho sempre sperato di rimanere al Venezia. Lavoro ogni giorno per rispondere alla chiamata dell’allenatore, c’è tanta concorrenza ma non mi arrendo facilmente”.
Andersen ha anche espresso ammirazione per alcuni dei campioni incontrati sul campo, sottolineando in particolare le qualità di Christian Pulisic: “Pulisic è un attaccante formidabile. Contro di noi il Milan è stato impressionante, e con giocatori del genere è facile capire il perché”.
Guardando alla prossima sfida contro l’Atalanta, Andersen è fiducioso: “Quando sono in forma, l’Atalanta può battere avversari di primo livello. Ma siamo davanti al nostro pubblico e siamo convinti di potercela fare. L’inizio è stato difficile, ma non ci arrendiamo: ne usciremo con le nostre forze“.
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