Juventus-Lazio è il Saturday Night di Serie A. La Juventus di Thiago Motta ospita la Lazio di Baroni, in uno dei big match dell’ottava giornata.
Juventus-Lazio si gioca con le due squadre appaiate in classifica. Una situazione impossibile da pronosticare ad inizio stagione, quando la Lazio era in piena contestazione e la Juventus ebbra di entusiasmo per un’estate da reminiscenza dell’epoca d’oro degli Agnelli. Tre mesi dopo, però, è cambiato tutto.
La squadra dell’ingiustamente vituperato Baroni è la rivelazione della Serie A. E’ quella che “gioca meglio” (per quello che vale), è quella che, sin qui, ha convinto di più. La squadra di Thiago Motta, semplicemente, non è (ancora) la squadra di Thiago Motta. Chi si aspettava di vedere la Juventus trasformata nel il Manchester City di Guardiola o nel Liverpool di Klopp dopo soli tre mesi ha probabilmente sbagliato mestiere.
Ma anche chi si aspettava che Motta fosse, in confronto ad Allegri, Jurgen o Pep non ha probabilmente mai visto giocare il suo Bologna. Oppure ha visto solo gli highlights, parafrasando Fabio Caressa. Il gioco di Motta è più vicino a quello di Allegri di quanto si sia disposti ad ammettere. Del resto il suo mentore è Mourinho, mica Guardiola. E il suo compito è quello di rendere la Juventus più moderna, non più bella.
Ci riuscirà, perché è un bravissimo allenatore, ma di fatto ad oggi sta allenando la stessa squadra dello scorso anno. E la Juventus dello scorso anno, checché ne dicano i giochisti, poteva giocare solo come la faceva giocare Max
. Non regge nemmeno l’argomentazione dei milioni spesi sul mercato, se si considera che una settantina di questi (nei nomi di Douglas Luiz e Thuram) non sono ancora a pieno regime.Il calcio, però, sovente sfugge ai recentismi e alla miopia calcistica. La Juventus ha dimostrato (soprattutto in Champions League) di essere mortifera in transizione, di saper andare in verticale come poche squadre in Europa e di poter sbranare le avversarie che la vanno a prendere alta. Sembra la descrizione di come la Lazio di Baroni ha giocato in queste prime otto partite di campionato e, alla luce di ciò, non si capisce come qualcuno possa asserire che i biancocelesti siano i favoriti assoluti.
Vero che i bianconeri sono martoriati dagli infortuni e che i biancocelesti sono praticamente “obbligati” a giocare la partita in questa maniera. Sia perché una Juventus così incerottata non ti capita più, sia perché snaturare la propria filosofia per una partita sarebbe un errore. La Lazio ha scelto un modo di giocare a calcio e deve difenderlo, anche a costo di perdere qualche partita. Nessuno chiede alla Lazio di vincere a Torino. Deve giocare con leggerezza, ma senza infantilismi. Perché il percorso di crescita passa anche da questo.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cabal; Locatelli, Thuram; Cambiaso, Douglas Luiz, Yildiz; Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: Baroni.
Aggiornato al 19/10/2024 19:48
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