Serie A
Juventus leader nelle commissioni: 34 milioni
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6 giorni fail

La Figc ha pubblicato i dati nei confronti degli agenti sportivi, cioè il dato predisposto dai pagamenti da ogni club per i trasferimenti. La Juventus è la squadra leader visti i molteplici trasferimenti: da Koopmeiners a Douglas Luiz, Cabal, Di Gregorio, Adzic, Francisco Conceicao, Nico Gonzalez. Sono previste le cessioni di Kean, Huijsen, Soule ecc.
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Considerati i risultati del club, il fatturato dei diritti televisivi è di 34 milioni di euro. A seguire con l’Inter distanziata con 24,7 milioni, poi il Napoli con 18,01 milioni. In quarta posizione la Roma con 17,1 milioni, Milan 15,3 milioni, Atalanta 14,3 milioni.
Il dominio della Juventus
L’Inter ben distanziata con 24,7 milioni, il Napoli con 18,1 milioni. Quarta la Roma con 17,1, il Milan con 15,3 e l’Atalanta con 14,3. Il dato più sorprendente è quello dell’Hellas Verona, che è settimo in classifica con ben 14 milioni di commissioni, dovute alle tante cessioni effettuate ma anche agli acquisti tra parametri zero e altro. A completare le formazioni c’è Fiorentina con 11,5 milioni, Lazio con 10,6 e Bologna con 10,3.
I conti delle venti squadre di Serie A
Atalanta 14,3 milioni
Bologna 10,3 milioni
Cagliari 4 milioni
Como 6,1 milioni
Empoli 4,3 milioni
Fiorentina 11,5 milioni
Genoa 8,1 milioni
Inter 24,7 milioni
Juventus 34 milioni
Lazio 10,6
Lecce 5,3
Milan 15,3
Monza 4,8
Napoli 18,1
Parma 6,1 milioni
Roma 17,1 milioni
Torino 4,4
Udinese 8,4
Venezia 4,6
Verona 14 milioni
Totale: 226,2 milioni

Juventus, un pareggio che non esalta ma rassicura. Ecco i primi segnali positivi nella gestione Tudor, ma per la Champions serve continuità.
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La Juventus di Igor Tudor esce dall’Olimpico con un pareggio prezioso contro la Roma e, soprattutto, con la sensazione di essersi ritrovata. Nessun trionfo – anche se probabilmente lo avrebbe meritato – ma solo la percezione, concreta, che qualcosa stia cambiando.
La Juventus di Tudor
A dieci giorni dal suo arrivo, il tecnico croato ha portato molto ordine, il massimo ottenibile in così poco tempo. Il gol di Locatelli, arrivato nel momento migliore della Roma, è stato un segnale forte, anche se il vantaggio non è stato gestito al meglio. La squadra ha sofferto, sì, ma è rimasta in piedi, compatta e concentrata grazie anche ad un Kalulu in stato di grazia. Una solidità difensiva che sembrava smarrita e che ora riemerge come base da cui ripartire.

MANUEL LOCATELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le differenze con la Juve di Thiago Motta non sono ancora nitide, ma Tudor ha già capito dove incidere. Nico Gonzalez ha alternato lampi a errori, Vlahovic continua a cercare sé stesso, ma lo spirito di lotta è tornato. L’unica nota del tutto negativa è stata la scelta di tenere fuori per tutti e 90 i minuti il talento di Conceição.
“Lavoro come se dovessi restare dieci anni”, ha detto Tudor a fine partita. Una frase che, per una volta, non suona come retorica.
Serie A
Atalanta, incubo casalingo: sette partite senza vittoria e identità smarrita
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28 minuti fail
07/04/2025
Per l’Atalanta arriva la terza sconfitta consecutiva, nonché la terza gara senza segnare. La crisi nerazzurra si aggrava e il caos cambi alimenta le tensioni attorno a Gasperini.
L’Atalanta non vince in casa dal 22 dicembre 2024. Sono passati tre mesi e mezzo, 7 partite, e l’ultima sconfitta — lo 0-1 con la Lazio — segna un altro pesante passo indietro. È la terza battuta d’arresto consecutiva, la terza senza reti all’attivo. Un crollo verticale per la squadra che fino a Natale comandava la classifica, e che oggi rischia di veder sfumare anche il sogno Champions.
I numeri dell’Atalanta
I numeri sono impietosi. Solo 5 tiri in porta nelle ultime 3 gare (tre con l’Inter, zero con la Fiorentina, due con la Lazio), mentre nel girone d’andata erano in media cinque a partita. L’attacco è completamente sparito e la coppia Lookman-Retegui, 35 gol in due, non incide più. Anche perché spesso entrambi vengono sostituiti troppo presto, come successo anche ieri, per fare spazio a Maldini e Samardzic, subentrati ma mai realmente incisivi.

Ademola Lookman (foto KEYPRESS)
Inoltre, nel match di ieri, un clamoroso malinteso al momento del cambio ha contribuito al caos. Inizialmente doveva uscire Ederson, ma è stato tolto Lookman, proprio come a Firenze. Un errore che riaccende il dibattito su gestione e comunicazione interna, mentre cresce il nervosismo in campo e fuori. Intanto De Ketelaere non segna in campionato dal 22 dicembre, la stessa data dell’ultima vittoria casalinga.
Il futuro di Gasperini resta un ulteriore punto interrogativo. “Questa è una stupidata”, ha tagliato corto il tecnico sulle ipotesi che le sue parole sul mancato rinnovo abbiano destabilizzato l’ambiente. “Dopo quelle parole abbiamo vinto 5-0 con l’Empoli e 4-0 con la Juve. Non c’entra nulla”.
Serie A
Buffon: “A Locatelli ho detto che è ufficialmente il capitano. Motta? Bisogna conoscere il club dove si va”
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48 minuti fail
07/04/2025
Nel post partita di Roma-Juventus, Gigi Buffon è stato ospite ai microfoni di Dazn dove ha commentato il match dell’Olimpico e il momento della stagione dei bianconeri.
A seguire l’intervista completa
Buffon: “Non capisco cos’è andato storto con Motta”
CAMBIO DI MARCIA
“I ragazzi che scendono in campo hanno qualcosa in più da dirsi, da condividere, che abbiano un legame che li porta tutti nella stessa direzione. Prima li vedevo più in difficoltà sul campo, più slegati, come se ognuno avesse una propria interpretazione”.
SVILAR
“Bravo ragazzo e anche forte. Sta facendo delle cose straordinarie come si è visto stasera, con quella parata, ma anche in tutto il campionato e negli ultimi due anni, da quando si parla bene di lui. E poi è l’unico a cui sta simpatica la suocera!”, dice scherzando e tornando sul fatto che il portiere della Roma avesse salutato la suocera a pochi minuti dalla fine della partita, dedicando a lei la buona prestazione fatta.
KEAN E FAGIOLI
“Che consiglio darei a Kean? Di fare quello che lo rende felice, e che lo fa rendere al meglio. Ci sono alcuni giocatori che hanno bisogno di determinati ambienti per poter performare al meglio. Probabilmente Moise a Firenze ha trovato questo tipo di situazione, e ne deve tenere conto. Fagioli? Io penso che arrivi un certo momento in cui anche il ragazzo che cresce nelle giovanili non ha più voglia di sentirsi percepito come il ragazzino che deve crescere. Ha bisogno di sentirsi uno degli undici, uno della squadra: Fagioli aveva bisogno di questo, di un ambiente in cui, come Kean, si sentiva titolare, che la maglia è più o meno certa. Secondo me lui ha fatto bene, poi non metto bocca su come l’abbia gestita la Juventus”.
LOCATELLI
“A Locatelli, in collegamento, ha detto: “Sei ufficialmente il capitano ed è una cosa importante secondo me. Mi ricordo di aver subito un goal da te e con un gesto balistico fuori dal comune. Mi è piaciuto come ti sei mosso in campo, secondo me la tua presenza è ormai fondamentale”.

MANUEL LOCATELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
FASCIA DI CAPITANO
“Cambiare così tanti capitani è inusuale e soprattutto in club come la Juve. Quando entri lì, negli spogliatoi, vedi tutte le foto dei capitani, di 100 anni, è la storia. La prima cosa che bisogna fare è conoscere la storia di dove si va. Questa cosa ti deve far pensare che un capitano va trovato. Il capitano è una figura che nei momenti delicati deve guidare la squadra e portare il messaggio dell’allenatore. Non può essere una figura depotenziata, tutt’altro”.
TUDOR
“Penso che abbia dimostrato l’energia e la positività con la quale sta contagiando il gruppo. Avevano bisogno di questo i giocatori”
MOTTA
“Thiago era la mia suggestione più grande e lo rimane anche adesso. Non è che perché le cose sono andate male allora uno deve rivedere le sue idee. Penso che questa bocciatura gli possa far bene, ho comunque tanta fiducia per quella che sarà la sua carriera da allenatore”
GASPERINI
“Più volte sono stato vicino all’Atalanta, negli ultimi due anni mi sentivo spesso con Gasperini. Ero quasi là poi mi hanno messo in mezzo e non se n’è fatto nulla. Penso che quest’anno non abbiano metabolizzato certe uscite del Gasp. Lui ogni tanto ce l’ha queste dichiarazioni ma stavolta non le hanno digerito bene, non hanno fatto andare i succhi gastrici. Di solito ugualmente la squadra reagiva, questa volta no”
CHI VA IN CHAMPIONS
“Penso che la Juve alla fine ce la farà. Per il resto, per quello che si vede, sarei costretto a dirti il Bologna, ma vuol dire che devi togliere le altre squadre più in forma…”.
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