Serie A
Juventus, Locatelli è il tuo regista
Manuel Locatelli sta entrando sempre di più negli ingranaggi del gioco della Juventus. Thiago Motta ha affidato a lui il centrocampo… e si vede.
Tra campionato e Champions, il centrocampista della Juventus continua a collezionare minuti nelle gambe. Dopo la partita contro lo Stoccarda, dove è rimasto in campo per poco più di mezz’ora, Locatelli è sempre sceso in campo titolare e per tutti i 90 minuti: derby della Mole compreso.
Juventus e il suo metronomo
Locatelli è così diventato imprescindibile per Thiago Motta e il suo gioco: sempre nel vivo dell’azione, ed efficace nei compiti affidatigli dall’allenatore italo brasiliano. Recuperi di palla in fase difensiva, e lanci precisi per far ripartire l’azione bianconera lo rendono tra i migliori nel suo ruolo: a conferma la convocazione di Spalletti per le sfide di Nations League a discapito dell’infortunato Ricci, ma non solo…
Locatelli primeggia anche in una speciale classifica relativa ai lanci lunghi verticali che superano le linee di pressione avversarie. Nell’anno 2024-25 di Serie A e in queste undici giornate, il 26 enne è riuscito a totalizzare 142 Line Breaking Passes. Risultando il migliore regista e metronomo del nostro campionato: davanti a Bernabé, De Roon, Angelino e Di Lorenzo.
Serie A
Roma, si fa largo una nuova possibile nomina come CEO
La Roma dovrebbe arricchirsi di un nuovo CEO a breve: nelle ultime ore sta circolando un nuovo nome , legato in passato a Goldman Sachs.
Tra Carnevali e Antonello, il nome che potrebbe emergere nella corsa per il ruolo di nuovo CEO della Roma è quello di Marzio Perrelli.
Secondo quanto riportato dal giornalista Matteo De Santis de La Stampa, l’attuale amministratore delegato di Sky Sport sarebbe ora in pole position per succedere a Lina Souloukou, avendo già incontrato due volte i Friedkin a Londra.
Chi è Marzio Perrelli?
Nato a Roma nel 1968, Perrelli si è laureato in Economia e Commercio alla LUISS Guido Carli nel 1992. Dopo una carriera ventennale nella finanza internazionale, dal 2018 ha intrapreso un percorso nel settore media e sportivo, ricoprendo il ruolo di Executive Vice President di Sky Italia, con responsabilità su Sky Sport, inclusi i team Editorial, Production e lo Sports Rights Portfolio.
I primi anni nella finanza
Dopo la laurea, nel 1993 entra in Goldman Sachs a New York, partecipando al programma di formazione per analisti nella divisione Fixed Income, Commodities e Currencies. È stato l’unico italiano tra i 120 selezionati.
Nel 1994 si trasferisce alla sede londinese di Goldman Sachs International, dove si occupa di prodotti finanziari per clienti istituzionali in diversi Paesi europei, arrivando a ricoprire il ruolo di Responsabile del Desk italiano.
Il ritorno in Italia
Nel 2001 torna in Italia come CEO e Head of Global Markets di Goldman Sachs Milan, guidando l’avvio delle operazioni italiane della banca e ottenendo risultati significativi nel mercato obbligazionario italiano e nei settori high yield e CLO.
Successivamente, nel 2004, diventa Head of Global Banking and Markets e CEO di HSBC Bank Plc Italy, contribuendo per oltre un decennio al rafforzamento della leadership di HSBC nell’Export Finance e nei mercati transfrontalieri tra Europa, Asia e Sud America.
Serie A
Verona col Cuore, come sta l’Hellas? L’analisi del bilancio
L’azionariato popolare Verona col Cuore ha analizzato anche quest’anno il bilancio dell’Hellas Verona, riferito all’annata 2023/2024. Ecco l’analisi completa.
Hellas Verona, il bilancio torna positivo: l’analisi di Verona col Cuore
Torna il segno positivo sull’ultima riga del bilancio del nostro Hellas. Al 30 giugno 2024 (anno 12° dell’Era Setti), 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐧 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝟑,𝟗 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐄𝐮𝐫𝐨, come avevamo anticipato nei giorni scorsi. Un segno più che fa seguito al terribile bilancio del 2023, riapprovato nei primi mesi del 2024, che chiudeva con un profondo rosso di 19,9 milioni di Euro, appesantito anche dalla grana Gilardino (pesante eredità ancora dell’era Pastorello).
Ma torniamo al recente passato. La stagione 2023-2024 ha visto sul campo una salvezza sicuramente più tranquilla rispetto al precedente campionato, ma anche la consueta rivoluzione a gennaio per esigenze di bilancio, oltre che per esigenze tecniche. Fortuna vuole che con San Sean in regia, si sia riusciti a chiudere ottimamente alcune operazioni di mercato oltre a rafforzare la rosa. Ovviamente, la speranza di tutti è che il nostro Sean rimanga in stato di grazia per lunghi anni a venire.
Da un punto di vista finanziario, si conferma che l’azionista (Star Ball SpA) ha ribadito “irrevocabilmente il proprio impegno a fornire all’Hellas Verona FC S.p.A. un adeguato sostegno finanziario secondo le richieste della società, garantendo così la continuità aziendale, prendendo a riferimento un periodo futuro di 12 mesi”… come sempre… speremo ben!
- Ngonge, plusvalenza di Euro 19,3 milioni
- Noslin, plusvalenza di Euro 5,7 milioni, a cui si aggiungono altri proventi per Euro 3,2 milioni
- Hien, plusvalenza di Euro 5,2 milioni
- Terraciano, plusvalenza di Euro 4,5 milioni
- Doig, plusvalenza di Euro 4,3 milioni
- Amione, plusvalenza di Euro 2,4 milioni, ecc.
In sintesi, l’Hellas Verona è riuscito a riportare il bilancio in zona utile dopo un anno difficile, ma la stabilità finanziaria è ancora una sfida. 𝐍𝐨𝐧𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐛𝐞𝐧 𝐨𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞, 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐧𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐫𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐞𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨. L’elevato livello di debiti e impegni finanziari invita alla prudenza.
Verona col Cuore da per l’ennesima volta dimostrazione di competenza in materia finanziaria. Un’analisi dettagliata e precisina che apre gli occhi ai tifosi sulla situazione della propria squadra del cuore.
Serie A
Inter, Mkhitaryan: “Crediamo a Scudetto e Champions”
l’armeno dell’Inter Mkhitaryan ha rilasciato un’intervista dove parla di se e degli obiettivi della squadra: “Quest’anno crediamo a scudetto e Champions”.
Henrikh Mkhitaryan ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha svelato qualche curiosità su di se, ma in particolare ha parlato della stagione dell’Inter e di quali sono gli obiettivi della squadra. L’armeno in questi anni è diventato un pupillo di Simone Inzaghi, che spesso lo schiera da titolare anche quando il resto della rosa fa turnover, nonostante la sua età di 35 anni.
Il suo stato di forma è ancora ottimale e nonostante un leggero calo del livello delle prestazioni ad inizio campionato, adesso sembra essere tornato il solito corridore di sempre.
Simpaticamente ha spiegato i suoi segreti di questa eterna giovinezza: “L’età è solo un numero e se non vinciamo una partita non è per l’età. Provo a dormire e a mangiare meglio possibile: evito glutine, zuccheri e lattosio, su consiglio del nostro nutrizionista Pincella. E poi c’è l’aspetto principale: allenarsi bene”.
Gli obiettivi dell’Inter
Mkhitaryan parla degli obiettivi stagionali della squadra di Inzaghi e della maturità raggiunta dopo la finale di Istanbul: “Quest’anno crediamo a scudetto e Champions. Abbiamo perso qualche punto altrimenti saremmo già in testa. Sappiamo che abbiamo concesso tanti gol e non abbiamo sfruttato tutte le nostre occasioni, ma stiamo lavorando per arrivare al livello dell’anno scorso. In tanti vogliono vincere questo campionato, noi per primi.
Tornare in finale sarebbe un sogno, anche se la strada è più lunga di due anni fa. Però ci crediamo: siamo fiduciosi di poterci arrivare di nuovo”.
Mkhitaryan, un uomo di altri tempi
Successivamente, ha parlato un pò di se e della sua vita fuori dal campo: “Non amo tatuaggi, orecchini e i capelli strani. Mi piace leggere cose diverse e ho due lauree: una in Sports management e l’altra in Economia. Uso il telefono il meno possibile perché ho due bambini piccoli e non voglio che mi vedano passare il tempo con lo smartphone in mano.
Gli scacchi mi aiutano tanto: a pensare, a leggere il gioco, la situazione, il pensiero del tuo compagno. Parlo cinque lingue: armeno, russo, francese, inglese, italiano. Il tedesco lo parlavo, ma l’ho dimenticato.
Il rapporto con Simone Inzaghi
Infine ha parlato del rapporto che ha con Simone Inzaghi: “È bravo come tecnico e come persona e non lo dico perché è il mio allenatore. Con lui scherzo, ma conosco i limiti. Invece da giovane purtroppo la pensavo in modo un po’ diverso. Pensavo che un allenatore non potesse essere un amico, che ci fosse una barriera. Adesso che capisco tutto, è più facile per me. L’ho capito con il tempo. È la vita”.
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