Serie A
Juventus, Mbangula: “Non sono abituato alla fama. Motta mi da fiducia, la pressione è positiva”
L’attaccante della Juventus Samuel Mbangula ha parlato dal ritiro della nazionale belga U21. Il giocatore ha parlato del momento d’oro con i bianconeri.
Con Thiago Motta ha trovato subito spazio e ha colto l’occasione nel momento giusto. Adesso può diventare un titolare inamovibile ma deve crescere ancora.
Juventus, le parole di Mbangula
Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TuttoJuve:
Io il fenomeno belga del momento? Ma no, qui ci sono tanti ottimi giocatori. Io sto soltanto facendo il mio lavoro, anche se mi sorprende quello che sta accadendo: la Juve è uno dei più grandi club al mondo, sorprenderebbe chiunque vivere un esordio così.
Sento sempre la pressione, ma è una bella pressione: ti dà adrenalina. Anche se, adesso, la mia vita è cambiata: non posso più uscire per strada con la stessa facilità, non ero pronto a questo… preferivo prima.
I più esperti sono i primi a incoraggiarmi, la Juve è una grande famiglia. E Motta mi dà la fiducia di cui ho bisogno. È sempre molto chiaro: ti dice cosa funziona e cosa non va bene. Inoltre ci incoraggia a provare, soprattutto a non esitare: quello che conta è la reazione in caso di errore, per riuscire al secondo tentativo”.
Serie A
Monza – Inter 1-1, Dumfries salva Inzaghi ma la Beneamata e’ spenta | Le pagelle nerazzurre
Monza-Inter 1-1, in attesa del debutto in Champions League, arriva un brutto pari allo U-Power Stadium. Dumfries risponde a Dany Mota. Le pagelle nerazzurre.
Sommer 6: il gol di Dany Mota e’ il primo vero pericolo che corre il portiere svizzero.
Pavard 5: decisamente in difficoltà contro i lunghi brianzoli. Non e’ abitudine vederlo in affatto, ma a Monza il suo rendimento e’ modesto.
De Vrij 5: anche lui trova molti grattacapi con i centimetri di Djuric. L’olandese soffre più de l necessario.
Carlos Augusto 6,5: aiuta in spinta, e copre quando gli viene chiesto di arretrare. Arma il cross che Dumfries trasforma nell’1-1.
Darmian 6: equilibrato tra corsa in avanti e ripiegamento, non gli si chiede mai gli straordinari (dal 56′ Dumfries 7: spinge in rete il cross di Carlos Augusto e rimedia almeno il punto. Commette, in precedenza, un paio di errori grossolani).
Frattesi 6: la sufficienza arriva per la buona volontà, ma non brilla e non concede il bis rispetto alle prestazioni viste in nazionale.
Asllani 5,5: continua a non fare quello step che può fare di lui un para titolare (dal 74′ Correa 5: viene buttato nella mischia, ma lui e’ un corpo estraneo ormai da tempo).
Mkhitaryan 5,5: annaspa e non va alla ricerca degli spazi che trova quando e’ nella sua versione migliore (dal 56′ Zielinski 6: l’amalgama con lui deve ancora arrivare, ma il suo ingresso risulta positivo).
Dimarco 6: viene lasciato in campo per 90′ e non e’ nelle sue corde. Anche quando inizia a risentirne a livello fisico, e’ uno dei pochi a restare in copertura quando l’Inter attacca.
Thuram 5: viene cercato poco, ma anche lui fa poche sponde utili a Lautaro (dal 74′ Arnautovic 5: di lui si ricorda un solo tiro, direzionato alle stelle).
Lautaro 5: non e’ serata nemmeno per lui, forse Inzaghi non doveva rischiarlo ma preservarlo per il City (dal 56′ Taremi 6: il suo ingresso porta freschezza).
Simone Inzaghi 5: i cambi fanno riflettere, e non si capisce la gestione dell’attacco, con Arnautovic e Correa dentro insieme nel finale. In mediana, inoltre, lasciare fuori sia Barella e che Calhanoglu ha tolto alla squadra molte certezze.
Serie A
Atalanta, Retegui cecchino e chirurgico: e’ nella storia della Dea con Inzaghi e Kessie
Atalanta, un altro gol per Matteo Retegui, che tocca già quattro gol in altrettante partite di campionato. Per lui un record eguagliato.
Non sembra aver intenzione di fermarsi Mateo Retegui, in gol anche ieri nel 3-2 sulla Fiorentina che ha regalato il secondo successo in campionato all’Atalanta.
La rete dell’oriundo e’valsa il momentaneo 1-1 dopo il vantaggio viola firmato da Martinez Quarta.
Per Retegui si tratta del quarto gol in campionato in altrettante partite disputate. Lo stesso attaccante ex Genoa e’ entrato così nella storia della Dea.
Come riferisce Opta, infatti, dopo Filippo Inzaghi (1996) e Franck Kessie (2016), Retegui e’ il terzo giocatore a realizzare quattro reti nelle prime quattro giornate in serie A con la maglia della Dea.
Serie A
Il Milan e il “Mawlid Alnabi”: un bel gesto di inclusività
L’AC Milan apre oggi con augurio a tutti i tifosi rossoneri sui suoi social: Mawlid Al-Nabi, celebrando così la nascita del profeta con i tifosi musulmani.
E’ davvero un bel gesto quello del Milan, che apre all’inclusività di tutti i suoi tifosi: a prescindere da religione e provenienza. Non é il primo anno che la squadra rossonera rivolge un pensiero ai suoi tifosi di religione musulmana, includendo così tutta la loro tifoseria.
Infatti, é almeno dal 2019 che il club continua ad augurare ai suoi tifosi “Ramadan Karim”, “Eid al-Ftr”, “Eid al-Adha”: una tradizione di cui la squadra rossonera può sicuramente dirsi fiera.
Oggi il Milan celebra con tutti i suoi tifosi di religione islamica il Mawlid al-Nabi, ovvero il compleanno del “Profeta Muhammad”
Un cuore rossonero grande, che dimostra di essere in grado di accogliere tutti i suoi tifosi. Ma cosa é la festa del Mawlid al-Nabi e cosa rappresenta per i musulmani? “Mawlid al-Nabi” letteralmente vuol dire “Il compleanno del profeta” ed é appunto la festa in cui i musulmani celebrano il compleanno del loro profeta “Muhammad”, in italiano “Maometto”. Per i musulmani festeggiare la nascita di Maometto significa simbolicamente festeggiare il più importante “messaggero” di Dio sulla Terra. E questo 15 settembre i tifosi rossoneri lo faranno con il loro club.
Questo gesto di apertura nei confronti di una cultura diversa diventa importante, anche perché ci riporta alla possibilità di interpretare lo sport anche come mezzo per abbattere qualsiasi tipo di barriera. Per i rossoneri questa é la prova di essere davvero un club internazionale ed aperto al mondo.
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