Serie A
Juventus-Napoli: i precedenti con Orsato | Quante scintille
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L’ultimo Juventus e Napoli, con Mazzarri in panchina, risale alla stagione 2012/13: pareggio per 1-1, arbitro Orsato e scintille tra Chiellini e Cavani
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Juventus-Napoli
La quindicesima giornata di Serie A si aprirà con la supersfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Napoli.
Un confronto divenuto uno dei piatti forti del calcio italiano e che, a dieci anni di distanza, ritroverà Walter Mazzarri tra i suoi protagonisti.
Nella sua prima esperienza da tecnico azzurro, l’allenatore toscano ha vissuto diversi intrecci contro la Vecchia Signora (l’ultimo è datato addirittura Venerdì 1 Marzo 2013).
Anche in quell’occasione l’arbitro era proprio Daniele Orsato, ovvero il fischietto che tra due giorni sarà chiamato a dirigere la sfida dell’Allianz Stadium.
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Il direttore di gara, Daniele Orsato, che diresse il match tra Napoli e Juventus nella stagione 2012-2013
Durante il match giocato al Maradona (all’epoca Stadio San Paolo), furono vere e proprie scintille tra Giorgio Chiellini, autore del momentaneo 0-1 e Edinson Cavani.
Il difensore della Juventus aveva tirato per i capelli il Matador, il quale aveva reagito con una gomitata.
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Il contatto, con tirata di capelli, tra Chiellini e Cavani
L’arbitro Orsato, in quell’occasione, punì con un cartellino giallo il brutto intervento dell’attaccante uruguaiano.
Nella stagione 2012/13, Napoli e Juventus si affrontarono a undici giornate dal termine del campionato con i bianconeri che si presentarono alla sfida in vetta alla classifica con 6 punti di vantaggio sulla squadra di Mazzarri.
Il risultato finale di 1-1 consentì alla squadra di Antonio Conte di mantenere inalterato il proprio vantaggio.
A fine stagione la Vecchia Signora conquisterà il secondo Scudetto consecutivo chiudendo i giochi con tre turni d’anticipo e con un margine finale di 9 punti sulla formazione campana.
Serie A
Fiorentina, Valentini è già un rimpianto?
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Nell’Hellas Verona che ha sconfitto meritatamente la Fiorentina ha brillato Valentini, il difensore arrivato in prestito proprio dai viola.
Al termine della gara del Bentegodi, nella delusione generale dell’ambiente viola, forse l’unica positiva è aver visto Nicolas Valentini giocare un’ottima partita. Un po’ scherzosamente, il miglior difensore di proprietà della Fiorentina è stato proprio l’argentino, di cui il club viola detiene la proprietà del cartellino e a giugno, con ogni probabilità tornerà a Firenze.
Una domanda che si sono posti gli addetti ai lavori e i tifosi: perché preferire e acquistare il trentaduenne Pablo Marì, che avrà modo di mettersi in mostra anche in maglia viola, quando il primo gennaio era arrivato Valentini, classe 2001, con una importante esperienza nel campionato argentino, atteso per sei mesi per prenderlo da svincolato dal Boca Juniors? Problemi di ambientamento? Di inserimento?
Può essere, ma con la maglia dell’Hellas Verona Valentini ha dimostrato che poteva già essere un punto fermo di questa rosa viola. Gli sono bastate un paio di partite per prendersi la maglia da titolare gialloblu. Non si poteva aspettare anche a Firenze?
Serie A
Lazio, Baroni pensa di tornare al 4-3-3
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La Lazio di Baroni dopo aver sfornato belle prestazioni negli ultimi mesi, ha un po’ rallentato ed è per questo che il tecnico italiano pensa al cambio modulo.
Oltre ad un rallentamento il tecnico della Lazio, Marco Baroni, che ha usato entrambi i moduli per gran parte del campionato sia dall’inizio che a gara in corso, vorrebbe tornare al 4-3-3 per un motivo preciso, dopo averlo accantonato per un bel po’ per passare definitivamente al 4-2-3-1.
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L’ESULTANZA DI MARCO BARONI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, i motivi del cambio modulo
Oltre al ritorno imminente di Matias Vecino, c’è un altro fattore da tenere d’occhio, ed è la scoperta di Belahyane in mediana. Con due centrocampisti in più il tecnico italiano può ruotare più facilmente i 3 di centrocampo, sostituendo i due mediani tecnici (Rovella e Belahyane) e Guendouzi e Dele-Bashiru con Vecino non andando a perdere mai fisicità nel mezzo. Sembrerebbe però che il nuovo modulo non esordirà già in Coppa Italia contro l’Inter ma, ci vorrà tempo prima di vedere questo cambiamento tattico.
Serie A
Fiorentina, ecco quando potrà tornare Kean secondo il protocollo UEFA
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L’attaccante italiano della Fiorentina, Moise Kean, dopo lo scontro di ieri era stato trasportato in ospedale per un trauma cranico.
Paura superata solo in parte, per fortuna non ci sono state complicanze per Kean, che ha passato una notte tranquilla. Per Palladino invece sale la preoccupazione per aver perso un giocatore chiave per un po’, infatti la UEFA ha stabilito un protocollo da rispettare in questi casi per non mettere a rischio l’incolumità del calciatore.
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RAFFAELE PALLADINO CARICA MOISE KEAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, i tempi del protocollo UEFA
Per il trattamento dei trauma cranici, infatti, la UEFA ha stabilito un protocollo specifico che dovrà essere seguito dalla Fiorentina prima di far tornare il giocatore a completa disposizione. Lo “Sport Concussion Assessment Tool” prevede una serie di test tramite la quale è possibile seguire l’evoluzione del trauma e, quindi, valutare il percorso di recupero. Il rientro insomma non può ancora essere definito e dipenderà dalla risposta del giocatore ai test del protocollo. Palladino spera di riaverlo per il match di andata degli ottavi di finale di Conference League.
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