Serie A
Juventus, notificato il licenziamento di Allegri
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la Juventus avrebbe notificato nella giornata odierna il licenziamento di Max Allegri, la situazione.
Juventus-Allegri, la situazione
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, Max Allegri nelle giornata odierna avrebbe ricevuto il licenziamento per giusta causa da parte della Juventus.
A fare scattare questo provvedimento fu il comportamento dell’allentare nella finale di Coppa Italia dello scorso 15 maggio vinta dai bianconeri per 1-0.
L’allenatore toscano dal canto suo impugnerà il provvedimento e nel ricorso ci sarà una richiesta di danni dell’immagina nei confronti della Juventus
Serie A
Tonelli su Morata: “Si complimentò con me. In campo era sempre corretto”
Lorenzo Tonelli, ex difensore di Empoli e Sampdoria, ha espresso la sua opinione sul nuovo centravanti del Milan: Alvaro Morata.
Ai taccuini di Sportweek, Tonelli ha detto la sua su Morata: fresco campione d’Europa con la Spagna.
L’ex giocatore dell’Empoli ha raccontato alcuni aneddoti di quando dovette fronteggiarlo nel corso dell’esperienza alla Juventus dello spagnolo.
Tonelli lo ha descritto come un giocatore estremamente corretto e umile, nonostante i duelli tra i due fossero sempre molto vibranti.
Di seguito le sue parole.
Indice
Tonelli sulle qualità di Morata
“Ragazzo velocissimo, un lampo che neanche facevi in tempo e vedere e già era scomparso”.
Sulle esperienze da avversari
“In campo era molto corretto, a differenza del sottoscritto che, da questo punto di vista, era un po’ più ‘ignorantello’, un po’ per ruolo, un po’ per necessità. Insomma, nei miei duelli con lui gli ho tirato parecchie pedate. E lui non reagiva mai: tranquillo, sempre educato. Forse è l’unico che non mi hai mai insultato per le botte prese” afferma Tonelli.
Sul gesto di Morata
“Ma l’aneddoto che davvero mi lega a lui risale a quella sera in cui lo trovai al ristorante, non ricordo più se a Torino o a Milano, e fu lui a venire al mio tavolo per salutarmi e farmi i complimenti: ‘Mi piace un sacco come giochi, sei proprio forte’. Capisci, Morata che si avvicina a Tonelli e gli fa i complimenti. Un atto di gentilezza e di umiltà da parte sua che mi colpì moltissimo”.
Serie A
Inter, Zielinski: “Qui il posto giusto per me. Voglio Scudetto e Champions”
Il nuovo centrocampista dell’Inter, Piotr Zielinski, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito, le sue parole.
Inter, le parole di Zielinski
Ambientamento
“I primi giorni sono stati un po’ complessi. Era tutto nuovo e poi non è facile cambiare dopo 8 anni, ma devo dire che ogni giorno va sempre meglio. Conosco un po’ di più l’ambiente, che è sano e per questo è facile adattarsi“.
Inzaghi
“Ottimo approccio, sia con lui che con lo staff: parliamo già molto. Rispetto al passato devo lavorare in maniera diversa quando non abbiamo la palla, ma sono meccanismi che impari un po’ alla volta. Non avevo mai fatto una preparazione così dura, ma è solo un bene: sono sicuro che vedrò gli effetti più avanti“.
Perché Zielinski ha scelto l’Inter
“Avevo altre possibilità, in Italia e all’estero. C’erano anche club disposti a pagare qualcosa per me a gennaio, ma guardando le qualità dei giocatori dell’Inter e il modo in cui venivano messi in campo da Inzaghi ho pensato che fosse il posto giusto. Ho scelto il progetto senza dubbi e ho aspettato giugno. Quando mi cercavano dall’Arabia Saudita ci ho pensato un giorno o due, ma poi ho deciso con la mia famiglia di restare a Napoli. C’erano molti soldi in ballo, ma mi interessa più la vita. Ora non vedo l’ora di giocare a San Siro. Lì ho segnato in maglia azzurra, adesso voglio farlo in maglia nerazzurra“.
“Centrocampo al top in Europa”
“Il nostro è un centrocampo tra i migliori d’Europa. E adesso che sono arrivato io è diventato ancora più forte. Scherzi a parte, quando giocavi contro questa mediana ti accorgevi subito di quanto fosse intensa e completa. Appena perdevano palla, ti aggredivano. Per quanto riguarda la concorrenza, io spero di giocare più partite possibili ma quello che conta è farsi trovare pronti perché il tuo momento prima o poi arriva…“.
Napoli
“La scorsa stagione negativa semplicemente non me la spiego. Non credo sia dipeso solo da noi giocatori, ma non riesco a capire il vero motivo per cui sia andato tutto così male. Diciamo che qua all’Inter c’è più abitudine alla vittoria, non c’è il rischio di farsi prendere troppo dall’entusiasmo e questo può aiutare nel ripetere grandi risultati. Attorno a me vedo solo una grandissima voglia di confermarsi“.
Zielinski e il sogno Champions
“Oltre allo scudetto, il sogno di tutti non può che essere la Champions. Non esiste niente di più grande per un giocatore, anche perché il Mondiale per Club è ancora qualcosa di sconosciuto. Non è impossibile farcela per una squadra capace di arrivare fino alla finale e che possiede così tanta qualità“.
Taremi
“Un tipo per bene. Educatissimo e tranquillo, ha la testa giusta del campione: è concentrato solo sul gol. La cosa che mi ha colpito, oltre al fisico e alla capacità di difendere la palla, è la sua freddezza. Quando arriva davanti la porta, la butta sempre dentro“.
Centrocampo
“Calha è precisione pura, ma ciò che impressiona è la fase difensiva. L’aggressione, la corsa. Barella sa fare tutto alla perfezione e poi che intelligenza calcistica ha Mkhitaryan? Non è un caso che alla sua età sia ancora così in forma e che abbia giocato in tante grandi squadre. Uno così lo osservi per imparare“.
Serie A
Lazio, Cristo Munoz: “Barcellona segno importante nella mia vita. Iniesta è il mio idolo”
Il nuovo calciatore spagnolo Cristo Muñoz della Lazio ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Channel su diverse tematiche.
Il nuovo giovanissimo calciatore della Lazio arrivato in questa sessione di mercato dal Barcellona Cristo Muñoz Lopez, centrocampista classe 2005, ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel, facendo il punto su varie tematiche legate alla sua carriera e non solo.
Lazio, le parole di Munoz
Di seguito le dichiarazioni del centrocampista spagnolo classe 2005 Cristo Munoz, arrivato dal Barcellona alla Lazio in questa sessione di mercato, rilasciate ai microfoni di Lazio Style Channel, relative al suo passato nel club spagnolo e sulla sua nuova esperienza in biancoceleste:
“A 12 anni ho lasciato la mia famiglia per andare al Barcellona e lì è iniziata la mia carriera. Fin da piccolo è stato uno step importante che mi ha aiutato a crescere sia come persona che come giocatore perché essendo molto giovane lasciare la mia famiglia e i miei amici è stato molto difficile.
La scuola del Barcellona ha lasciato un segno nella mia vita. È un club importante ed essendoci stato fin da piccolo è stato un motivo di grande responsabilità. Sono stato 7 anni lì e ho imparato tantissimo, grazie a loro ho tirato fuori il meglio di me.
A livello calcistico credo sia una scuola di livello mondiale. Il mio idolo è Iniesta, non solo per i gol ai Mondiali ma soprattutto per quello che ha fatto per la Spagna e per il Barcellona.
Giocando nel suo ruolo ho sempre cercato di emularlo fin da piccolo guardando i suoi video. Per me è stato un onore aver condiviso gli stessi ambienti. Chi vuole giocare in questo ruolo deve guardare i video di Iniesta”.
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