Serie A
Juventus, occhi puntati su un gioiello del Parma

Mentre la Juventus scendeva in campo contro il Parma nel turno infrasettimanale, tra gli avversari c’era un osservato speciale dalla dirigenze bianconera.
Dopo un inizio di stagione con il botto da parte della Juventus di Thiago Motta, adesso l’andamento risulta piuttosto singhiozzante ed altalenante: con l’infortunio di Bremer, la linea difensiva sembra essersi magicamente sgretolata, e davanti persiste il problema di non aver un sostituto naturale di Dusan Vlahovic, apparso in affanno e poco preciso nella sfida contro il Parma.
Per sopperire a queste problematiche, la dirigenza sta cominciando a muoversi anche in chiave mercato e proprio nella sfida infrasettimanale contro la squadra emiliana, in campo c’era uno dei principali obiettivi della società bianconera: Ange-Yoan Bonny.

DUSAN VLAHOVIC IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Per l’attacco della Juventus si pensa a Bonny
Il francese classe 2003 ha già segnato 3 gol in Serie A, ma più che per la sua capacità realizzata, hanno rubato l’occhio alcune sue caratteristiche che lo contraddistinguono: Bonny è un attaccante molto forte fisicamente, ma dotato di una grandissima e sopraffina tecnica di base. Sa far salire la squadra, lega il gioco tra i reparti di centrocampo e attacco e sa anche rifinire l’azione negli ultimi metri. A livello di caratteristiche si potrebbe paragonare all’ex attaccante del Bologna Zirkzee.
Proprio per questo, sarebbe un centroavanti perfetto per Thiago Motta: il giocatore del Parma potrebbe sia giocare da numero 9 al posto di Dusan Vlahovic, sia magari in coppia con il serbo, girando attorno a lui e servendogli palloni. Questo tipo di calciatore manca totalmente nella rosa della Juventus e offrirebbe delle valide alternative di gioco.
Serie A
Juventus, Yildiz: “Sono profondamente dispiaciuto. Gesto che non riflette la mia natura”

L’attaccante della Juventus, Kenan Yildiz, si è scusato per il rosso diretto rimediato nella gara contro il Monza tramite un messaggio pubblicato sul proprio profilo social.
All’indomani di Juventus-Monza, Kenan Yildiz si è scusato per la gomitata rifilata ad Alessandro Bianco e la conseguente espulsione . Il numero 10 bianconero, tramite un messaggio diffuso sul proprio account di Instagram, si dice profondamente dispiaciuto del suo gesto, e si è pubblicamente scusato con il centrocampista del Monza e con i propri compagni di squadra. Aspettando il responso del Giudice Sportivo, il trequartista turco rischia uno stop di 3 giornate per “condotta violenta.” In caso di conferma della squalifica, Tudor dovrà fare a meno di Yildiz nei prossimi due scontri decisivi per la Champions League contro Bologna e Lazio.

Kenan Yıldız ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le scuse di Yildiz
Di seguito il messaggio di scuse pubblicato da Kenan Yildiz su Instagram:
“Sono profondamente dispiaciuto per quanto è accaduto ieri sera in campo. Non era mia intenzione colpire il mio avversario e mi scuso con lui. Mi preme chiarire che si tratta di un gesto andato oltre le mie reali intenzioni e che non riflette la mia natura e il mio modo di vivere il calcio. Vorrei ribadire le mie scuse per quanto accaduto anche ai miei compagni, al mio allenatore e allo staff, al Club e ai tifosi e ringraziarli per il loro supporto che anche in questa situazione non è mancato”.
Serie A
Hellas Verona-Cagliari, le ultimissime sulle formazioni

Hellas Verona-Cagliari, incontro valido per la 34^ giornata del campionato di Serie A 2024/2025: le probabili scelte di Paolo Zanetti e Davide Nicola.
Hellas Verona–Cagliari è uno dei due monday night di questa 34^ giornata di Serie A.
Punti pesanti in palio al Bentegodi: il Verona intende allungare sul Cagliari, che ha bisogno di vincere per allontanarsi dalla linea rossa.
Trentadue i punti fin qui messi in cassaforte dalla squadra veneta, mentre i sardi ne hanno due in meno. Dunque, il posticipo del monday night potrebbe fornire indicazioni importanti per Zanetti e Nicola, impegnati nella delicatissima lotta per non retrocedere tra i cadetti.
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

gabriele zappa of cagliari calcio during Cagliari Calcio vs FC Crotone at the Sardegna Arena in cagliari, Italy, October 25 2020 – LM/Luigi Canu
La designazione arbitrale
ARBITRO: ABISSO
ASSISTENTI: COLAROSSI – MONACO
IV: CREZZINI
VAR: DI PAOLO
AVAR: CHIFFI
Hellas Verona-Cagliari, le ultimissime sulle formazioni
HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò; Ghilardi, Coppola, Valentini; Tchatchoua, Duda, Dawidowicz, Suslov, Bradaric; Sarr, Mosquera. Allenatore: Zanetti.
CAGLIARI (4-2-3-1): Caprile; Zappa, Palomino, Luperto, Augello; Makoumbou, Adopo; Zortea, Viola, Coman; Pavoletti. Allenatore: Nicola.
Serie A
Lecce, il lutto inascoltato: un gesto di dignità oltre il calcio

Una pagina di sport, di dignità e solidarieta. È quella che l’U.S. Lecce ha scritto nella giornata di domenica 27 Aprile, dopo la perdita di Graziano Fiorita.
Il Lecce denuncia con coraggio una realtà dolorosa
Graziano Fiorita era uno storico collaboratore del club. Dalla sua scomparsa e dall’indifferenza della Federazione è nato un gesto carico di significato. La squadra, nonostante il lutto e una situazione emotivamente devastante, ha scelto di onorare il suo compagno scendendo in campo contro l’Atalanta, ma l’ha fatto a modo suo: indossando una maglia bianca, priva di stemmi e colori, con una scritta semplice ma potentissima: “Nessun valore, nessun colore”.
Un gesto reso ancora più forte dal comunicato ufficiale diffuso dalla società, che ha denunciato apertamente la decisione della Lega di far disputare comunque la partita. Negata la richiesta di rinvio, descritta come “terribilmente irrispettosa” verso il dolore di tutta la famiglia Lecce. “Emerge una gerarchia della morte – si legge da una nota ufficiale – in base al blasone delle società o al ruolo della persona scomparsa”.
L’accaduto
Il Lecce ha ricordato che Graziano Fiorita, fisioterapista della squadra, è deceduto mentre era in ritiro con i giallorossi, lontano da casa e dalla sua famiglia. Nonostante il profondo dolore, la società ha scelto di rispettare le regole, presentandosi regolarmente in campo ma rendendo visibile il proprio dissenso.
Con un gesto silenzioso, ma potentissimo. Nessun simbolo e nessun colore, in attesa che Graziano possa fare ritorno a casa e ricevere il saluto che merita. La squadra è partita solo ieri mattina dal Salento, dopo aver sperato fino all’ultimo in un rinvio. Nonostante tutto è riuscita comunque a conquistare un punto prezioso, ma oggi, più che il risultato, conta il messaggio: il rispetto, la coerenza e l’umanità valgono più di qualsiasi classifica.
Cosa dice il regolamento
La decisione di rimandare una partita per lutto dipende generalmente dal regolamento della competizione, dalla gravità dell’evento e da altri fattori specifici. Di norma i regolamenti consentono il rinvio in casi eccezionali, come un lutto nazionale o eventi particolarmente gravi che colpiscono direttamente la competizione.
Quanto accaduto al Lecce dimostra che forse esiste una falla nel sistema regolamentare. L’attuale normativa, infatti, non sempre tutela adeguatamente chi, all’interno di un club, affronta un dolore così profondo e immediato. È evidente che serva una revisione delle regole. Chi perde un familiare o una persona cara — che sia un calciatore, un membro dello staff o un collaboratore storico — deve avere il diritto di sospendere la gara. È fondamentale che possa vivere il lutto con il rispetto e il tempo necessari.
Lecce, una lezione di umanità
Non si tratta solo di sensibilità, ma di riconoscere il valore umano che ogni società sportiva porta con sé. Al di là dei risultati e degli obblighi di calendario. Il calcio deve restare uno strumento di comunità, empatia e valori. Ignorare il dolore delle persone che lavorano ogni giorno per una squadra significa tradirne lo spirito più autentico.
La storia di Graziano ha messo in luce una carenza profonda: ora il mondo dello sport ha l’occasione — e il dovere — di riflettere e intervenire, per non ripetere più errori simili. Il Lecce ha dimostrato che lo sport può ancora essere veicolo di valori veri. Ha dato una grande lezione di umanità. E per questo, tutti i tifosi giallorossi possono e devono sentirsi orgogliosi.
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