Juventus-Roma chiude la domenica di campionato (assieme a Udinese-Como) ed è il grande big match della terza giornata di Serie A.
Entusiasmo, euforia, ottimismo. Dubbi, mugugni, querele. Da Torino a Roma, il campionato offre emozioni antitetiche ai protagonisti del match clou della terza giornata di Serie A. La Juventus di Thiago Motta è partita come meglio non avrebbe potuto. Bene come era partita quella di Allegri, ma forse addirittura meglio.
La solidità difensiva lasciata dal tecnico labronico in eredità al suo collega più giovane è (per ora) rimasta immutata. E’ cambiata la facilità di trovare la via della rete. Due tre a zero consecutivi (seppur ad avversari non esattamente irresistibili) e senza aver ancora inserito a pieno regime nessuno dei nuovi acquisti.
La Juventus (assieme al Napoli) è la regina indiscussa di questo mercato e, se questo è stato il rendimento sino ad adesso, le sue avversarie non osano neppure immaginare cosa potrebbe diventare questa squadra quando avrà a pieno rodaggio giocatori del calibro di Thuram, Douglas Luiz, Koopmeiners, Conceicao e Gonzalez.
Oggi il primo vero banco di prova, contro una squadra di livello. Una squadra forte (solo) sulla carta, ma che sta vivendo un periodo di scarsa forma difficilmente (forse) prevedibile ai nastri di partenza. Daniele De Rossi era chiamato alla sua prima esperienza da (vero) allenatore, dopo aver lucrato sul lavoro biennale di José Mourinho nella parte finale della scorsa stagione.
Per ora il suo lavoro (parlando in termini eufemistici) non è stato esaltante. Non è soltanto una questione di risultati o di espressione corale, quanto di latente nervosismo che si respira a Trigoria. L’ex-capitan futuro (ora “allenator futuro“, perché evidentemente certe etichette sono difficili da togliere come “La Maschera Maledetta” di R.L. Stine) ha minacciato querele nella conferenza stampa di presentazione di questa partita.
Obiettivo della sua invettiva i giornalisti, rei di aver trasfigurato la sua lite con Cristante. “Lite” sì, “scazzottata” no. Perché effettivamente cambia molto. Non cambia però il fatto che sin qui il tecnico romano non sia riuscito a tenere insieme uno spogliatoio che aveva fagocitato persino uno con il magnetismo del Profeta di Setubal.
Lo stesso spogliatoio che aveva voltato le spalle all’uomo della storia, il miglior tecnico mai transitato dalle parti della Città Eterna, ora rischia di giustiziare anche il simbolo (assieme a Totti) del romanismo. Juventus-Roma ci fornirà una risposta. Perché è vero che il campionato è lungo, ma è altrettanto vero che andare alla sosta con un punto in tre partite non farebbe dormire sogni tranquilli ai tifosi giallorossi.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Bremer, Gatti, Cabal; Locatelli, Fagioli; Cambiaso, Yildiz, Mbangula; Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta.
ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka, Angelino; Pisilli, Cristante, Pellegrini; Soulé, Dovbyk, Saelemaekers. Allenatore: De Rossi.
Aggiornato al 01/09/2024 20:07
Il giovane gioiello del Torino Samuele Ricci sta facendo gola a tutta Europa, ma Cairo…
Union Berlino-Bayer Leverkusen è uno dei match validi per la 12^giornata di Bundesliga, ed è…
Inter, il successo sportivo spinge i nerazzurri verso un futuro sostenibile ed ambizioso. Ecco tutti…
Palermo-Spezia è uno dei match in programma per la quindicesima giornata di serie B. Qui…
Cagliari-Hellas Verona aprirà la quattordicesima giornata di serie A. Andiamo a vedere le ultime notizie…
Il tecnico del Genoa, Patrick Vieira, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dall'importante…