Serie A
Juventus, Sarri: “Scudetto? Non sono tranquillo”

La Juventus ha pareggiato la partita contro l’Atalanta grazie a due reti di Cristiano Ronaldo su calcio di rigore. Ecco quanto dichiarato nel post partita dall’allenatore bianconero Maurizio Sarri ai microfoni di Dazn.
Le dichiarazioni di Sarri
“Abbiamo affrontato una delle squadre più in forma d’Europa e la difficoltà era enorme. Squadra aggressiva e organizzatissima, nel primo tempo abbiamo fatto diversi errori e con il loro modo di difendere era un rischio assoluto. Loro sono molto aggressivi, ogni palla persa era un pericolo e infatti il primo gol lo hanno fatto così”. Per poi aggiungere: “Contro l’Atalanta è sempre difficile, poi per fortuna abbiamo fatto una partita diversa e abbiamo meritato il pareggio. Abbiamo preso il 2-1 in un momento in cui stavamo meglio, pensavo anche di poterla vincere, ma anche un solo punto contro una squadra così è importante. Ora abbiamo 8 punti di vantaggio. Più tranquillo in ottica Scudetto? No, anche perché esiste un proverbio fiorentino a proposito di tranquillo….”.
In merito all’attacco ha poi affermato: “Questa partita era difficile. Meno per Cristiano Ronaldo, più per Dybala che preferisce prendere palla e girarsi e non si poteva fare. Infatti abbiamo inserito Higuain, che poteva giocare più di prima. Pjanic? Non stava bene, aveva un problema fisico e non volevo correre rischi. Un infortunio muscolare, in questo momento, ti fa saltare tante partite”. Per finire un commento sulla prestazione nel secondo tempo: “Abbiamo messo più energia e difeso più avanti, mentre nel primo eravamo troppo passivi. Nella ripresa abbiamo fatto cambiare la partita. Giocare contro di loro ora era un problema per tutti, venivano da una decina di partite vinte. A Milano non abbiamo avuto problemi fisici, c’è stato solo un blackout”.
Serie A
Fiorentina, Palladino divide la società: rivoluzione in vista?

La stagione volge al termine e in casa Fiorentina si fanno strada dubbi e tensioni: si preannuncia un’estate ricca di cambiamenti.
Il clima in casa Fiorentina è sempre più teso. L’eliminazione dalla Conference League ha lasciato il segno, ma a far discutere è anche la recente sconfitta contro il Venezia: con una vittoria, la squadra di Raffaele Palladino si sarebbe portata a soli due punti dalla zona Champions, mentre ora il rischio è di rimanere completamente fuori dall’Europa.
Un destino beffardo per una squadra che è rimasta in piena corsa europea per gran parte della stagione e che, nonostante un mercato di gennaio importante, sta vedendo sfumare i propri obiettivi. Le critiche alla società sono forti, ma nel mirino c’è soprattutto il tecnico, accusato di non aver dato una vera identità alla squadra. Quando manca Moise Kean, come accaduto contro i lagunari, il potenziale offensivo viola sembra quasi nullo.

RAFFAELE PALLADINO CARICA LUCA RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, cambio in dirigenza o in panchina?
Proprio per questo ha sorpreso molti la decisione del presidente Commisso di sfruttare l’opzione nel contratto di Palladino per il prolungamento fino al 2027. Una scelta che, come rivelato dall’esperto Nicolò Schira, è arrivata scavalcando le volontà sia del direttore sportivo Daniele Pradè che del direttore tecnico Roberto Goretti.
Soprattutto il primo, infatti, avrebbe optato per un cambio in panchina già a gennaio, e nel corso della stagione non ha risparmiato frecciate più o meno velate all’allenatore.
La sensazione, ora, è che la Fiorentina si avvii verso una vera e propria rivoluzione estiva: è difficile pensare a un’altra stagione vissuta tra allenatore e dirigenza in disaccordo.
Non è escluso, però, che alla fine a pagare possa essere proprio Palladino, nonostante il recente rinnovo. Probabilmente molto dipenderà dall’esito di queste ultime due giornate, ma una cosa è certa: in un senso o nell’altro, a Firenze qualcosa cambierà.
Notizie
Serie A, spettatori: Milan sempre al top. E il Cagliari…

Con la stagione quasi al capolinea, con sole due giornate da disputare, è possibile delineare il quadro di chi abbia la media spettatori più alta in Serie A.
Chi ha la media spettatori più alta in Serie A? Dato importantissimo quello dell’affluenza allo stadio, che ricade direttamente sui bilanci delle società. Calcoli, quelli dei “ricavi da stadio”, che influiscono sul conto economico, insieme ai diritti televisivi e ai ricavi commerciali. Ma che, tuttavia, riguardano anche la distribuzione dei ricavi da diritti televisivi del campionato.

I TIFOSI DEL MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A, spettatori 2024 2025: Milan capofila
Fino a questo momento la nostra Serie A mantiene una media piuttosto alta: 30.765 spettatori per ogni gara, con un tasso di riempimento degli stadi pari al 92,24%. Dato in crescita cospicua se si prende in esame quello della passata stagione: 83%.
Guardando alla classifica stilata da Calcio e Finanza, a due giornate dal termine del campionato il primato per la media spettatori spetta al Milan. Nonostante l’annata sfortunata, per non dire disastrosa, nelle partite casalinghe i rossoneri registrano una media di 71.680 spettatori a gara. Media superiore a quella dei cugini nerazzurri, di 70072.
La medaglia di bronzo spetta alla Roma. Nelle gare casalinghe la squadra di Claudio Ranieri supera i 62mila spettatori. In top 5 anche Napoli e Lazio, rispettivamente con oltre 50mila e quasi 44mila spettatori medi.
Da segnalare un caso particolare. Si tratta del Genoa. Il Grifone ha giocato undici partite in casa. Tuttavia, la sfida casalinga di campionato con la Juventus è stata disputata a porte chiuse. Questo in seguito agli scontri tra i tifosi rossoblù e della Sampdoria in occasione del Derby della Lanterna di Coppa Italia.
Per questo motivo, le partite indicate nella classifica sono solamente 17. Il match con i bianconeri non è stato considerato nella media spettatori e riempimento, dal momento in cui i tifosi non potevano accedere allo stadio
Tasso di riempimento: spunta il Cagliari
Per ovvi motivi la media spettatori è direttamente proporzionale alla capienza degli impianti. Per questo motivo è opportuno andare a quantificare la percentuale di riempimento degli stadi. Si tratta della media degli spettatori in rapporto ai posti disponibili in ogni impianto per le sfide del campionato di Serie A.
Sono nove i club che in questa stagione –ad oggi– hanno riempito i loro impianti per oltre il 90% dei posti a disposizione, con un tasso medio che supera il 92% finora.
Da questo punto di osservazione, il Cagliari è in vetta. La squadra sarda supera, finora, il 97,9%. Seguono il Como con 97,05% e la Juventus con il 96,94%. Tra le altre, giusto citare anche l’Atalanta (intorno al 96,74%) ed il Milan, che tocca quota 94,66%.
Serie A
Napoli, quanto sposta Lobotka nella corsa scudetto?

La stagione di Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, potrebbe essere già finita. Conte dovrà rimanere in testa senza il suo regista.
È arrivato il comunicato del Napoli sulle condizioni di Stanislav Lobotka. Il centrocampista slovacco, come si legge dal bollettino medico diffuso dal club, ha rimediato un trauma contusivo/distorsivo alla caviglia destra nella scorsa gara contro il Genoa. La presenza del regista è fortemente in dubbio per il match del tardini contro il Parma; anche un recupero per l’ultima gara di campionato non appare scontato. Con il rischio quindi che la stagione di Lobotka sia già finita, Antonio Conte affiderà le chiavi del centrocampo della squadra a Billy Gilmour.

Stanislav Lobotka player of Napoli, during the match of the Italian Serie A league between Napoli vs Udinese final result, Napoli 4, Udinese 1, match played at the Diego Armando Maradona stadium.
Il centrocampista scozzese avrà il difficile compito di non far rimpiangere il numero 68 azzurro in questo rush finale. Andando a esaminare la gare affrontate dal Napoli senza Lobotka, gli azzurri hanno patito relativamente poco l’assenza del regista titolare. Nonostante sia stato protagonista di un’ottima stagione sotto la guida di Antonio Conte, il tecnico leccese è riuscito a non far pesare troppo la sua assenza. Fermatosi a fine ottobre per un infortunio alla coscia, Lobotka ha saltato 4 gare di campionato in questa stagione. Di queste 4 partite, il Napoli è uscito vincente in 3 occasioni. L’unica sconfitta senza lo slovacco è lo 0-3 casalingo rimediato contro l‘Atalanta dello scorso 3 novembre.
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