Serie A
Juventus-Sassuolo, Allegri alla vigilia: “Uno fra McKennie, Kostic e Cuadrado starà fuori”
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Juventus, alla vigilia dell’esordio in campionato contro il Sassuolo, parla Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese si è presentato in conferenza stampa per le domande della vigilia. Riportiamo di seguito alcuni passaggi essenziali tra quelli trattati.
Sulla situazione in casa Juventus
“La squadra ha lavorato bene in questo mese, ma quel che conta è domani sera. Non abbiamo condizione ottimale, dobbiamo lavorare da squadra, prima in casa con stadio pieno, servirà entusiasmo. Szczesny, Akè, Pogba sono indisponibili, mentre Chiesa in condizione ottimale lo rivedremo a gennaio. Arthur ha un problema alla caviglia, poi ci sono le voci di mercato. Fuori anche Kaio Jorge, gli altri sono tutti a disposizione”.
Sull’umore
“Capisco l’umore dei tifosi dopo alti e bassi. Abbiamo giocato tre amichevoli importanti e l’ultima è andata male, la sconfitta contro l’Atletico ci è andata male per farci alzare le antenne. Ho sentito troppi trionfalismi in giro, la Juventus ha il dovere di puntare a vincere come è stato l’anno scorso. Vincere è difficile e ci sono squadre attrezzate come Inter, Milan e Roma, è un campionato con 4-5-6 pretendenti e noi siamo in mezzo a quelle. Bisogna lavorare in silenzio, la società è stata brava a sostituire chi è partito, ora pensiamo al campionato perché abbiamo 4 partite prima della fine del mercato”.
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Su Kostic
“E’ un giocatore che crossa molto bene, ha un ottimo controllo di palla, è arrivato da due giorni facendo avanti e indietro per Francoforte. Devo decidere tra lui, McKennie e Cuadrado quali due giocheranno. Sono molto contento di lui, è un calciante, ne trarrà beneficio Vlahovic”.
Su Vlahovic
“Sta bene, è rientrato dopo il problema di fine campionato, è normale che ci voglia un pò di pazienza per ritrovarlo al massimo della condizione. Ha tutta la possibilità di fare una grande stagione”.
Sugli obiettivi
“Entro novembre bisogna fare bene, stando nelle prime 4 per rientrare nella lotta scudetto e qualificarsi agli ottavi di Champions League”.
Sul mercato
“Inutile parlarne, ci pensa la società. Sono stati sostituiti giocatori che sono andati via, noi dobbiamo pensare solo al campo e a non farci distrarre dalle notizie di mercato perché sono deleterie. Diventano alibi, e noi dobbiamo essere concentrati, il Sassuolo è difficile da affrontare. Dovremo fare una grande partita”.
Sui giovani
“Con la società siamo d’accordo, non abbiamo deciso chi rimane e chi va via. Uno o due rimarranno, gli altri faranno un percorso, è inutile tenerli se non possono giocare. Una cosa è certa: sono molto bravi e stanno lavorando bene”.
Serie A
Napoli-Antonio Conte: i cambiamenti positivi
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Antonio Conte, allenatore del Napoli: i vari cambiamenti positivi della squadra hanno confermato le prospettive di crescita e determinazione.
Le vittorie del Napoli manifestate negli ultimi mesi, non lasciano altra interpretazione: vari cambiamenti positivi hanno inciso incoraggiamento e senso di supporto alla squadra. Antonio Conte è il responsabile dei cambiamenti performativi della squadra, ciò dà lungo auspicio e senso di aspettativa del Napoli.
Napoli, l’ultimo mese di Conte è stato fruttuoso
L’ultimo anno per Antonio Conte è risultato piuttosto produttivo. Il suo lavoro meticoloso ha portato grandi risultati alla squadra, facendo alzare di livello la qualità della squadra.
Gli esiti si sono verificati non solo sul piano delle performance dei giocatori, bensì ha portato a grandi risultati anche sul piano psicologico dei giocatori.
Conte è il vero valore. Le statistiche, riportate da Gazzetta dello Sport, rilevano dati attendibili sui risultati raggiunti: nel mese di marzo ha portato una differenza del 68% di vittorie in Serie A. Col rientro di Anguissa e Neres, la squadra è determinata a raggiungere nuovi obiettivi e inseguire il sogno di nuove vittorie.
Serie A
Lazio, Pedro da zona Cesarini
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La Lazio vince la sfida del Meazza con il Milan con un gol in zona Cesarini di Pedro. Negli ultimi vent’anni, è il gol più tardivo che regala una vittoria.
La Lazio vince la sfida al Meazza contro il Milan con un gol su rigore in zona Cesarini firmato da Pedro al 97 minuto e 9 secondi: è il gol più tardivo degli ultimi vent’anni del club biancoceleste, dopo quello di Caicedo nel 2019.
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PEDRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, Pedro regala al 97′ la vittoria sul Milan al Meazza, solo Caicedo più tardivo di lui
La Lazio porta a casa i 3 punti nella sfida del Meazza contro il Milan, con un rigore realizzato da Pedro in zona Cesarini, addirittura al 97′ e 9 secondi di gioco, un evento che negli ultimi vent’anni è accaduto solo una volta, con Caicedo il 16 dicembre del 2019 contro il Cagliari, al 97′ e 28 secondi di gioco.
La freddezza dimostrata dal dischetto per il giocatore spagnolo, che il prossimo luglio compirà 38 anni, ha permesso ai biancocelesti di ottenere una vittoria importantissima in chiave Champions League. Inoltre, Pedro storicamente è un match-winner, visto che in carriera ha realizzato il gol decisivo in quasi tutte le finali disputate, ben 9 volte.
Nonostante l’età anagrafica piuttosto alta, lo spagnolo continua ad essere decisivo, come lo fu con il Barcellona nel 2011 nel derby contro il Real Madrid, con il suo gol che portò i blaugrana in finale poi vinta contro il Manchester United. Anche nel 2013 si dimostrò decisivo, siglando il pareggio nella gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il PSG che garantì ai catalani il passaggio del turno.
Dopo il suo passaggio al Chelsea nel 2015, Pedro continuò la sua fama di giocatore decisivo: lo fu all’esordio in Premier League contro il West Bromwich, lo fu contro il Newcastle ma soprattutto lo fu contro l’Arsenal nella finale dell’Europa League dopo siglò il gol del 4 a 1 finale che consegnò la Coppa ai Blues.
Insomma, Pedro ieri a San Siro ha aggiunto un altro capitolo di autentico match winner, nonostante l’età, ma in questi casi conta molto l’esperienza, soprattutto quando riguarda di realizzare un rigore al 97′ di gioco, proprio in zona Cesarini.
Serie A
Crisi-Milan: a rischio i rinnovi di Maignan e Hernandez?
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A seguito della crisi interna scoppiata con la Lazio, il Milan sta valutando tutte le controversie della sua nave. Tra queste i rinnovi di Maignan e Hernandez.
Aleggiava già da tempo la crisi interna del Milan, ma dopo la sconfitta di ieri contro la Lazio la crepa del club rosso nero si è aperta rovinosamente.
La nave milanista sta affondando e va ricercando il problema che alberga sul fondo.
Partono così calcoli strategici per il mercato calcistico, ragionamenti delle prossime mosse della squadra, riflessioni ponderate sulle loro uscite, che vanno a spaziare in ogni angolo possibile della società.
Controlli serrati, nei quali rientrano anche le decisioni dei futuri rinnovi dei calciatori.
Il pensiero del Milan dei rinnovi
Ad essere maggiormente a rischio, in questo preciso momento storico per il Milan, sono i due giocatori francesi Mike Maignan e Theo Hernandez.
Rispettivamente il portiere e il difensore della squadra rosso nera, Maignan e Hernandez sono i due nomi che risultano in procinto di rinnovo, anche se le voci dei giorni scorsi bisbigliavano il contrario.
Chiacchiericci, che per quanto riguarda Maignan, vanno comunque a valutare la possibilità di un nuovo accordo con scadenza nel 2028, ma che si potrebbe protrarre tranquillamente con opzione fino al 2029.
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MIKE MAIGNAN PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un contratto che porterebbe nel conto del portiere una cifra annuale di 5 milioni di euro, esclusi i vari bonus di stagione.
Un conto molto salato per il Milan, che sta ancora valutando la situazione, vista una potenziale ricaduta economica.
Per Theo Hernandez invece la sentenza potrebbe essere più dura, in quanto visto il prossimo termine di contratto nell’estate del 2026 e l’attuale bilancio in rosso del club milanista, il rapporto tra i due potrebbe realmente interrompersi.
Due tristi inconvenienti, due strade separate dal punto nevralgico del fronte rosso nero, che dipenderanno solamente se gli errori fatti nelle scorse settimane si andranno a ripetere in futuro.
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