Serie A
Juventus, serve qualità: il punto sugli indisponibili

In una Juventus in crisi di risultati si avverte la mancanza di qualità. Motta spera di recuperare gli indisponibili al più presto.
La Juventus di Thiago Motta continua a faticare, con l’ultimo passo falso arrivato in casa del Lecce. Non è solo il pareggio a lasciare l’amaro in bocca, ma anche una prestazione opaca e una sterilità offensiva evidente, complici i numerosi infortuni che hanno decimato la rosa.
L’allenatore bianconero, ormai costretto a convocare diversi giovani per sopperire alle assenze, fatica a trovare soluzioni per una squadra che, nonostante sia ancora imbattuta in campionato, conta ben otto pareggi e rischia di perdere terreno prezioso dalle posizioni di vertice.

LA GRINTA DI DUSAN VLAHOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, gli infortunati: chi torna e quando
Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, ci sono alcune buone notizie per Thiago Motta in vista delle prossime partite. Per la sfida con il Bologna, i bianconeri dovrebbero recuperare Nicolò Savona, Dusan Vlahovic e Vasilije Adzic, mentre per il delicato match di Champions League contro il Manchester City, in programma mercoledì, dovrebbe essere a disposizione anche Douglas Luiz.
Il rientro di Nico Gonzalez, invece, è previsto per la partita contro il Venezia, mentre per Arkadiusz Milik i tempi si allungano: il polacco dovrebbe tornare verso la fine di dicembre, con un rientro effettivo in campo fissato solo per il 2025. Una situazione che obbliga la Juventus a stringere i denti e a fare affidamento su un organico ridotto nelle prossime settimane cruciali.
Serie A
Inter-Cagliari, le ultimissime sulle formazioni

Inter-Cagliari, incontro valido per la 32^ giornata del campionato di Serie A: le probabili scelte di Simone Inzaghi e Davide Nicola.
Inter-Cagliari è una gara valevole per la 32^ giornata di campionato in Serie A.
Dopo tre impegni di fila in trasferta (pareggi con Milan in Coppa Italia e Parma in Serie A, vittoria contro il Bayern in Champions League), i nerazzurri di Simone Inzaghi tornano a giocare in casa. I campioni d’Italia si presentano a questa trasferta al primo posto in classifica con 3 punti di vantaggio sul Napoli, che nel posticipo di lunedì sera riceve l’Empoli. Reduce da un pareggio per 0-0 proprio contro il Cagliari di Nicola, sestultimo in classifica con 6 lunghezze di margine sulla zona retrocessione e la terzultima posizione occupata proprio dalla squadra toscana.
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

MARCUS THURAM E LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: DI BELLO
ASSISTENTI: BERTI – CECCONI
IV: PERENZONI
VAR: CHIFFI
AVAR: PATERNA
Inter-Cagliari, le ultimissime sulle formazioni
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, de Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Arnautovic, Thuram. All. Inzaghi.
CAGLIARI (3-4-2-1): Caprile; Zappa, Mina, Luperto; Zortea, Prati, Adopo, Augello; Viola, Luvumbo; Piccoli. All. Nicola.
Serie A
Juventus-Lecce, le ultimissime sulle formazioni

Juventus-Lecce, incontro valido per la 32^ giornata del campionato di Serie A: le probabili scelte di Igor Tudor e Marco Giampaolo.
Juventus-Lecce chiuderà il sabato di Serie A.
I bianconeri si presentano a questa sfida al quinto posto in classifica con 56 punti, uno in meno del Bologna e uno in più della Lazio. Dall’arrivo di Igor Tudor, i bianconeri hanno ottenuto una vittoria contro il Genoa e un pareggio prezioso contro la Roma.
Anche i salentini di Giampaolo, quartultimi in classifica a quota 26 con 2 punti di margine sulla zona retrocessione, vengono da un pareggio per 1-1: in casa col Venezia. I leccesi cercano punti pesanti per la corsa salvezza.
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

ESULTANZA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: ZUFFERLI
ASSISTENTI: VECCHI – BERCIGLI
IV: ARENA
VAR: MAZZOLENI
AVAR: MASSA
Juventus-Lecce, le ultimissime sulle formazioni
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kelly, Veiga, Kalulu; Weah, Thuram, Locatelli, McKennie; Nico Gonzalez, Yildiz; Vlahovic. Allenatore: Tudor.
LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gallo, Baschirotto, Gaspar, Guilbert; Coulibaly, Ramadani; Banda, Helgason, Pierotti; Krstovic. Allenatore: Giampaolo.
Serie A
Lazio, Baroni: “Serviranno i tifosi, Taty è indispensabile”

Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha presentato in conferenza stampa il Derby di domani e cosa attende la Lazio nel prossimo futuro.
Baroni ha parlato di diversi temi: dall’impiego del Taty Castellanos fino all’importanza della vittoria nella partita di domani.

MARCO BARONI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, le parole di Baroni
Sulla preparazione per il Derby:
“Non credo che storicamente ci sia un altro derby giocato così ravvicinato dopo una partita di coppa, questo non cambia nulla. Il derby si può giocare anche dopo un’altra partita, è talmente straordinario che specialmente davanti ai nostri tifosi ci sarà tutta l’energia immaginabile e i tifosi ci aiuteranno”.
Sul Derby d’andata:
“Ho detto dopo il Bodo che vedremo un’altra partita al ritorno, è chiaro che alcune condizioni erano sicuramente sfavorevoli per noi dal freddo al terreno. Basti vedere le scivolate di Vecino sui gol, sarà un’altra partita e siamo convinti di avere tutte le chance per passare il turno. Il derby sarà una partita diversa, servirà vigore e sono convinto che la squadra avrà tutte le energie necessarie per affrontare questa gara”.
Il giorno dopo Bodo e su Belahyane:
“Reda sta crescendo, è stato preso perché conoscevamo le sue qualità e sicuramente sarà della partita. La squadra è consapevole della gara che ci aspetta, questa è la cosa più importante. Oggi ci alleniamo e rimarremo qui a Formello per preparare al meglio la gara”.
“È chiaro che sono due giocatori che avevano trovato la capacità di integrarsi alla perfezione. Taty è stato fuori a lungo, sta rientrando e deve stare sereno. Deve sparare tutto quello che ha senza pensare ai 90 minuti, quando stai fuori a lungo devi acquisire certezze. Per noi è indispendabile e sono convinto che ci darà una mano importante”.
“Il risultato si fa tutti insieme, non scindo mai questi fattori. La squadra deve avere un’identità e deve ritrovarsi nella prestazione e nel sacrificio. Questo dobbiamo fare e devo dire che abbiamo sempre centrato le prestazioni, poi in alcuni momenti il risultato non è stato favorevole. Ricordo sempre ai ragazzi di cercare la prestazione, quello ci porta poi a ottenere un risultato importante”.
Sull’intensità:
“Noi abbiamo un’identità, sicuramente non siamo una squadra conservativa. Dobbiamo spendere tutto e questo si può fare in ogni partita, non deve esserci un retaggio mentale di conservare. Qualche volta non ti riesce per meriti degli avversari, ma la squadra non deve mai perdere la fiducia e la consapevolezza”.
Sul modulo:
“La squadra ha trovato l’equilibrio con il 4-2-3-1, io vado sempre alla ricerca della miglior condizione dei giocatori. Per molto tempo ci sono mancati centrocampisti come Vecino e Dele, gli altri sono mediani puri. Guendo e Rovella stanno facendo un campionato straordinario da mediani, quando giochiamo 4-2-3-1 il vertice può essere più offensivo o un centrocampista, ma non deve cambiare l’atteggiamento”.
Sui gol subiti nei primi minuti:
“Non può essere solo un giocatore ad arginare Dovbyk, tutta la squadra si dovrà spendere nelle due fasi. Quando le cose avvengono non sono mai casuali, la particolarità della partita di giovedì è veramente complessa. Non voglio tornare ad analizzare certe situazioni perché potrebbero risultare degli alibi, niente alibi perché ti indeboliscono. Testa a questa partita, poi penseremo al ritorno”.
Sulla distanza tra i reparti:
“Ho sempre cercato di mantenere la squadra più alta possibile, penso sia la miglior soluzione per una squadra così offensiva. Questo qualche volta ti espone a questo tipo di pallone giocato tra le linee, ma la squadra da questo punto di vista sta bene e lo dimostra la prestazione di Bergamo. La squadra sa cosa fare in certe situazioni, poi ci sono gli avversari e il Bodo ha fatto una prestazione fisica pazzesca. Devi sapere gestire certe variabili, ma ho grande fiducia nella squadra”.
Si sente sfavorito?
“No, se faccio un’analisi nelle ultime 15 partite la Roma ha sei punti in più dell’Inter e ha la miglior difesa e il miglior attacco. In questo momento sono i più bravi di tutti, ma noi saremo lì pronti con la determinazione per batterli”.
Sul periodo di forma della Lazio:
“L’entusiasmo e la gioia non deve mai mancare nel calcio e in una mia squadra. Bisogna sentire il dolore fisico quando si perde le partite, come ho detto alla squadra questo sport ti dà una grande occasione perché c’è subito un’altra partita. Abbiamo una partita straordinaria da giocare in casa e servirà tutta la nostra energia per batterci come leoni. Ricordiamo sempre una cosa, io non ho mai detto una cosa che dicono sempre altri allenatori. Quando giochi così tante partite stando su tre fronti come abbiamo fatto noi fino a poco tempo fa è chiaro che le energie devono essere modulate e ci sono calciatori che stanno facendo un percorso di crescita. Bisogna mettere dentro partite, c’è una gestione del fisico e delle energie nervose ed è un percorso di crescita, la Lazio è dentro questo percorso di crescita e noi non vogliamo mollare”.
Sul ritorno del Taty e sul caso scommesse:
“Su questo ultimo argomento non voglio entrare perché preferisco non parlarne, è una cosa assurda e non l’ho nemmeno mai contemplata, né nel mio pensiero né in quello dei miei calciatori. In questo momento dovrei tessere degli elogi a Castellanos, io ho sempre parlato di chi non c’era. Credo che Dia quando ha giocato come a Bergamo ha fatto una buona partita, ma così come gli altri non è il nostro centravanti titolare. Noi lo rimetteremo dentro domani e dovremo cercare di rimetterlo dentro con calma e semplicità, senza strafare e mi aspetto questa prestazione da Taty”.
C’è un messaggio particolare che ha trasmesso alla squadra in questi giorni?
“Siamo entrati nel momento decisivo della stagione, ma lo abbiamo fatto con un percorso e dobbiamo lavorare per migliorarci ogni giorno e ogni momento, anche nelle partite che non vinci. Tutto ti aiuta a crescere, la cosa più bella è giocarsi queste partita qua e sentire l’importanza delle partite che giochi”.
Quale può essere l’asso nella manica per spingere la squadra a raggiungere il risultato domani?
“Noi dovremo sentire i tifosi che vanno al lavoro, i bambini che vanno a scuola e portano la loro fede. Sentire i sacrifici della gente, questo è il riassunto del derby. Sentire quello che si avverte sugli spalti e sulla quotidianità dei tifosi e della città, questo è quello che dovrà sentire la squadra”.
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