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Juventus: si ferma anche Bonucci, la situazione dell’infermeria.

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Periodo nero in casa Juventus. Problemi fisici a ripetizione, la situazione di Chiesa, Pogba e Vlahovic ed il nuovo stop, quello del capitano Leonardo Bonucci.

Lo stop di Bonucci, il comunicato della Juventus:

Juventus

Il capitano della Juventus è stato sottoposto oggi ad accertamenti dopo un problema riscontrato nell’allenamento di ieri. Questo il comunicato della società bianconera:

“Gli accertamenti ai quali è stato sottoposto stamattina Leonardo Bonucci hanno evidenziato un’infiammazione del tendine dell’adduttore lungo. Le sue condizioni saranno rivalutate tra 10 giorni”.

Quindi dopo i 10 giorni di cure ed inattività, il capitano bianconero, verrà visitato a ridosso di Natale, dopodiché avrà altri 10 giorni prima della ripresa del campionato. Tuttavia Bonucci è in dubbio per l’incontro con la Cremonese del 4 gennaio 2023.

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La situazione degli altri bianconeri in infermeria:

Oltre all’infortunio subito da Bonucci, in casa Juventus preoccupano le condizioni di altri membri importanti della squadra.

Juventus

A partire da Federico Chiesa, l’attaccante italiano dopo essersi fermato in allenamento facendo temere il peggio. In realtà il 7 bianconero ha riportato un affaticamento all’adduttore della gamba destra. Questo lo costringerà a saltare la gara amichevole contro l’Arsenal di sabato prossimo, ma non dovrebbe pregiudicare la disponibilità di Chiesa per la ripresa del campionato.

Altra situazione che tiene in apprensione la Juventus è quella che riguarda Paul Pogba. Ci si aspettava che il francese potesse essere pronto a tornare prima della fine dell’anno, invece al Polpo servirà ancora un po’ di tempo.  Almeno altri 10 o 15 giorni prima di potersi riunire stabilmente al gruppo, questo  a partire da quando potrà tornare a correre senza più alcun problema al ginocchio operato. Insomma difficilmente Pogba potrà tornare a giocare partite ufficiali prima di un mese ancora.

Juventus

Infine Dusan Vlahovic, l’attaccante serbo rientrato dal Qatar. Il centravanti della Juventus al Mondiale ha giocato poco, segnando un gol, ma la pubalgia lo condiziona ancora. Prima di riunirsi ai compagni, Dusan Vlahovic svolgerà un periodo di lavoro personalizzato. In dettaglio i tempi esatti di recupero non sono al momento stabiliti con precisione.

Serie A

Lautaro Martinez: il Toro domato dalla Vecchia Signora

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La frustrazione dell’Inter per la sconfitta contro la Juventus sta tutta nella rabbia di Lautaro Martinez, molto nervoso al fischio finale.

Al termine di JuventusInter, vinta dai bianconeri per 1-0, le telecamere hanno inquadrato un Lautaro Martinez furioso, quasi travolto dalla rabbia. Tuttavia, il capitano nerazzurro non ha mai mostrato lo stesso carattere in campo nei 90 minuti, risultando tra i più deludenti nello scacchiere di Simone Inzaghi. 

Con quattro tiri totali e nessuna conclusione nello specchio, Lautaro ha faticato a lasciare il segno. Due episodi riassumono perfettamente la sua serata: una clamorosa occasione fallita nel primo tempo, a ridosso dell’area piccola, e una svirgolata su un bellissimo assist del subentrato Zalewski. Ancora una volta, l’argentino è apparso poco incisivo contro la Juventus, squadra contro cui ha sempre faticato a brillare.

I numeri, d’altronde, confermano un trend negativo: Lautaro ha segnato appena 4 gol in 20 partite totali contro la Vecchia Signora. La sua difficoltà nel lasciare il segno nei grandi appuntamenti si riflette anche nell’andamento recente: il Toro è a secco da quattro partite consecutive, non avendo trovato il gol nei due incontri contro la Fiorentina né nel derby con il Milan.

Inter, Lautaro Martinez

LAUTARO MARTINEZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lautaro, un leader in ombra

Se il digiuno di quattro partite è un segnale preoccupante, il rendimento stagionale di Lautaro Martinez non è molto più rassicurante. Con 9 gol in campionato, il bottino dell’argentino appare troppo magro per un giocatore che fino a pochi mesi fa veniva considerato tra i principali candidati al Pallone d’Oro. 

La sua centralità nell’Inter resta indiscutibile, ma mai come quest’anno il Toro dà la sensazione di essere domabile. Servirà un cambio di marcia immediato per dimostrare di essere ancora il leader offensivo di cui i nerazzurri hanno bisogno.

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Serie A

Juventus, una vittoria che sa di consapevolezza

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Juventus

La Juventus porta a casa il Derby d’Italia e trova la quarta vittoria consecutiva in stagione: non era mai successo dall’arrivo di Motta in panchina.

Ieri sera la Juventus ha battuto l’Inter nel Derby d’Italia con lucidità e rispetto per l’avversario. Nel primo tempo i bianconeri hanno dato quasi l’impressione di non voler attaccare l’Inter, quanto più di lasciarla “sfogare”, aspettando il momento giusto per colpire. 

Pur adottando un atteggiamento prudente, la squadra di Thiago Motta ha creato comunque ottime occasioni, soprattutto con Nico Gonzalez e Conceicao, mentre i nerazzurri hanno risposto con una fase difensiva ordinata e ripartenze rapide. 

Il principale punto di forza dell’Inter nella prima frazione è stata la fascia destra, dove Savona ha sofferto enormemente un Dumfries straripante, che è andato anche vicinissimo al gol colpendo il palo.

Juventus

Khéphren Thuram guarda avanti ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Juventus, la svolta nella ripresa

Al rientro dagli spogliatoi, la partita ha cambiato volto. La Juventus ha sfruttato il lieve calo dell’Inter aumentando l’intensità della pressione e velocizzando il palleggio. 

Tra i protagonisti del secondo tempo c’è stato senza dubbio Khephren Thuram, che con la sua fisicità e i suoi strappi ha spesso saltato la pressione del centrocampo nerazzurro, portando palla fino ai limiti dell’area avversaria. Un ruolo chiave lo ha avuto anche Cambiaso, che al contrario di Savona si è accentrato maggiormente, offrendo più soluzioni ai compagni nel fraseggio. 

L’Inter ha accusato il colpo, non riuscendo più a costruire con la stessa qualità vista nel primo tempo. Inzaghi ha provato a cambiare le carte in tavola con tre sostituzioni in un colpo solo: dentro un acciaccato Thuram, Carlos Augusto e Zalewski. Proprio l’ex Roma ha creato qualche pericolo immediato, ma la sua fiammata iniziale è stata l’unica vera minaccia per la Juventus nel secondo tempo.

Juventus-PSV

RANDAL KOLO MUANI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Una vittoria figlia della crescita

Nel finale i bianconeri hanno mostrato grande determinazione, evidente sia nelle numerose esultanze di Renato Veiga, autore di una prestazione solida e attenta, sia nella giocata decisiva di Kolo Muani, che ha costruito il gol della vittoria in mezzo a una selva di maglie nerazzurre. 

Prima ha vinto un duello fisico con Calhanoglu, poi con una ruleta e un pizzico di fortuna ha trovato l’assist per Conceicao, che ha firmato il successo juventino. 

Questa vittoria, la quarta consecutiva in tutte le competizioni (è la prima volta da quando Thiago Motta siede sulla panchina bianconera) segna un passo importante nel percorso di crescita della squadra. 

La Juventus ha saputo gestire il risultato con maturità, pressando alto per evitare pericoli e dimostrando grande compattezza. Il quarto posto è stato riconquistato con pieno merito, e il successo contro i campioni d’Italia in carica manda un segnale forte al campionato, regalando anche un assist al Napoli capolista. 

Ora, però, l’attenzione si sposta subito sulla Champions League, con il ritorno dei playoff contro il PSV che sarà l’occasione perfetta per ritrovare continuità anche in Europa.

 

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Inter, Inzaghi: “Delusi dalla sconfitta, dobbiamo migliorare”

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Juventus-Inter, Inzaghi

La sconfitta per 1-0 dell’Inter contro la Juventus suscita rammarico in Simone Inzaghi. L’allenatore riconosce la necessità di dover fare di più.

Dopo la partita tra Inter e Juventus, che ha visto i nerazzurri sconfitti per 1-0, l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha espresso il suo disappunto. L’Inter rimane quindi bloccata a 54 punti in classifica, mancando il sorpasso sul Napoli.

Alla fine della partita, Inzaghi ha condiviso i suoi pensieri con DAZN: “C’è grande rammarico ma i ragazzi hanno fatto una grande prestazione di coraggio. Avremmo dovuto finalizzare e chiudere il primo tempo in vantaggio”. E ha proseguito: “Nella seconda frazione abbiamo approcciato male, dobbiamo fare di più“.

Inter, il rammarico di Inzaghi

Inzaghi ha poi aggiunto: “La Juventus nel secondo tempo è stata più coraggiosa, non eravamo più come nella prima frazione. Rispetto a Firenze è stata un’altra partita, dobbiamo cambiare marcia, soprattutto negli scontri diretti“.

Riguardo al primo tempo, ha detto: “Dovevamo fare meglio, abbiamo creato tanto ma sbagliato l’ultimo passaggio. Venire qui a Torino a giocare così non mi era mai successo. Ci tenevamo molto, è una sconfitta che ci fa male“.

Parlando della partita contro il Napoli, Inzaghi ha detto: “Sarà una partita importante ma ci saranno due sfide prima”. E ha concluso: “Sarà uno scontro diretto e cercheremo di fare il nostro meglio“.

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Fonte: Gianluca Di Marzio.

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