Serie A
Juventus, Tacchinardi critica Motta: “Cambi sbagliati. I giocatori non comprendono il peso della maglia della Juventus”
Il recente commento di Alessio Tacchinardi ha scosso il mondo bianconero, mettendo in discussione le scelte tattiche di Thiago Motta.
Dopo la sconfitta della Juventus contro il Milan, Alessio Tacchinardi ha descritto la prestazione della sua ex squadra come un “suicidio perfetto”. L’ex centrocampista ha criticato apertamente le decisioni di Thiago Motta, in particolare la gestione dei cambi durante il match.
Secondo Tacchinardi, Motta ha compiuto errori che hanno compromesso l’esito della partita, sottolineando la necessità di mettere maggiore pressione sui giocatori. Questo commento ha sollevato un dibattito su come la squadra debba affrontare le sfide future e ha evidenziato la mancanza di leadership sul campo.
Juventus, mancano leader in campo
Un altro importante aspetto sollevato da Tacchinardi riguarda la mancanza di veri leader in campo. Secondo lui, molti non comprendono ancora appieno il significato di indossare la maglia della Juventus, una critica che punta il dito contro la mentalità e l’atteggiamento della squadra. Tacchinardi ha insistito sull’importanza di svegliare i giocatori, suggerendo che un cambio di approccio e mentalità potrebbe fare la differenza nelle prossime partite.
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Fonte: [l’account X di Schira](https://x.com/NicoSchira)
#Tacchinardi: “Quello dell’altra sera col #Milan è stato un suicidio perfetto. #Motta ha sbagliato i cambi. Bisogna mettere pressione ai giocatori e svegliarli: molti non hanno ancora capito cosa significa indossare la maglia della #Juventus. Vedo pochi leader in campo” https://t.co/55rDcDvy3T
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 6, 2025
Serie A
Napoli, tutti pazzi per Neres: per Manna era una priorità
In questo momento David Neres è sicuramente l’arma in più del Napoli. Il suo arrivo in estate è stato voluto fortemente dal ds azzurro Giovanni Manna.
In un Napoli in continua evoluzione e in cui ogni giocatore è in crescita, c’è un nome che, più di altri, sta rubando la scena: David Neres.
L’esterno brasiliano, arrivato in estate dal Benfica per 28 milioni di euro più 2 di bonus, si è guadagnato un ruolo da protagonista nelle ultime settimane sfruttando le assenze di Kvaratskhelia prima e Politano poi. Con i suoi dribbling funambolici, le giocate di classe e un’insospettabile dedizione alla fase difensiva, Neres è diventato un elemento fondamentale nello scacchiere di Antonio Conte.
L’allenatore azzurro ha lavorato molto sull’ex Benfica, trasmettendogli l’importanza della fase di non possesso e trasformandolo in un esterno completo, capace di alternare lampi di genio offensivo a ripiegamenti difensivi puntuali.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: oggi Neres sembra avere qualcosa in più rispetto agli altri, forse anche di Kvaratskhelia, apparso un po’ opaco sottotono nelle ultime uscite, tanto da sollevare interrogativi sulla sua indiscussa titolarità.
Tuttavia, dietro la vincente intuizione Neres c’è una figura chiave: il diretto sportivo Giovanni Manna.
Napoli, Neres primo nome di Manna
Mentre in estate si rincorrevano le voci di un possibile arrivo di Federico Chiesa, il ds azzurro lavorava sottotraccia per assicurarsi Neres. Già in primavera, Manna aveva individuato nel brasiliano il rinforzo ideale per il Napoli e in estate ha convinto sia Conte che De Laurentiis a puntare con forza su di lui.
Un retroscena interessante è che Manna seguiva Neres da tempo: nel 2022, quando lavorava per la Juventus, aveva provato a portarlo in bianconero, ma al tempo la società preferì optare per Di Maria.
La passione per il talento brasiliano, però, non è mai scemata, e appena ha avuto l’opportunità di lavorare al Napoli, Neres è diventato il primo nome della lista.
Oggi, grazie a questa intuizione, Neres sta conquistando tutti. Già all’esordio contro il Bologna aveva conquistato i tifosi, ma adesso anche Conte sembra non poter fare a meno del suo nuovo gioiello.
Serie A
Fiorentina, decise le cessioni: il possibile risparmio
Gennaio potrebbe essere un mese di grandi cambiamenti per la Fiorentina. Diversi giocatori sembrano pronti a lasciare la Viola.
La Fiorentina si prepara a un mercato invernale all’insegna dei cambiamenti. Se da un lato si lavora per rinforzare la rosa con nuovi innesti, dall’altro il club viola sta pianificando una serie di cessioni per alleggerire il monte ingaggi e garantire maggiore spazio a giocatori in cerca di continuità.
Fiorentina, Parisi cerca spazio
Fabiano Parisi è tra i giocatori che potrebbero lasciare la Viola in questa finestra di mercato. Il giovane terzino, nonostante il minutaggio delle ultime settimane, ha espresso il desiderio di giocare con maggiore continuità. Per lui si potrebbero valutare anche soluzioni in prestito con opzione, con alcune squadre italiane che hanno già mostrato interesse.
L’interesse del Torino per Kouame
Christian Kouame non figura tra i principali esuberi, ma il suo ingaggio da 1,8 milioni di euro a stagione e l’interesse di diversi club, su tutti il Torino, lo rendono un possibile partente. Il ds granata Davide Vagnati monitora la situazione, pur non considerandolo una priorità assoluta. Se la Fiorentina dovesse ricevere un’offerta adeguata, l’attaccante ivoriano potrebbe trasferirsi già a gennaio.
Futuro incerto per Ikoné
Jonathan Ikoné è un altro giocatore in bilico. Dopo tre stagioni in viola, il francese non è riuscito a esprimere appieno il potenziale intravisto in Francia. In estate aveva rifiutato proposte vantaggiose da club arabi per restare in Serie A, ma il suo stipendio di 1,6 milioni di euro a stagione rappresenta un peso per il club. La Fiorentina è pronta a lasciarlo partire, a patto che arrivi un’offerta soddisfacente.
Fiorentina, Biraghi un addio certo
Tra i sicuri partenti c’è Cristiano Biraghi, capitano viola ormai solo sulla carta. Con uno stipendio di 1,7 milioni di euro, il terzino è destinato a cambiare aria. La società sta già valutando opzioni per sostituirlo, mentre il giocatore cerca una nuova sfida per rilanciarsi e ritrovare continuità.
Pongracic e il peso dei 16 milioni
Infine, c’è Marin Pongracic, acquistato in estate dal Lecce per ben 16 milioni di euro. La sua unica apparizione da titolare in Serie A risale all’esordio contro il Parma, macchiata da un’espulsione.
Da allora, Palladino gli ha spesso preferito alternative anche meno esperte. Nonostante non siano previste valutazioni immediate su di lui, il suo ingaggio superiore ai 2 milioni di euro e il rendimento insufficiente potrebbero spingere la Fiorentina a una profonda riflessione in caso di offerte.
Ovviamente è molto difficile che tutte queste cessioni arrivino già in questa sessione, poiché gennaio è un mese molto complicato per fare mercato e trovare alternative valide per rimpiazzare tutti questi giocatori sarebbe piuttosto complicato. Tuttavia, le vie del mercato sono infinite e ogni giorno può portare diverse sorprese.
Serie A
UFFICIALE Napoli, Scuffet è il nuovo vice Meret
Il Napoli ha il suo nuovo vice Meret, con Caprile che farà il percorso inverso. Simone Scuffet è il nuovo portiere azzurro, firma arrivata poco fa.
Manna ha chiuso l’operazione di scambio tra i due portieri, portando a Conte un ottimo secondo e mandando Caprile a giocare e trovare continuità altrove.
Napoli, ufficiale l’arrivo di Scuffet
Con un comunicato sul proprio sito e un post sugli account ufficiali, il club ha dato il benvenuto al nuovo portiere:
La SSC Napoli comunica di aver acquisito dal Cagliari Calcio le prestazioni sportive di Simone Scuffet con la formula del prestito fino al 30 giugno 2025.
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