Serie A
Juventus, Tardelli: “Squadra priva di dignità. Su Motta…”

Marco Tardelli critica duramente la Juventus, definendola una squadra senza dignità e suggerendo un cambio di rotta per il futuro.

THIAGO MOTTA PARLA CON MANUEL LOCATELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le dichiarazioni di Tardelli
In una recente intervista a Tuttosport, Marco Tardelli ha espresso giudizi severi sulla situazione attuale della Juventus. Ha dichiarato che la squadra manca di dignità e ha criticato apertamente l’operato di Thiago Motta, sostenendo che quest’ultimo non abbia compreso appieno l’essenza del club bianconero. Tardelli ha sottolineato come lo spogliatoio appaia disorganizzato e come i giocatori sembrino abbandonati a loro stessi.
L’ex campione del mondo ha suggerito che la Juventus debba ripartire il prossimo anno con un nuovo allenatore, citando nomi di rilievo come Antonio Conte o Gian Piero Gasperini. Secondo Tardelli, la società ha perso la bussola e necessita di una chiara direzione per ritrovare il successo.
Un futuro incerto per la Juventus
Le parole di Tardelli risuonano come un campanello d’allarme per la dirigenza della Juventus, che si trova a dover affrontare una fase di cambiamenti e incertezze. La scelta del prossimo allenatore potrebbe essere cruciale per il futuro del club. Con i nomi di Conte e Gasperini sul tavolo, la decisione sarà determinante per riportare la squadra ai vertici del calcio italiano e internazionale.
L’intervista di Tardelli solleva domande importanti sul futuro della Juventus e su quale direzione prenderà la società per ritrovare la sua identità e competere ai massimi livelli.
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Fonte: l’account X di Schira.
Marco #Tardelli a Tuttosport: “#Juventus senza dignità. Thiago #Motta non ha capito cos’è la #Juve, ma ormai è tardi per sistemare lo spogliatoio. I giocatori sono abbandonati a loro stessi. Bisogna ripartire l’anno prossimo da #Conte o #Gasperini. La società ha perso la bussola” pic.twitter.com/XHLFm0Tpj5
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 18, 2025
Serie A
Juventus, senza Champions molti Top sono a rischio

La prossima stagione della Juventus passa da un bivio molto importante. In caso di mancata qualificazione in UCL i bianconeri subiranno un ridimensionamento.
L’arrivo di Thiago Motta non sta rispettando le aspettative, la Juventus infatti dopo un mercato faraonico rischia di non qualificarsi la UEFA Champions League, situazione che porterebbe ad un importante ridimensionamento in vista della prossima stagione.

Kenan Yıldız ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, non solo Vlahovic senza la Champions molti sono a rischio
In cima alla lista dei partenti c’è Dusan Vlahovic: l’attaccante serbo ha il contratto in scadenza nel 2026 e non ha intenzione di rinnovarlo. I bianconeri non possono permettersi di perderlo a zero e hanno già fatto capire con i fatti che senza prolungamento finirà fuori dal progetto. Oltre a lui però senza UCL potrebbero esserci altre cessioni di livello soprattutto in attacco, il più probabile sembra essere Yildiz, il turco ha già molte offerte e la sua cessione porterebbe una ricca plusvalenza. Terzo non per importanza è Arek Milik, il polacco è ancora ai box dopo l’infortunio estivo: per lui zero minuti finora e un contratto fino al 2026, difficile immaginare che il club punti su di lui. Diversa la situazione di Kolo Muani, per lui Giuntoli proverà un rinnovo del prestito ma sarà difficile trattenerlo in caso di mancata qualificazione.
Serie A
Torino, Milinkovic-Savic è una certezza: i numeri del serbo

Nonostante una stagione con qualche intoppo di troppo, il Torino di Vanoli può fare affidamento su un Milinkovic-Savic straordinario.
Il Torino di Vanoli si trova all’undicesimo posto in classifica. In pochi avevano ipotizzato che la formazione granata a metà marzo potesse trovarsi così in basso in campionato. Infatti, dopo le prime uscite la banda guidata da Vanoli aveva mostrato un gran gioco assieme ad una solidità difensiva da sottolineare.
Con il lungo infortunio di Duvan Zapata, gli obiettivi sono stati ridimensionati. Nonostante questo c’è un giocatore granata che sta viaggiando a numeri impressionanti. Si tratta dell’estremo difensore granata Vanja Milinkovic-Savic.
Anche quest’anno il portierone serbo ha dimostrato le sue grandi qualità, mettendo i guantoni su diverse partite del Torino, permettendo di portare a casa punti importanti.
Infatti, il fratello di Sergej Milinkovic-Savic, è primo in ben tre statistiche, raccolte dalla lega, in queste prime 29 giornate di Serie A. La prima, quella più conosciuta, riguarda i penalty affrontati e parati. In questa stagione il serbo ha neutralizzato ben 4 calci di rigore, raggiungendo il record di Gigio Donnarumma nella stagione 2018/2019.
Coloro che sono stati ipnotizzati dal classe ’97 sono Pulisic, Pasalic, Castro e Retegui.
Oltre a questo Milinkovic-Savic è primo anche per recuperi (273, ben 3o in più del secondo) e per parate messe a referto. L’estremo difensore granata ha collezionato 104 parate, 10 in più rispetto a qualsiasi altro collega. Inoltre ha registrato ben 9 clean sheet in 28 partite e subendo 31 gol, mostrando una solidità difensiva da far invidia a tutti.
Milinković-Savić è il portiere con più parate effettuate in questa #SerieAEnilive 🧤🚫 pic.twitter.com/6f30DkF6t3
— Lega Serie A (@SerieA) March 19, 2025
Serie A
Bologna, Cambiaghi: “Questa squadra vuole l’Europa e sull’infortunio…”

Il calciatore del Bologna Nicolò Cambiaghi ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport sul momento che sta vivendo il club rossoblù
Bologna, le parole di Cambiaghi

BOLOGNA CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore del Bologna Nicolò Cambiaghi rilasciate ai microfoni di Sky Sport sul momento che sta vivendo il club felsineo:
INFORTUNIO
“Dico la verità, è stata senza dubbio una grande botta a livello mentale. Ero appena arrivato al Bologna, una piazza importante e che faceva la Champions League, farsi male alla prima giornata è stato un grande dispiacere.
Mi è dispiaciuto tanto star fuori questi mesi, perché ero molto carico, avevo grande voglia di dimostrare il mio valore e di mettermi in gioco”.
RECUPERO
“Il primo mese per me è stato molto duro, anche perché non avevo mai avuto un infortunio lungo e grave. Questa è anche stata la mia prima operazione e tutto era nuovo per me. Il non camminare, usare le stampelle, il dolore, non riuscire a dormire… Poi, insieme alle persone che mi hanno aiutato, ho fatto dei grandi passi in avanti.
Ricordo la prima corsetta, al terzo mese circa, e poi piano piano ho ripreso a fare tutte le cose che per un giocatore che sta bene sono normali ma che per uno che si opera al crociato sono grandi cose. All’inizio, quando sono rientrato, il mio obiettivo era quello di star bene, poi ovviamente se vengono anche le cose anche in campo, tanto meglio.
Mi sento bene, ma non avendo giocato per tanti mesi non ho ancora i 90 minuti. A volte un allenamento faccio un pelo meno per recuperare energie e faccio una seduta dedicata al ginocchio per tenere la forza. In generale, penso che per i mesi che sono passati sto veramente molto molto bene”.
BOLOGNA
“Fin da subito ho sentito la vicinanza di tutta la squadra. Non è scontato, ma questo è veramente un bel gruppo. Si sentono tutti importanti, ci alleniamo molto bene, ogni tanto ci vediamo anche fuori e andiamo veramente tutti d’accordo. Remiamo tutti verso la stessa direzione e questa è la cosa più importante. Obiettivo? Come ha detto il mister: l’Europa, non possiamo sapere quale”.
SOGNO NAZIONALE
“È un sogno che ho fin da ragazzino, quando vedevo la Nazionale vincere i Mondiali nel 2006. Lavoro tutti i giorni per realizzare anche questo sogno, che penso abbiano tutti i giocatori italiani, e per raggiungere la maglia Azzurra. Però non è un’ossessione”.
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