Serie A
Juventus: botta e risposta tra Thiago Motta e Marocchi
Dopo il pari agguantato in extremis contro il Venezia, nel post partita su Sky l’allenatore della Juventus ha risposto in maniera decisa all’opinionista.
La Juventus pareggia 2-2 contro il Venezia ed esce dall’Allianz Stadium sommersa dai fischi. Dopo essere passata in vantaggio e poi rimontata dalla squadra di Di Francesco i bianconeri riescono ad agguantare il pari nei minuti di recupero grazie ad un rigore trasformato da Vlahovic.
Quarto pareggio consecutivo per la Juventus in questa stagione di Serie A. Ancora una volta la squadra bianconera è sembrata lenta e macchinosa, oltre a mancare di brillantezza sotto porta.
Al triplice fischio dagli spalti sono partiti tantissimi fischi da parte dei tifosi juventini verso la squadra. Oltre a questo, come se non bastasse, quando la squadra si è presentata sotto la Curva Sud Vlahovic ha risposto in maniera stizzita ai cori di contestazione, alzando il pollice in maniera ironica verso il settore.
Lo scambio di opinioni tra Thiago Motta e Marocchi
Un momento difficile per i bianconeri, che non riescono a trovare una continuità di rendimento e di risultati. Il nervosismo comincia ad aumentare, e non solo in campo. Durante il post gara su Sky Sport l’allenatore della Juventus Thiago Motta è stato intervistato dagli ospiti in studio, tra cui Giancarlo Marocchi.
Il tecnico bianconero ha risposto così alla domanda dell’ex calciatore ed opinionista sulla posizione in campo di Koopmeiners e McKennie: “Io li vedo tutti i giorni, e per me dovevano giocare così oggi. Se un giocatore viene schierato sulla trequarti non rimane fermo lì, perché quello vale solo per il foglio. Dopo ci sono tanti movimenti che bisogna fare.”
Pronta la dura replica di Marocchi: “E’ impensabile che McKennie faccia il Locatelli, dal momento in cui l’hai usato anche come centravanti. Per dieci minuti può fare tutto, ma non può guidare una squadra. Koopmeiners invece può farlo. Lui dice che li vede in allenamento, ma noi vediamo le partite e ci bastano quelle.“
Serie A
Felipe Caicedo: “Senza il Covid avremmo vinto lo scudetto”
Alla viglia di Lazio-Inter ha parlato un recente ex di entrambe le squadre, ovvero Felipe Caicedo: “Di Inzaghi posso solo parlare bene. Resta il numero uno”.
Caicedo è stato un giocatore simbolo dell’esperienza di Simone Inzaghi da allenatore della Lazio, tant’è che ha deciso di richiamarlo anche a Milano. I suoi ripetuti gol al 90′ minuto hanno fatto gioire i tanti tifosi biancocelesti, che avranno di lui sempre un ricordo positivo. Alla viglia di Lazio-Inter è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport ed ha parlato della sua stima per il mister e del suo periodo d’oro nella capitale.
Le parole di Caicedo
Il bomber dell’Ecuador ha aperto la sua intervista elogiando il suo rapporto di affetto reciproco con Simone Inzaghi: “Di Inzaghi posso solo parlare bene. È stato fondamentale perché mi ha sempre dato fiducia e credeva in me, infatti mi ha chiamato anche all’Inter . Lì le cose non sono andate come speravo, ma lui resta il numero uno. Sono stato importante anche io per la sua Lazio, con tutti quei gol al novantesimo che mi hanno reso un beniamino dei tifosi”.
Infine, ha ricordato qualche bel momento vissuto con la maglia biancoceleste e ha parlato del più grande rimpianto di quelle stagioni: “Se chiudo gli occhi mi vengono in mente Cagliari-Lazio, Sassuolo-Lazio e quell’anno in cui tutto sembrava possibile: senza il Covid avremmo vinto lo scudetto. Sono molto legato a lui, al suo staff e ho rispetto per l’Inter, ma il mio cuore dice Lazio. Sarà una partita equilibrata, l’Olimpico sarà pieno”.
Serie A
Vlahovic-Curva, tutto risolto: lui stizzito da minacce
Arrivano nuovi dettagli su quanto accaduto ieri sera al termine di Juventus-Venezia. Dusan Vlahovic ha fatto chiarezza sull’accaduto, specificandone le cause.
Brutte scene quelle viste al termine del match dello Stadium, quando tutta la squadra è andata sotto il settore più caldo del tifo bianconero per chiedere scusa della prestazione.
Juventus, Vlahovic fa chiarezza sugli episodi
Questa mattina sono emersi nuovi dettagli a proposito della “lite” andata in scena qualche minuto più dopo il fischio finale del match terminato 2-2. Mentre la squadra stava subendo i fischi e la contestazione dei tifosi, l’attaccante serbo ha avuto un piccolo battibecco con alcuni tifosi che avrebbero intonato un coro offendente.
Tuttavia, la rabbia di Vlahovic sarebbe arrivata direttamente da un singolo tifoso colpevole di avergli rivolto minacce pesanti, scatenandone così la reazione veemente colta anche dalle telecamere.
La situazione pare adesso distesa, con la tifoseria che non ha voltato le spalle all’ex Fiorentina autore di una buona prestazione e del gol del vantaggio contro il Manchester City.
Serie A
Lecce, Tete Morente trova primo gol in Italia
Durante il match delle 12:30 tra Lecce e Monza è arrivato il primo gol italiano dell’attaccante giallorosso Tete Morente. Dopo soli 3′ ha sbloccato il risultato.
La squadra di Giampaolo conduce per 1-0 contro quella di Nesta grazie alla prima gioia dell’ex Elche che sblocca un match importantissimo in chiave salvezza.
Lecce, Tete Morente subito in gol
Dopo soli 3 minuti si fa trovare pronto sul lancio dalle retrovie di Berisha e sfrutta l’errore di Izzo per presentarsi tutto solo davanti a Turati. Non è bastato il tentativo di recupero disperato della difesa brianzola.
Arrivato in estate a parametro zero dopo l’esperienza in Spagna, l’esterno ha cominciato ad affermarsi in Serie A già dalle prime giornate di questo campionato. Il compito di sostituire Almqvist non era affatto facile ma ora col gol c’è la concreta possibilità che si sblocchi definitivamente.
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