Serie A
Juventus, Thiago Motta: “Vi dico la formazione di domani. Su Vlahovic e Miretti…”
Nella mattina odierna, il tecnico delle Juventus, Thiago Motta, ha parlato ai microfoni, nella conferenza stampa, alla vigilia della partita contro il Genoa.
Queste le parole di Thiago Motta, tecnico della Juventus, riguardo la partita che si giocherà domani, alle ore 18:00, allo stadio Luigi Ferrarsi contro il Genoa.
Le insidie di domani?
«Come sempre, partita come tutte di Serie A, troveremo una squadra forte, una buona squadra, da affrontare con responsabilità, concentrati su cosa fare in campo e portando la partita dalla nostra parte e non dalla loro».
«Abbiamo lavorato su tutto, avendo una buona settimana di lavoro, per migliorare cosa fare. I tiri da fuori sono importanti come tante altre cose, arrivare in quella zona di campo con più giocatori possibili. Possiamo migliorare su tutto, anche in fase difensiva».
Su Vlahovic?
«Dusan sta lavorando molto bene. Per l’attaccante è importante che noi iniziamo il gioco fatto bene da dietro, arrivando bene con gli uomini giusti per metterlo vicino alla porta avversaria. Ha bisogno della squadra come la squadra ha bisogno di lui. Sta facendo bene in tante altre cose. La fase offensiva come quella difensiva è compito di tutta la squadra. Dobbiamo fare meglio, lui sarà nel posto giusto al momento giusto»
Su Gatti e Conceicao?
“Gatti sta molto bene, è molto felice per la nascita della figlia. Al livello sportivo sta molto bene e gli è passato il dolore, sarà col gruppo. Conceicao ha grande voglia e tanta qualità, ha fatto due allenamenti con la squadra e quindi è convocato”.
Le parole di Thiago Motta sulla possibile formazione di domani
“Questa settimana è ancora più facile perché mi fido da quello che vedi dagli allenamenti. Ho visto tante buone cose in campo da parte di tutti, cose concrete da quelli che hanno anche partecipato meno. Questa settimana di allenamento completa mi ha dato molte informazioni. Douglas Luiz ha fatto una ottima settimana di lavoro, vedremo per domani chi inizierà e chi potrà dare un contributo durante la gara”
“Ho già scelto la formazione per domani: Perin, Rouhi, Bremer, Kalulu, Danilo, Fagioli, McKennie, Koopmeiners, Yildiz, Dusan e Nico”.
Le parole sulla partita di domani contro il Genoa
«Ho vissuto momenti belli ma anche meno belli, ma è stato un privilegio. Una squadra in cui mi sono trovato molto bene da giocatore e da allenatore, mi han dato tanto, e anche io ho dato tanto. Sono sempre contento di tornare lì»
Quanto è migliorato il Genoa?
«Si migliora sempre e sicuramente su tutto. La gestione di una squadra non è la stessa di un’altra, un giocatore rispetto ad un altro. Sono tutte cose che alla fine richiedono tanto lavoro. Poi c’è l’intuizione del momento, per chi inizia a giocare, chi subentra. La gestione di tante cose. Uno migliora su tutto se ha veramente voglia. A me piace quello che faccio. Mi piace provare qualcosa di diverso».
Sulla decisione di giocare a porte chiuse?
«È un peccato, stiamo parlando dello sport più bello del mondo. Vedere uno spettacolo, è un peccato per tutti noi. Peccato per i dirigenti, i presidenti, alla fine lo paghiamo tutti. Affronteremo un Genoa forte, mi aspetto il miglior Genoa possibile. Sono una squadra forte, dovremo essere forti a difenderci bene come squadra e nei momenti in cui abbiamo il controllo arrivare nella metà campo avversaria nel modo giusto per creare situazioni da gol».
Sui due rinnovi di Mbangula e Pinsoglio?
“I rinnovi? Samuel è un ragazzo giovane e ci sta aiutando tanto anche se deve avere la stessa voglia e stessa determinazione che ha avuto dal primo giorno. Pinsoglio? Lui è stata una sorpresa per me: da fuori non lo vedevo così. Vedo un portiere forte e un ragazzo positivo per il gruppo. Lui dà sempre il massimo negli allenamenti anche se gioca dopo. Non ho nessun dubbio che quando avremo bisogno di lui sarà pronto”.
Finisce qui la conferenza stampa di Thiago Motta.
Serie A
Fiorentina, Moise Kean sempre più trascinatore
È una Fiorentina sempre più da sogno, con un Moise Kean trascinatore, nonché protagonista di una cavalcata che riscrive la storia.
La Fiorentina non si ferma più. Il netto successo per 2-0 sul campo del Como ha confermato il momento straordinario dei viola, che si godono il secondo posto in classifica a pari merito con Inter e Atalanta. Una posizione che torna a far sognare i tifosi, ormai trascinati da una squadra che sembra non conoscere ostacoli.
Con la 7° vittoria consecutiva di oggi (come l’Atalanta) i ragazzi di Raffaele Palladino stanno riscrivendo la storia del club. Era infatti dal lontano 1960 che la Fiorentina non riusciva a infilare una striscia così lunga di successi in campionato. In quella stagione i viola arrivarono a ben 8 vittorie consecutive, concludendo al 2° posto. Non ci riuscì neanche la Fiorentina del 1968-69, che conquistò il suo secondo scudetto.
Fiorentina, Kean sempre più trascinatore
Protagonista assoluto di questo straordinario momento è Moise Kean, sempre più leader e trascinatore. Nelle ultime 7 gare, di cui una saltata per un problema fisico, l’attaccante ha collezionato 7 gol e 1 assist, risultando decisivo per il percorso dei viola. Kean è andato a segno in ognuna delle ultime 4 partite di Serie A, una striscia personale che non viveva dal marzo-aprile 2019, quando fu determinante nella Juventus di Allegri nell’anno del loro 9° scudetto consecutivo.
La Fiorentina di oggi, però, non guarda al passato, ma al futuro. Dopo l’impegno in Conference League, i viola affronteranno l’Inter al Franchi in un autentico scontro al vertice, che potrebbe dire molto sulle ambizioni di Palladino e dei suoi ragazzi. Una Fiorentina così, però, fa già sognare Firenze, dove la parola “scudetto” inizia a tornare tra le voci del tifo.
Serie A
Atalanta, Retegui sempre più inarrestabile: 12° gol in Serie A e nuovo record
L’Atalanta raggiunge l’Inter al vertice della Serie A. Nel frattempo, l’italo-argentino brilla, ma in Champions cerca ancora il primo gol.
Prosegue il momento magico dell’Atalanta, che contro il Parma ha centrato la 7° vittoria consecutiva in Serie A, riportandosi al primo posto in classifica a pari merito con l’Inter, entrambe a quota 28 punti. I nerazzurri si confermano una macchina perfetta, trascinati dall’inarrestabile Mateo Retegui, autore del gol che ha aperto le marcature al Tardini dopo appena 4 minuti di gioco.
Atalanta, i numeri di Retegui
L’attaccante italo-argentino, arrivato a Bergamo in estate, ha siglato il suo 12° gol in campionato in 13 presenze, confermandosi uno dei protagonisti assoluti di questa Serie A. La rete, arrivata su assist di Raoul Bellanova e realizzata con un colpo di testa, è il quarto di questo tipo per Retegui in stagione. Nessuno, nei cinque maggiori campionati europei, segna come lui con questo fondamentale, secondo i dati Opta. L’ultima rete di testa risaliva al 15 settembre, nella vittoria casalinga contro la Fiorentina.
Tuttavia, non è solo questione di precisione aerea. Retegui è anche l’unico giocatore nei principali tornei europei 2024/25 ad aver segnato più di 5 gol sia in casa che in trasferta, dimostrando una straordinaria capacità di essere decisivo ovunque giochi.
Nonostante la partenza esplosiva in Serie A, l’attaccante non ha ancora trovato il gol in Champions League, dove ha persino fallito un calcio di rigore nella sfida contro l’Arsenal. Martedì prossimo, però, Retegui avrà l’occasione di sbloccarsi nella trasferta contro lo Young Boys, un match cruciale per i bergamaschi per consolidare il proprio percorso europeo.
Le bombe di Vlad
Napoli – Roma: Lukaku regala la vittoria agli azzurri
La terza avventura di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma inizia con una sconfitta per 1-0 contro il Napoli. A decidere il match del Maradona è stato Romelu Lukaku, ex di turno, che ha realizzato il gol vittoria al 54’. Una rete preziosa che permette agli uomini di Antonio Conte di riprendersi la vetta della classifica, dopo una gara condotta per larghi tratti. La Roma, pur dimostrando maggiore compattezza rispetto alle ultime uscite, si conferma ancora un cantiere in costruzione.
Napoli padrone del primo tempo, Roma in difesa
Fin dai primi minuti il copione del match è chiaro: il Napoli prende il controllo del gioco, cercando di sfondare soprattutto sulle fasce. L’occasione più clamorosa arriva già al 2’, quando Di Lorenzo mette un cross perfetto per Kvaratskhelia, che di testa manda incredibilmente fuori da pochi passi. La Roma, dopo un avvio timido, riesce a riorganizzarsi difensivamente, lasciando poche occasioni agli avversari.
McTominay ci prova due volte, prima al 9’ con un tiro che sfiora il palo e poi al 24’, quando Svilar si oppone con un grande intervento. I giallorossi si affacciano in avanti con un tentativo dalla distanza di Pisilli al 23’, ma senza impensierire Meret. Sul finire del primo tempo, è ancora Kvaratskhelia a sfiorare il gol, ma un intervento provvidenziale di El Shaarawy gli nega la conclusione a botta sicura.
Ranieri rivoluziona, Lukaku colpisce
All’intervallo Ranieri prova a cambiare tutto: dentro Hummels per El Shaarawy e Baldanzi per Pellegrini, con un passaggio dal 4-4-2 a un 3-5-2 più compatto. Tuttavia, il Napoli continua a essere più incisivo e trova il gol al 54’. Di Lorenzo, in grande spolvero, approfitta di un errore difensivo di Angelino e serve un pallone perfetto per Lukaku, che non sbaglia sotto porta.
Non impeccabile nemmeno Hummels, che si fa sorprendere nella marcatura sul centravanti belga. Con il vantaggio, il Napoli guadagna fiducia, mentre la Roma tenta di reagire con maggiore convinzione.
La Roma cresce, ma non basta
Nel secondo tempo la Roma alza il baricentro, trascinata dalla vivacità di Baldanzi, subentrato con grande personalità. L’occasione più importante arriva al 66’, quando Dovbyk colpisce la traversa di testa su una punizione di Angelino, con Meret ormai battuto. Tuttavia, gli sforzi giallorossi non portano risultati concreti.
Sul finale, Antonio Conte decide di sostituire un Kvaratskhelia contrariato per la sua prestazione poco brillante, mentre Ranieri tenta il tutto per tutto con l’ingresso di Dybala, senza però riuscire a trovare il gol del pareggio.
Napoli, tre punti fondamentali; Roma in crescita
Per il Napoli, quella contro la Roma è una vittoria pesante che vale il ritorno al primo posto in classifica. La squadra di Conte ha dimostrato solidità e capacità di gestire la partita, pur non sfruttando tutte le occasioni create.
La Roma, invece, ha mostrato segnali di miglioramento sotto la guida di Ranieri, ma resta evidente la necessità di lavorare su automatismi e concretezza in attacco. La traversa colpita da Dovbyk e le buone iniziative di Baldanzi lasciano intravedere potenzialità da sviluppare nelle prossime gare.
(Foto: Depositphotos)
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