Serie A
Juventus, troppi dubbi per stare tranquilli
Una situazione complessa, un susseguirsi di emozioni contrastanti che non si vedeva da tempo in casa bianconera e a cui i tifosi non erano certo più abituati: prestazioni e risultati altalenanti che rischiano di minare ogni certezza juventina.
Aspetti poco decifrabili legati al gioco, alla squadra, agli obiettivi di mercato, che offuscano la strategia della Società anche agli occhi dei più esperti: i tifosi sperano di essere gli unici disorientati, tuttavia, giunti a metà stagione, l’impressione generale è che si navighi ancora a vista.
Una crescita programmata o si naviga a vista?
L’idea di gioco di Mister Pirlo è affascinante quanto atipica: la squadra attacca e difende con due moduli differenti, con alcuni giocatori che devono sistematicamente scalare ad ogni ribaltamento di gioco, per ricoprire posizioni diverse sul campo. Non solo: anche lo stesso modulo è ancora in via di definizione, soprattutto quello di attacco, anche se l’idea di impostare con la difesa a tre e giocare con due punte sembra ormai consolidata.
C’è poi il tema ricorrente di chi debba essere considerata la coppia titolare a centrocampo, o comunque da ritenersi più affidabile, ma l’impressione è che il problema sia più profondo e legato alla continua ricerca della duttilità dei singoli, che, da virtù, rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio: è ancora il singolo che deve adattarsi al ruolo ricoperto o è la squadra che sta adattando modulo e tattica sulle caratteristiche dei giocatori?
E’ indiscutibile che ogni squadra adatti un po’ il gioco sulla base delle potenzialità del proprio fuoriclasse, ma oggi sembra di vedere un gioco sempre diverso a seconda degli 11 che scendono in campo. Solo per fare alcuni esempi: il ruolo del centravanti cambia completamente se interpretato da Morata o da Dybala, oppure quello del trequartista a seconda che ci sia Ramsey, Kulusevsky o McKennie; anche gli atteggiamenti dei 2 centrocampisti centrali sembrano cambiare sulla base della coppia di giocatori che scende in campo.
Quello che sembra essersi perso è il concetto insomma di titolare e del suo “vice”, il quale solitamente, se non altrettanto bravo, dovrebbe almeno ricalcarne le caratteristiche di base, concetto che ritroviamo in tutte le squadre anche se più o meno accennato. Questo non deve necessariamente essere considerato un aspetto negativo, ma l’alternanza dei risultati spaventa i tifosi, che vorrebbero essere rassicurati con il classico “tutto sotto controllo”.
Dubbi anche sul mercato
A complicare ulteriormente la situazione, restano gli obiettivi di mercato accostati in questo momento alla Juventus sul fronte attacco: Quagliarella e Scamacca sono giocatori agli antipodi per caratteristiche, età, valutazione e sono strade entrambe in salita.
Intanto il Milan ufficializza Mandzukic, giocatore ancora nel cuore dei tifosi bianconeri, come dimostra la vera e propria dichiarazione d’amore della curva bianconera pubblicata oggi: vederlo con un’altra maglia sarà certo doloroso, ma se dovesse anche fare bene, allora i dubbi dei tifosi non riguarderebbero più solo il Mister e la squadra, ma l’operato della stessa dirigenza.
Serie A
Juventus, ecco Owusu: dalla convocazione al rinnovo
La Juventus scopre il talento di Augusto Owusu, che dopo la convocazione in prima squadra potrebbe anche rinnovare il contratto.
Nelle ultime settimane l’allenatore della Juventus Thiago Motta ha inserito tra i convocati diversi elementi della squadra Next Gen per sopperire ai numerosi infortuni che hanno colpito la prima squadra, attualmente priva di: Vlahovic, McKennie, Savona, Adzic, Douglas Luiz, Nico Gonzalez, Milik, Bremer e Cabal (gli ultimi due hanno terminato anzitempo la stagione dopo la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro).
Juventus, dopo la convocazione spunta l’ipotesi rinnovo per Owusu
Per la prima volta il centrocampista della Juventus Next Gen Augusto Owusu è stato convocato in prima squadra. È accaduto nell’ultima di campionato, che ha visto la Juventus pareggiare 1-1 a Lecce con i gol di Cambiaso e Rebic. Sebbene il 19enne non sia entrato il suo esordio non appare così lontano, non solo perché i bianconeri hanno molti indisponibili, ma anche perché il club sembra puntare molto su di lui.
Secondo Tuttomercatoweb questa stima nei confronti del classe 2005 potrebbe tramutarsi addirittura in un rinnovo del contratto. Sembra infatti che i dirigenti bianconeri stiano discutendo con Simone Bernardo, agente del calciatore, per prolungare il contratto in sadenza nel 2026. L’accordo potrebbe arrivare prima di Natale e legherebbe Owusu alla Vecchia Signora per ulteriori due o tre anni.
Dopo averlo convocato per la prima volta, chissà se Thiago Motta avrà intenzione di farlo esordire come già avvenuto con altri giovani della Next Gen quali Samuel Mbangula, gol e assist all’esordio nella prima di campionato contro il Como, e Nicolò Savona, a segno nella seconda giornata contro il Verona.
Serie A
Venezia, Como decisiva per il futuro di Di Francesco
La partita di domenica prossima contro il Como può essere decisiva per le sorti della panchina del Venezia di Eusebio Di Francesco.
La partita di domenica con il Como è decisiva per la permanenza sulla panchina del Venezia di Eusebio Di Francesco. In caso di esonero, si fanno i nomi di Giuseppe Iachini e Andrea Pirlo. Ma spunta pure Fabio Cannavaro.
Venezia, Di Francesco rischia con il Como, tra i sostituti spunta Cannavaro
All’ultimo posto in Serie A, con 8 punti in 14 partite, per il Venezia di Eusebio Di Francesco la partita di domenica con il Como è decisiva. In caso di sconfitta, l’esonero è automatico. Già circolano le voci dei probabili sostituti, da Giuseppe Iachini ad Andrea Pirlo, ma nelle ultime ore è spuntato il nome di Fabio Cannavaro.
La zona sicurezza dista 4 punti, visto il trend degli arancioneroverdi, con ben 4 sconfitte consecutive con Inter, Parma, Lecce e Bologna. In caso di sconfitta con il Como, la distanza potrebbe aumentare, ecco perché già si fanno nomi su chi potrebbe sostituire Di Francesco in caso di esonero.
Il nome di Fabio Cannavaro è rimbalzato nelle ultime ore, anche visto il background internazionale che il capitano del quarto titolo mondiale dell’Italia ha: non solo dal punto di vista della carriera da giocatore, ma anche d’allenatore.
Cannavaro ha allenato in Arabia Saudita e Cina, dove ha vinto uno scudetto con il Guangzhou, tra il 2015 e il 2021, mentre in Italia ha avuto la guida tecnica di Benevento e Udinese: con i campani è arrivato l’esonero ma con i bianconeri ha raggiunto un’insperata salvezza.
Quindi, tra il toto nomi che si fanno a Venezia per sostituire Di Francesco, si punta sull’ex capitano della Nazionale, nella speranza di risalire la china in classifica, anche se la cosa è molto difficile, vista la distanza che separa la zona salvezza. La partita di domenica con il Como non è solo decisiva per Di Francesco, ma anche per gli arancioneroverdi stessi.
Serie A
Atalanta, infortunio per un big: salterà il match con il Milan
Non arrivano buone notizie per l’Atalanta e Gian Piero Gasperini in vista del match di campionato contro il Milan in programma venerdì.
Tegola in casa Atalanta. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, si è fermato per infortunio Juan Cuadrado. L’esterno della Dea, nelle ultime ore, avrebbe accusato un risentimento al flessore e per questo motivo ha svolto solo le terapie del caso e non si è allenato con il resto del gruppo.
Atalanta, le condizioni di Cuadrado
Juan Cuadrado è quindi a fortissimo rischio forfait per la sfida di venerdì sera con il Milan. Valutazioni più approfondite sulle condizioni dell’esterno della Dea saranno fatte domani per capire se ci sarà contro i rossoneri e quali sono i suoi tempi di recupero anche se al momento le sensazioni non sembrano essere positive in vista del prossimo turno di Serie A.
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