Serie A
Juventus, Tudor imbattuto col Genoa: i precedenti

Ufficializzato il cambio di allenatore, la Juventus ha iniziato la preparazione al match contro il Genoa agli ordini di Tudor. Ecco i suoi precedenti.
Il croato torna in Serie A dopo la fine della sua avventura con la Lazio e affronterà per prima la squadra di Vieira (anche lui ex giocatore bianconero).
Juventus, i precedenti di Tudor contro il Genoa
Sabato all’Allianz Stadium il pubblico bianconero accoglierà il nuovo allenatore, incaricato di sostituire Thiago Motta e portare la squadra in Champions League. Il primo avversario sarà il Genoa, che Tudor ha già affrontato 4 volte da allenatore e con 3 club diversi.
Il primo incontro in assoluto è datato 30 marzo 2019 quando, alla guida dell’Udinese, il tecnico ha inflitto al Grifone un secco 2-0 grazie alle reti di Okaka e Mandragora.
Lo scontro successivo si è tenuto a Marassi e risale alla stagione 2021/2022 quando sedeva sulla panchina dell’Hellas Verona. Riuscì a strappare un 3-3 in extremis grazie a Casale nel finale, evitando così la sconfitta.

Igor Tudor manager of Marseille during the UEFA Champions League match Tottenham Hotspur vs Marseille at Tottenham Hotspur Stadium, London, United Kingdom, 7th September 2022
(Photo by Arron Gent/News Images)
Il match di ritorno di quella stessa stagione terminò invece con la vittoria per 1-o grazie alla rete di Simeone dopo 5′, che regalò ulteriori speranze al club di ambire a qualcosa in più rispetto alla salvezza.
L’ultimo duello Tudor-Genoa risale invece alla stagione scorsa quando la Lazio espugnò Marassi alla 33esima giornata grazie alla rete di Luis Alberto a metà del secondo tempo.
Insomma, i presupposti dal punto di vista delle statistiche per il match di sabato sono ottimi poi il calcio è sempre imprevedibile ma un risultato positivo all’esordio darebbe sicuramente la carica a tutto l’ambiente.
Serie A
Juventus, futuro incerto anche per Giuntoli?

Juventus, dopo il cambio in panchina che ha portato all’esonero di Motta continuano ad esserci delle valutazioni anche sulla direzione sportiva.
Non rappresenta certo una novità il fatto che, attualmente, alla Juventus regni l’incertezza più assoluta. Dopo l’esonero dell’allenatore, anche il futuro del direttore sportivo Cristiano Giuntoli è stato in discussione. La sua posizione, finora mai messa in dubbio, è ora oggetto di valutazioni interne.
Ricordiamo infatti che a Giuntoli è stata data finora carta bianca su tutto. Tuttavia, a tutto c’è un limite, specie quando i risultati non arrivano.
Juventus, la scelta di Tudor è un indizio
La scelta di Igor Tudor come nuovo tecnico, preferito a Roberto Mancini, ha evidenziato diverse correnti all’interno della dirigenza e alimentato riflessioni sull’assetto futuro del club. Tuttavia, per il momento Giuntoli resta saldo al timone e continua a lavorare su due fronti. Da un lato occorre garantire la qualificazione in Champions League per garantire delle entrate significative; dall’altre, il ds deve anche correre ai ripari e preparare un eventuale piano di ridimensionamento in caso di mancato obiettivo.
Insomma, il suo destino – come quello di molti altri giocatori – si deciderà dunque a fine stagione, quando la società tirerà le somme sui risultati per valutare le prossime strategie di mercato.
Serie A
Udinese, Lucca: “Abbiamo un gruppo forte e di personalità. Nazionale? Contento della chiamata”

Dall’avventura nell’Udinese all’esperienza con la Nazionale italiana: il centravanti Lorenzo Lucca si racconta in una lunga intervista alla Gazzetta.
Nella sorprendente Udinese che occupa la prima metà della classifica di Serie A, uno dei giocatori chiave è certamente Lorenzo Lucca. Punta centrale classe 2000, è arrivato in Friuli nell’estate del 2023 dopo l’esperienza poco felice all’Ajax. 8 gol e 4 assist nella sua prima stagione in Serie A, mentre adesso è già in doppia cifra, con ancora 9 giornate al termine del campionato.

LORENZO LUCCA E LUCIANO SPALLETTI (FOTO DI SALVATORE FORNELLI)
Il momento positivo di Lorenzo Lucca tra l’Udinese e la Nazionale
L’attaccante bianconero ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha trattato diversi temi, dai retroscena sulla sua Udinese alla chiamata del CT della Nazionale italiana Luciano Spalletti. Di seguito le sue parole.
L’esperienza in Nazionale
“Sono contento perché il CT mi ha dato spazio. E ho ritrovato tanti compagni dell’Under 21. Ma torno esattamente come sono andato, decido di proseguire il percorso con l’Udinese: mancano nove partite, bisogna dare tutto. Ho legato con Ricci, che è di Pisa dove io sono stato. Ma in generale quello della Nazionale è un gruppo unito con giovani forti. Sono fiducioso, andremo al Mondiale, non ci sono scuse“.
Su Kean
“Io e Moise siamo stati insieme al Torino da piccoli. È un grande amico. Ci conosciamo da quando eravamo bambini ed è stato bello ritrovarsi e ricordare cosa facevamo in spogliatoio. Siamo sempre rimasti in contatto. È fortissimo. Lui ha più tiro e io più colpo di testa? Abbiamo tutti e due tutto. Non gli invidio nulla“.
La chiave per restare nel gruppo
“Continuare a lavorare con serenità, stare tranquillo. E non devo mettermi pressioni addosso. Devo pensare a migliorarmi come ho fatto finora, con la fiducia dell’Udinese che due anni fa è stata la prima a credere in me dopo un’annata difficile“.
La cattiveria agonistica
“Io ne ho tanta. Se non hai fame non vai da nessuna parte. Dobbiamo cercare di andare più avanti possibile, ricordandoci che lo scorso anno abbiamo rischiato grosso salvandoci alla fine. Ma a Udine c’è un gruppo forte, con gente di personalità. Non mi pongo obiettivi, farlo può essere un limite mentale. Non parlo di obiettivi. Ragiono partita dopo partita, gol dopo gol“.
Sull’episodio con Thauvin a Lecce
“Ho portato tutti i compagni a cena. Siamo andati a 20 minuti da Udine. Ho pagato, ma non c’è più bisogno di parlarne. È stata ingigantita. Thauvin è molto forte e ci dà una grossa mano“.
Sarà possibile un’altra avventura all’estero?
“Non fa differenza. Sono cresciuto a livello fisico, tecnico e mentale. All’estero vedo più gol, la Serie A è difficile ma è una sfida che mi dà adrenalina. Sono padrone del mio destino“.
Su alcuni compagni di squadra
“Sanchez mi dà tanti consigli. Ci parlo molto anche perché conosco lo spagnolo. Solet è forte, ma con me fa fatica… Ha tanta tecnica e molta stima di se stesso. In questo lavoro la mentalità fa il 90%. Iker Bravo ha tecnica e personalità e può essere il futuro dell’Udinese”.
I prossimi impegni in campionato
“Abbiamo alcuni scontri diretti in casa, abbiamo il Bologna e la Fiorentina. E noi in casa siamo forti. Genova è un campo difficile, caldo. Non dobbiamo pensare a finire nella parte sinistra della classifica, ma a dare sempre tutto“.
Sull’Ajax
“Quelli che sento, Edson Alvarez e Conceição, non ci giocano più. Auguro ogni bene al club che non mi appartiene più. Ma il passato è passato. Non sono stato riscattato, ragiono solo sul presente“.
Serie A
Fiorentina, tutti a disposizione per l’Atalanta: Colpani unico in dubbio

Fiorentina, Palladino ritrova i Nazionali e prepara il rush finale della stagione. Si comincia dal big match di domenica pomeriggio contro i bergamaschi.
La Fiorentina è tornata al lavoro al Viola Park in vista della sfida cruciale contro l’Atalanta, in programma domenica al Franchi. Dopo tre giorni di riposo concessi da Raffaele Palladino, la squadra ha ripreso gli allenamenti con una seduta leggera, in attesa del rientro dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali.
Oggi il tecnico viola ha riabbracciato Kean, Comuzzo, Pongracic e Gudmundsson, rientrati senza problemi fisici. Un’ottima notizia per la Fiorentina, che potrà contare su tutti gli effettivi per affrontare il fitto calendario di aprile, con sei partite in 17 giorni.
Fiorentina, la situazione di Colpani
L’unico indisponibile resta Andrea Colpani, fermo dal 16 febbraio per un infortunio alla caviglia. Il centrocampista sta ancora recuperando e punta a rientrare ad aprile, ma nel frattempo è scivolato nelle gerarchie della squadra. Il suo riscatto dal Monza, fissato a circa 12 milioni di euro, appare sempre più difficile.
Con la rosa quasi al completo, Palladino può ora concentrarsi sulla preparazione della sfida con l’Atalanta, snodo chiave per le ambizioni europee della Fiorentina che attualmente è all’8° posto a quota 48 punti.

L’URLO DI RAFFAELE PALLADINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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