Serie A
Juventus-Tudor: tre strade per il prossimo futuro
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Juventus, il tecnico croato è tornato per portare stabilità, ma il suo destino dipenderà dai risultati e i piani societari. Ecco i tre scenari possibili per il futuro bianconero.
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La Juventus sa che la rotta va tracciata con prudenza. Dopo mesi turbolenti, Igor Tudor è stato chiamato per restituire equilibrio e credibilità a una stagione complicata. Ma il percorso dell’ex difensore croato in panchina è tutt’altro che semplice. All’orizzonte si delineano tre scenari distinti, ognuno con implicazioni cruciali per lui e il club.
Juventus, che futuro per Tudor?
Il primo è quello ideale per Tudor, ovvero una Juventus convincente, capace di blindare la qualificazione alla prossima Champions League e di ben figurare al Mondiale per Club. Se riuscisse a trasmettere identità, equilibrio e concretezza, valorizzando il talento a disposizione, la conferma sarebbe quasi naturale. In tal caso, il tecnico diventerebbe così il perno attorno a cui costruire il futuro bianconero nella prossima stagione.

L’URLO DI IGOR TUDOR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
C’è poi l’ipotesi in cui Tudor raggiunga gli obiettivi, ma senza restare. La società potrebbe avere già in mente un profilo più esperto o carismatico per guidare il progetto tecnico. In questo contesto, nomi come Antonio Conte, Gian Piero Gasperini, Stefano Pioli o Roberto Mancini tornano a circolare. Si può dire che, ad oggi, questa sia lo scenario più probabile.
Infine, lo scenario peggiore: la mancata qualificazione alla Champions. Un’eventualità che la Juve non può permettersi, sia dal punto di vista economico che d’immagine. In tal caso, l’esonero sarebbe inevitabile, e Tudor uscirebbe di scena senza appello. Il club, invece, si ritroverebbe costretto a ripartire da zero, affidandosi a un tecnico in grado di rilanciare immediatamente il progetto.
Serie A
Prandelli: “Alla Juventus non era solo colpa di Motta e sul futuro di Gasperini…”
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16/04/2025
L’ex tecnico della Fiorentina e della nazionale italiana Cesare Prandelli ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport
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Le parole di Prandelli

IL PALLONE DELLA SERIE 2024-2025 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex allenatore della Fiorentina e CT della nazionale italiana Cesare Prandelli ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport sul momento che sta vivendo la juventus, sul futuro di Gasperini e non solo:
SVOLTA JUVE
“Cambiando allenatore una reazione c’è sempre e cosi è stato per la Juve. Era inevitabile. Tudor finora ha messo in ordine alcune cose, ha usato il buonsenso correggendo alcune incongruenze, dalla posizione di Yildiz a quella di Nico.
Però non possiamo buttare tutto quello che ha fatto Motta: forse lui ha chiesto molto più pensiero ai giocatori che non erano sempre in grado di seguirlo, mentre Tudor li lascia più liberi e si vede”.
NON SOLO COLPA DI MOTTA
“Assolutamente. Diversi giocatori non erano pronti a recepire alcuni concetti: alla fine paga sempre l’allenatore, ma anche loro hanno responsabilità. Koopmeiners, per fare un nome, sembrava aver dimenticato gli anni all’Atalanta: uno come lui non può fare soltanto il compitino, deve prendersi responsabilità. E poi c’è un terzo soggetto. Vedevo Thiago, Giuntoli e, in mezzo, un oceano.
Serve la società. Un dirigente con il quale confrontarsi, uno che possa dire anche cose imbarazzanti, ma vere, ogni settimana. Uno che dopo una partita che non convince dica: ‘Ma perché quello sta giocando lì?’, ‘Ma sei sicuro che questa difesa vada bene?’.
Nel mio staff ho sempre voluto un critico: uno spietato nei giudizi, ma un mio uomo, altrimenti non ti accorgi di tante cose. Un direttore tecnico. Quello che servirebbe anche nel calcio giovanile. Detto ciò, la Juve ha tutto per andare in Champions”.
GASPERINI
“È imprevedibile, soltanto lui sa cosa c’è dietro le sue dichiarazioni. Dopo un papa se ne fa un altro, ma lui ha scritto la storia della la Dea con una delle squadre che hanno giocato il miglior calcio d’Europa degli ultimi anni”.
Serie A
Fiorentina, buone notizie: Gosens torna a disposizione
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48 minuti fail
16/04/2025
Arrivano buone notizie al Viola Park, dove l’esterno della Fiorentina Robin Gosens è tornato a disposizione di Palladino alla vigilia della sfida con il Celje.
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Dopo un problema al ginocchio destro rimediato nell’allenamento di rifinitura dello scorso 29 Marzo alla vigilia della sfida casalinga contro l’Atalanta di Gasperini, l’esterno tedesco torna a piena disposizione di Palladino.
Nella sfida di ritorno di Conference League, con grande probabilità non partirà titolare per questioni di precauzione, ma magari potrebbe subentrare a partita in corso per acquisire minutaggio in vista della sfida di Lunedì contro il Cagliari.

Odilon Kossounou e Stefan Posch faranno il possibile per essere disponibili nella prossima partita di Serie A dell’Atalanta, a San Siro contro il Milan.
Quella tra Milan e Atalanta è una delle sfide di cartello della prossima giornata di Serie A. Entrambe vengono da un convincente successo rispettivamente con Udinese e Bologna: il match di San Siro sarà indicativo per capire se si trattava solo di una reazione d’orgoglio, o se si può vedere la luce in fondo al tunnel dopo una serie di risultati negativi. Per i rossoneri, noni con 51 punti, è forse l’ultima chiamata per la Champions. Terza a quota 61, la Dea deve tenere a distanza le inseguitrici, su tutte la Juventus a -2.
L’Atalanta perde Kolasinac: si spera in Kossounou e Posch
La vittoria casalinga sul Bologna è stata decisiva in chiave Champions, poiché ha permesso l’allungo a +4 sui felsinei in classifica. L’unica nota stonata per l’Atalanta riguarda il grave infortunio di Sead Kolasinac, che ha rimediato una rottura del legamento crociato e starà fuori per tanto tempo. Quello del bosniaco è l’ennesimo problema fisico nella retroguardia della Dea, che negli scorsi mesi ha perso già Giorgio Scalvini, Odilon Kossounou e Stefan Posch.

SEAD KOLASINAC E MARCO CARNESECCHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Gli ultimi due sembrano prossimi al rientro, anche perché dopo lo stop di Kolasinac il tecnico Gian Piero Gasperini ha la difesa contata. Kossounou è fuori dall’11 gennaio per problemi agli adduttori, mentre Posch ha rimediato una lesione al bicipite femorale il 1° marzo. Tuttavia, in vista della trasferta contro il Milan, non è escluso che almeno uno dei due possa riassaggiare il sapore del campo.
Questo è quanto si legge su PrimaBergamo: “L’ivoriano è andato in panchina domenica (13 aprile), è fuori da metà gennaio per una lesione al tendine all’adduttore destro ma ormai va considetato recuperato al cento per cento e questi giorni di allenamento gli serviranno per migliorare ancora la sua condizione. Da braccetto di destra o di sinistra, il ragazzo ha fatto vedere che può essere molto prezioso, quindi già a Milano potrebbe toccare a lui“.
“Come Kossounou, anche Posch è ormai vicino al rientro. L’austriaco dovrebbe tornare in questi giorni a disposizione e resta da capire se sarà della partita già contro il Milan o se servirà dell’altro tempo, ma comunque si tratta di poco, prima di rivederlo a disposizione“. Intanto nella giornata di ieri si è allenato individualmente in campo.
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