Juventus, un’identità smarrita: troppi cambi e poca continuità

La Juventus ha cambiato 39 formazioni in 42 gare: tra moduli e ruoli variabili, Weston McKennie è il simbolo di un’annata altalenante.

La Juventus ha vissuto una stagione altalenante, riflesso delle scelte tattiche e dei continui cambiamenti in campo. Thiago Motta ha schierato ben 39 formazioni diverse in 42 partite, modificando non solo i moduli ma anche i ruoli dei giocatori.

Thiago Motta e le 39 formazioni in 42 partite: McKennie simbolo di un’annata incerta

Un esempio lampante è Weston McKennie

, passato dall’essere considerato in uscita a diventare un titolare inamovibile, impiegato in quasi tutte le zone del campo: difensore, mezzala, trequartista, esterno, terzino e persino centravanti. Questa versatilità, però, è stata anche simbolo di incertezza, contribuendo alla perdita di punti preziosi in una stagione in cui la Juventus non ha mai davvero brillato. Ora però la Vecchia Signorta avrà almeno l’onere di chiudere questa stagione nel migliore dei modi, centrando almeno l’ultimo obiettivo rimasto intatto, cioè qualificarsi in champions League  e ripartire forte nella prossima stagione.