Serie A
Kalinic si sveglia e la Roma va
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In una delle sole quattro partite giocate in una strana e controversa ventiseiesima giornata, le altre sei sono state rinviate, al momento al 13 maggio, dopo che per le note vicende legate all’emergenza coronavirus prima era stato deciso si giocassero a porte chiuse e poi in extremis rinviate, con annesse polemiche tra le varie società, la Roma si è imposta alla Sardegna Arena contro il Cagliari in un pirotecnico 4-3. Fonseca e i suoi ragazzi grazie a questi 3 punti si tengono in scia, a -3, dal quarto posto della favolosa Atalanta, che anche oggi ha banchettato sul campo del Lecce con un rotondissimo 7-2.
Nonostante il Cagliari sia in crisi di risultati, ormai siamo ad undici gare senza vittorie, la Roma ha dovuto prima rinocorrere e poi respingere l’assalto dei sardi anche quando la partita sembrava messa in ghiaccio. Il profumo della primavera in arrivo fa sbocciare Nikola Kalinic, alle prime reti in maglia giallorossa e chiude un periodo di digiuno che durava dal 15 dicembre 2018, in gol con l’Atletico Madrid. Scelta questa volta premiata quella di Fonseca che aveva deciso di dare un turno di riposo a Dzeko. Una Roma che ha ben giocato, che ha saputo proporre una partita d’attacco dove oltre ai quattro gol, ha colpito due traverse e ha creato numerose occasioni. L’unico difetto è stato quello di far rientrare in partita il Cagliari andando a mettere a rischio 3 punti che erano meritati.
La partita
La Roma parte forte, fortissimo: nel primo quarto d’ora i sardi sono chiusi nella propria area ed è soltanto per gli errori clamorosi di Kalinic e Mkhitaryan e le parate straoridinarie dell’ex Olsen che i giallorossi non sono già in largo vantaggio. Al 28′ alla prima azione degli isolani Joao Pedro con un controllo al limite dell’area ha messo il pallone sotto l’incrocio con un gran pallonetto in diagonale d’interno destro. Tempo di una attimo e Kalinic al 29′ e al 41′ ribalta la partita. Il secondo tempo ricomincia da come era finito il primo: Kluivert prima colpisce la traversa poi al 64′ triplica. Maran corre ai ripari inserendo il neo acquisto Pereiro e Simeone al posto di Ionita e Paloschi e l’uruguaiano al 75′ riapre la partita. I giallorossi non ci stanno e si riversano davanti ad Olsen e al 36′ Mkhitaryan li riporta sul doppio vantaggio. Finita qui? Macchè ad un paio di minuti dalla fine rigore per il Cagliari, Pau Lopez prima respinge il rigore di Joao Pedro ma sulla ribattuta non può impedire la doppietta del brasiliano, che sale a quota 16 reti, ai piedi del podio della classifica marcatori.
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Serie A
Inter, Dimarco: “Oltre a Napoli e Atalanta, anche la Juventus punta allo Scudetto…”
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Inter, Federico Dimarco: le sue parole scuotono il campionato italiano, la Juventus è pronta a competere per lo scudetto.
Federico Dimarco, in un’intervista post Napoli che ha subito fatto il giro del web, ha indicato la Juventus come una delle principali contendenti per la lotta al titolo di Serie A. Nonostante l’ottimo momento di forma di club come Napoli e Atalanta, il difensore non ha esitato a inserire anche i bianconeri tra i favoriti per la corsa scudetto. Questa dichiarazione ha acceso i riflettori sulla competizione, aumentando l’aspettativa per le prossime giornate di campionato.
Inter, l’importanza delle dichiarazioni di Dimarco
Le parole di Dimarco sono significative non solo per il tono di rispetto verso la Juventus, ma anche perché riflettono la percezione di una stagione aperta e combattuta. Il giocatore ha sottolineato come il calcio italiano sia al centro di una fase di grande equilibrio, con diverse squadre pronte a dare battaglia fino alla fine. Questo potrebbe portare a un campionato avvincente, in cui ogni partita si rivelerà decisiva.
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Fonte: l’account X di Schira
#Dimarco: “Non solo #Napoli e #Atalanta, c’è anche la #Juventus per lo Scudetto…” pic.twitter.com/qDSmKc0DBo
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 1, 2025
Serie A
Atalanta, si pensa al post-Gasperini
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L’Atalanta quasi sicuramente chiuderà l’epoca Gasperini a giugno, con il tecnico che non rinnoverà il contratto: già si pensa chi può essere il successore.
L’Atalanta a giugno quasi sicuramente si chiuderà l’epoca Gasperini, la più vincente della storia del club: l’attuale tecnico non rinnoverà il contratto, già si pensano ai possibili successori, da Sarri a Palladino ed anche De Zerbi sino addirittura a Rangnick.
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L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, si pensa già al post-Gasperini: i nomi dei possibili successori nella panchina orobica
Per l’Atalanta, comunque si concluda questa stagione, questa sarà l’ultima dell’era Gasperini la più vincente della storia del club, tanto da regalare il primo trofeo europeo della storia, L’Europa League la scorsa stagione. Un club quello orobico, sino a qualche anno fa con l’obiettivo al massimo una tranquilla salvezza, ed ora diventato un top club europeo.
Ad annunciarlo è stato direttamente l’ad del club atalantino, Luca Percassi, che ha riferito la volontà di Gasperini di non rinnovare il contratto. Già si fanno i nomi dei possibili successori nella panchina orobica, la lista è lunga, vediamo quali sono. Va da precisare che si punta ad un allenatore abbastanza affermato, visto come abbiamo detto lo status di top club che l’Atalanta ha acquisito.
Il primo nome è quello di Maurizio Sarri: dopo l’anno sabatico in seguito all’addio in maniera burrascosa alla Lazio, sarebbe desideroso di tornare in scena ed da protagonista in un club prestigioso come quello orobico. Ma ci sarebbe anche il nome di Roberto De Zerbi, che se la lasciasse dopo un solo anno il Marsiglia, approderebbe a Bergamo.
Però questo nome non piace alla tifoseria orobica, visto che è bresciano e giocato con il Brescia, gli eterni rivali degli atalantini. Altro nome sarebbe l’attuale tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino, ma si pure quello di Ivan Juric visto che il suo Southampton è un passo dalla retrocessione nella Serie B inglese.
L’ultimo nome è molto prestigioso, ovvero il CT dell’Austria Ralf Rangnick, che sarebbe visto bene dalla proprietà americana del club orobico. Vedremo da giugno chi siederà in panchina a posto di Gasperini, ma il nome sarà degno della dimensione da top club europeo che ormai ha la formazione orobica.
Serie A
Genoa-Empoli, statistiche e curiosità
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La 27° giornata della Serie A vede di fronte Genoa-Empoli, che si giocherà domani alle ore 15 allo Stadio Luigi Ferraris di Genova.
La 27° giornata della Serie A vede di fronte Genoa-Empoli: i grifoni sono al dodicesimo posto in classifica, i toscani sono terz’ultimi in graduatoria.
Genoa-Empoli, statistiche e curiosità
La 27° giornata della Serie A vede tra i confronti Genoa-Empoli, che si giocherà domani alle ore 15 a Marassi. Vediamo ora qualche curiosità e statistica inerente al match. Il Genoa è imbattuto nelle ultime 10 partite con l’Empoli in Serie A ( 5 vittorie e 5 pareggi), ultimo empolese contro i grifoni risale al 25 ottobre 2015 ( 2 a 0 al Castellani con gol di Krunic e Zielinski).
L’Empoli ha vinto solo la prima delle 7 trasferte in Serie A contro il Genoa, il 27 aprile 2008, 1 a 0 con gol di Ignazio Abate. Il Genoa ha vinto le ultime tre gare in casa senza subire reti, l’ultima volta che ha vinto 4 gare casalinghe di fila risale al febbraio-aprile 2016 con Gasperini allenatore. Se vincerà senza subire gol, sarà la terza volta dall’introduzione del girone unico nella massima serie che vincerebbe 4 gare casalinghe di fila senza subire reti (maggio-settembre 1991 e il dicembre 1939-febbraio 1940).
La ultime 11 partite il Genoa non ha mai registrato due risultati uguali di fila (4 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte). L’Empoli ha perso le ultime 4 partite di fila non subisce così tante sconfitte di fila in Serie A dal 2023 ( 6 sconfitte di fila in quel caso). Sfida tra la squadra che ha segnato meno reti nel primo tempo (Genoa, 5) e quella che ha realizzato meno gol nel secondo tempo (Empoli, 7) in questa stagione di Serie A.
Nelle ultime quattro stagioni di Serie A (dal 2021/22) Andrea Pinamonti ha segnato 37 gol (inclusi 13 con la maglia dell’Empoli nel 2021/22 sua miglior stagione a livello realizzativo nel torneo), solo Ciro Immobile (46) conta più marcature tra i giocatori italiani. Sebastiano Esposito ha realizzato sette gol in trasferta in questo campionato, solo un giocatore ha segnato più reti fuori casa in una singola stagione di Serie A nella storia dell’Empoli: Francesco Tavano nel 2005/06 (8 gol).
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