Serie A
Kean “più forte di Vlahovic”: rimpianto per la Juventus?
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Kean continua a segnare e trascina la Fiorentina. Viola davanti alla Juventus, che ha solo Vlahovic: per i bianconeri è un rimpianto?
8 gol e 1 assist a testa. I numeri di Dusan Vlahovic e Moise Kean sono sovrapponibili, ma il primo si accende a tratti mentre il secondo sta trascinando la Fiorentina (che attualmente è sopra la Juventus) in classifica.
Kean, non solo un vice-Vlahovic: che rimpianto per la Juve!
Non si tratta di una provocazione, ma di una confessione che Massimo Orlando (ex-calciatore gigliato) si è lasciato scappare ai microfoni di Toscana Tv. Massimiliano Allegri ipse dixit, una frase risalente a quando il tecnico labronico e l’attaccante della Nazionale Italiana erano entrambi tesserati della Juventus.
“Kean è più forte di Vlahovic” disse Max, e lo confermò preferendolo spesso al serbo quando allenava entrambi sotto la Mole. L’attuale centravanti viola non era probabilmente compatibile con il gioco di Thiago Motta, dato che (come certificato da questo primo trimestre a Firenze) si esalta quando può esprimere la sua verticalità.
Le stesse difficoltà che sta trovando Vlahovic nel soddisfare i dettami del tecnico italiano-brasiliano. Costretto a giocare sempre, senza mai poter riposare o recuperare la miglior condizione fisica, anche per l’assenza di un “nove” di scorta. Un rincalzo di lusso che l’anno scorso era rappresentato proprio da Kean, ma che Giuntoli & Co. hanno immolato sull’altare della rivoluzione tecnica: figlia della volontà di recidere i legami con il passato.
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DUSAN VLAHOVIC PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Ultim’ora Fiorentina, paura per Kean: colpo al volto ed esce in barella
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Fiorentina, l’attaccante viola è stato costretto a lasciare il campo dopo un duro scontro di gioco. Ecco qual è stata la dinamica di gioco.
Finisce prima del tempo la partita di Moise Kean contro l’Hellas Verona. Il centravanti della Fiorentina ha subito un violento colpo al volto, precisamente tra lo zigomo e l’arcata sopraccigliare sinistra. Dopo un iniziale tentativo di proseguire la gara, Kean ha avvertito un peggioramento ed è crollato a terra.
Lo staff medico è intervenuto prontamente, immobilizzandolo con un collare prima di trasportarlo fuori dal campo in barella. L’apprensione per le sue condizioni è alta, e nelle prossime ore si attendono aggiornamenti sulla sua situazione.
Serie A
Inter, Taremi poco concreto: aspettative alte o acquisto sbagliato?
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Dopo più di 6 mesi che veste la maglia dell’Inter è arrivato il momento di fare un primo bilancio sulla stagione di Taremi: acquisto sbagliato della dirigenza?
Quando nel mese di luglio l’Inter ha ufficializzato l’acquisto fatto tempo prima a parametro zero di Mehdi Taremi, sembrava si trattasse del colpo dell’estate.
Un attaccante dotato di fisicità, di una buona tecnica, del fiuto del gol e di tanta esperienza anche in ambito europeo, che avrebbe completato il pacchetto offensivo della rosa nerazzurra e a detta di tanti avrebbe anche insidiato il posto a Marcus Thuram.
Ad oggi ripensare a queste considerazioni fatte tempo fa, viene quasi da sorridere, visto che l’iraniano fin qui ha messo a segno 3 gol in 30 partite tra tutte le competizioni, di cui 2 su rigore, ed ha sfornato delle prestazioni di gran lunga al di sotto delle aspettative iniziali.
Inter: il duro impatto di Taremi con il calcio italiano
L’inserimento in rosa di Taremi si pensava potesse aggiungere gol ed esperienza ad un reparto che vede due titolari di altissimo livello come Lautaro Martinez e Thuram. Con la maglia del Porto ha segnato 64 reti in 122 partite, con una media di poco più di 1 gol ogni 2 partite.
Sembra quasi assurdo che con la maglia dell’Inter non riesca proprio a vedere la porta ed il suo fiuto del gol è del tutto da ritrovare. Nelle gerarchie di Inzaghi scivola spesso alle spalle di Arnautovic e Correa, come nel caso dell’ultima sfida contro il Genoa.
L’iraniano ha avuto tante occasioni per mettere in mostra le sue qualità, ma fin qui ha fatto vedere solamente delle buone capacità nel venire a legare il gioco spalle alla porta e poco altro.
C’è ancora tempo per guadagnarsi la fiducia, ma bisogna fare in fretta
Le partite che attendono l’Inter da qui fino alla fine della stagione sono ancora tante e sempre più importanti. Questo vuol dire che Inzaghi ha bisogno di tutti i componenti della sua rosa per raggiungere gli obiettivi sperati e Taremi avrà a disposizione ancora tante chance per fare bene.
L’ex Porto deve anche essere in grado di guadagnarsi un posto nella rosa del prossimo anno se vuole continuare a vestire i colori nerazzurri e per farlo deve cominciare a sbloccarsi sotto porta e fare gol importanti ai fini della stagione dell’Inter.
Serie A
Venezia, buon punto contro la Lazio: ma occhio ai prossimi impegni
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Il Venezia ferma la Lazio sullo 0-0 in uno degli anticipi del sabato, ma il calendario non sorride ai lagunari: li attendono molte sfide difficili sulla carta.
La Lazio interrompe la striscia di 4 vittorie consecutive fuori dall’Olimpico in Serie A: al Pierluigi Penzo il Venezia ferma la squadra di Baroni sullo 0-0. Nonostante il punteggio, non sono mancate le grandi occasioni. Nel primo tempo Dia si divora un gol a tu per tu con Radu, ma le chance più ghiotte ce le hanno i lagunari nella ripresa: su tutte un prodigioso intervento di Mandas su un gran tiro di Oristanio.
Venezia, prossimi impegni complicati: il pari con la Lazio potrebbe non bastare
Preso singolarmente, il pareggio conquistato contro un’ottima squadra come la Lazio dovrebbe essere un grande risultato per il Venezia. Tuttavia, per vari motivi, l’allenatore Eusebio Di Francesco non può dirsi molto soddisfatto. Intanto, come già avvenuto tante volte in questa stagione, la sua squadra avrebbe meritato qualcosa in più: a causa delle numerose occasioni sprecate nella ripresa, non sono arrivati i 3 punti.
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GAETANO ORISTANIO AL TIRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Altro fattore che non gioca a favore dei lagunari è la vittoria del Parma per 2-0 nel derby emiliano con il Bologna. Questo risultato fa sì che i ducali salgano a 23 punti: per i veneti, la zona salvezza dista ora 6 lunghezze. La speranza per gli arancioneroverdi è che ora le altre squadre in lotta per non retrocedere, su tutte Hellas Verona ed Empoli, non portino a casa punti preziosi in questa giornata.
Ultimo elemento, ma non per importanza, è il calendario. Le prossime due partite saranno in trasferta contro Atalanta e Como. Successivamente ci saranno le due sfide casalinghe con Napoli e Bologna. Il Venezia ha dimostrato di potersela giocare con tutte, big comprese: si pensi che delle 15 sconfitte in campionato, 10 sono arrivate con un solo gol di scarto. Non c’è dubbio però che i prossimi impegni saranno molto difficili, almeno sulla carta.
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