Serie A
La Fiorentina passa all’Olimpico, Lazio battuta
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La Fiorentina vince lo scontro diretto con la Lazio, decisive le reti di Adli e Beltràn, inutile il gol nel finale di Marusic
Nel posticipo domenicale della ventiduesima giornata andava in scena nella Capitale lo scontro diretto per l’Europa tra due delle formazioni che in questo campionato hanno meglio figurato. Fiorentina che non centrava la vittoria da oltre un mese e che era reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque. Lazio uscita rinvigorita dalla vittoria in Europa contro la Real Sociedad e che nell’ultima di campionato aveva calato il tris contro il Verona. La posta in palio era notevole dato che entrambe le squadre gravitano nelle zone più nobili della classifica, con i biancocelesti al quarto posto ed i viola al settimo.
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IL GOL DI LUCAS BELTRAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’uno-due Viola ammazza la partita, poi la reazione laziale
La Viola ha da subito punito con un uno-due i padroni di casa: prima con Adli, che ha sfruttato un’ingenuità in uscita di Marusic e ha spinto in porta il cross dalla sinistra di Gosens; poi con Beltràn che ha sfruttato al meglio il cross proveniente dalla destra ad opera di Dodò dopo una bella combinazione con Folorunsho. La Lazio ha stentato nella prima ripresa a costruire una reazione ed ha rischiato anche di subire il tris, dopo la penellata di Dodò, la sponda di Kean e la rovesciata di Gudmunsson che ha centrato il palo alla sinistra di Provedel.
Nella ripresa la Lazio era chiamata necessariamente a reagire e a far vedere qualcosa di diverso rispetto alla prima frazione. A farla da padrone è stato pero il nervosismo con Adli espulso in seguito ad un doppio giallo ricevuto per doppio comportamento antisportivo durante il cambio. Ad esser allontanati anche i due allenatori per doppia ammonizione parecchio nervosi per via della direzione di gara arbitrale: Palladino che recriminava per un ritardo nella sostituzione di Adli e Baroni in seguito ad una segnalazione arbitrale su un calcio d’angolo concesso alla Lazio. La reazione biancoceleste è arrivata, ma tardiva nel recupero, con Marusic che ha spinto in porta la sponda di Hysaj dopo il cross di Castellanos. L’occasione del clamoroso pareggio l’ha avuta poi Pedro a tempo scaduto, calciando col mancino dal limite che è andato ad infrangersi sul palo interno.
La Fiorentina ha così conquistato tre punti decisivi in ottica Europa, portandosi a tre punti dai biancocelesti con una sfida ancora da recuperare contro l’Inter.
Serie A
Inter, con Correa un amore mai sbocciato: cosa non ha funzionato?
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Joaquin Correa rimane a disposizione dell’Inter, ma intanto ha già iniziato a fare le valigie: a giugno scadrà il contratto del talento argentino.
Quando l’Inter acquistò Joaquin Correa dalla Lazio nell’estate del 2021, molti tifosi avevano ancora negli occhi le sue giocate straordinarie in maglia biancoceleste. Tecnica, velocità, capacità di saltare l’uomo e di segnare gol pesanti: il Tucu sembrava l’alternativa perfetta a Lautaro Martinez.
L’illusione si rafforzò con il suo esordio, quando con una splendida doppietta da subentrato contro il Verona fece sognare il popolo nerazzurro. C’era chi non vedeva l’ora di rivederlo in campo, chi si era già innamorato del suo talento e chi pensava che l’Inter avesse finalmente trovato il tassello giusto per arricchire l’attacco. Certe volte, però, bisogna fare i conti con la realtà.
Inter, Correa tra concorrenza e discontinuità
Dal suo arrivo a Milano, Correa non è mai riuscito davvero a lasciare il segno. Certo, la concorrenza non era delle più semplici: negli anni ha dovuto competere con attaccanti del calibro di Lukaku, Dzeko e Marcus Thuram. Tuttavia, a pesare sul suo rendimento è stata soprattutto la discontinuità, un limite che lo ha accompagnato per tutta la carriera. Spesso è riuscito a dare lampi di classe e giocate da fuoriclasse, ma senza mai mantenere un livello costante di prestazioni.
![Inter](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/11/Correa.jpg)
JOAQUIN CORREA A TERRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un calvario senza fine
A rendere ancora più difficile il suo percorso in nerazzurro è stato il lunghissimo elenco di infortuni. Dalla caviglia al polpaccio, dalla coscia al tendine, dal ginocchio all’anca: Correa ha avuto problemi praticamente in ogni parte del corpo.
In totale, ha saltato oltre 40 partite per noie fisiche, praticamente più di un intero campionato. Più volte ha dato l’illusione di poter tornare ai livelli visti alla Lazio, ma ogni volta che sembrava vicino a una rinascita, un nuovo infortunio lo fermava.
Inter, l’ultimo squillo di Correa e l’addio a fine anno
Dopo il prestito poco esaltante al Marsiglia, Correa è rientrato in rosa come quinta punta, dietro anche ad Arnautovic e Taremi. A fine novembre, però, nella sfida contro il Verona, aveva dato segnali incoraggianti con un gol e due assist, facendo sperare Inzaghi di poterlo recuperare come arma in più.
Ma da quel momento in poi, solo pochi minuti contro il Parma prima dell’ennesimo infortunio, stavolta al polpaccio.
Con il contratto in scadenza a giugno, il suo addio all’Inter è praticamente certo. Un matrimonio sfortunato, in cui il talento dell’argentino non ha mai avuto modo di sbocciare davvero. Le valigie sono già pronte, ma rimane viva la speranza che il futuro possa regalarci ancora sprazzi del suo talento inabissato.
Serie A
Lazio, Fabiani: “Mi criticano per Casadei, ma non accetto imposizioni su altri giocatori”
![Fabiani, Lazio](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/07/Fabiani-Lazio.jpg)
Il Direttore Sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, rompe il silenzio su Casadei e Sylla, chiarendo la sua posizione nelle trattative.
In una recente intervista, il Direttore Sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha espresso il suo punto di vista riguardo alle critiche ricevute per la gestione di determinati giocatori, in particolare Casadei e Sylla. Fabiani ha sottolineato la sua contrarietà ai “matrimoni allargati” nel calciomercato, affermando di non accettare imposizioni su giocatori che non rientrano nei suoi piani.
Lazio, la filosofia di Fabiani nel calciomercato
Fabiani ha ribadito che, se un giocatore come Sylla lo interessa, preferisce trattarlo separatamente, senza pressioni esterne. Questa dichiarazione mette in luce la sua volontà di mantenere autonomia nelle decisioni di mercato, nonostante a volte venga percepito come una persona burbera. Tuttavia, ha anche aggiunto di avere un buon senso dell’humor e della battuta, caratteristiche che lo aiutano a gestire le relazioni nel mondo del calcio.
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Fonte: l’account X di Schira
Ds #Lazio (Angelo #Fabiani): “Mi si rimprovera #Casadei, ma non sono per i matrimoni allargati. Non accetto mi si imponga anche un altro giocatore. Parlo di #Sylla: se mi interessa lo tratto a parte. A volte mi prendono per burbero, ma ho anche senso dell’humor e della battuta”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) February 5, 2025
Serie A
Lazio, Fabiani sull’esclusione di Pellegrini: “Decisione dell’allenatore”
![Lazio](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/Pellegrini-Luca.jpg)
Lazio, Fabiani commenta l’esclusione di Pellegrini dalla lista: “La decisione spetta all’allenatore, noi come società avalliamo le sue scelte”.
Fabiani ha chiarito la posizione della società riguardo alla recente esclusione di Pellegrini dalla lista dei convocati. Secondo quanto riportato, la decisione è stata presa dall’allenatore, con l’organizzazione pronta a sostenere le sue scelte. Fabiani ha dichiarato: “I consigli del diavolo se li mangia la volpe e io non sono il diavolo. La valutazione e l’inserimento in lista è di pertinenza dell’allenatore.” Questo sottolinea come la fiducia nel coach sia totale, con la società che offre il suo pieno supporto.
Lazio, Basic è al centro del progetto
La scelta di preferire Basic a Pellegrini è stata giustificata con una maggiore funzionalità al progetto attuale del team. Fabiani ha sottolineato che Basic si rivela più adatto alle esigenze tattiche e strategiche della squadra. Tale decisione evidenzia un chiaro orientamento verso il futuro e la costruzione di una rosa competitiva e in linea con le aspettative del club e del suo allenatore.
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Fonte: l’account X di Schira
#Fabiani su #Pellegrini fuori lista: “I consigli del diavolo se li mangia la volpe e io non sono il diavolo. La valutazione e l’inserimento in lista è di pertinenza dell’allenatore. Noi come società dobbiamo avallare quello che dice il mister. #Basic più funzionale al progetto” https://t.co/BrOm8vURnJ
— Nicolò Schira (@NicoSchira) February 5, 2025
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