Serie A
La Fiorentina prepara un colpo a parametro zero

Nicola Zalewski, nonostante il corteggiamento del Galatasaray, ha deciso di rimanere a Roma. Il polacco è a 1 anno dalla scadenza e la Fiorentina ci pensa.
Nicola Zalewski, dopo una tarantella di mercato durata quasi 2 settimane, ha deciso di non accettare nessuna delle offerte del Galatasaray. Per scelta personale ha preferito rimanere alla Roma, società nella quale è cresciuto: facendo tutto il settore giovanile. Ad oggi, però, si trova ad un anno dalla scadenza del suo contratto ed il suo entourage non si è ancora seduto al tavolo con la società giallorossa per parlare di un eventuale rinnovo.
Il DS della Fiorentina Daniele Pradè, nel frattempo, osserva da lontano la situazione e pensa ad un possibile rinforzo a parametro zero per la stagione successiva.
Zalewski tornerebbe utile alla Fiorentina?
Come abbiamo visto nelle passate stagioni con il Monza e in queste prime 4 uscite di campionato, l’assetto in pianta stabile di Palladino è il 3-4-2-1. Zalewski nasce nella primavera della Roma come ala d’attacco, con grande capacità nell’uno contro uno.
Da quando ha esordito in Serie A sotto la gestione di José Mourinho, però, ha giocato la maggior parte dei suoi minuti come esterno a tutta fascia, adattandosi alle esigenze della squadra.
Dunque, in un’ipotetica Fiorentina del futuro, lo potremmo vedere impiegato sia largo nei 4 di centrocampo che sotto la prima punta. A prescindere dal ruolo nella quale viene schierato, il giovane polacco possiede delle caratteristiche decisamente più offensive che difensive.
Le qualità di Zalewski
L’esterno classe 2002 ha già collezionato 72 presenze con la Roma, segnando 2 gol e ben 23 presenze con la nazionale maggiore della Polonia. Nel campionato italiano ancora non è riuscito a lasciare il segno, vista la sua giovane età e la difficoltà di adattarsi in fretta in una piazza come Roma. Un ambiente leggermente meno ambizioso come Firenze per lui potrebbe essere una grande occasione per mettersi in mostra e completarsi come giocatore.
Il mercato di Pradè
Zalewski sarebbe l’ennesimo colpo interessante da quando Pradè è diventato il DS della squadra viola. In questa sessione di mercato la Fiorentina è stata una delle società più attive, cercando di dare in mano a Palladino una squadra il più competitiva possibile: con la volontà di tenere alte le ambizioni della Fiorentina.
Tra i nuovi acquisti spiccano su tutti David De Gea, che conta più di 400 presenze con la maglia dello United, il talentoso Albert Gudmundsson e il bomber Kean: che ha già segnato 2 gol in 4 partite in campionato.

NICOLA ZALEWSKI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Atalanta doppia faccia: domina in trasferta, fragile in casa

L’Atalanta è attesa domenica sera da un impegno fondamentale in ottica scudetto dovendo affrontare una Juventus molto agguerrita. Ecco però i due volti della Dea.
L’Atalanta di Gasperini finora si è confermata come una delle squadre più spettacolari e imprevedibili della Serie A, ma il suo rendimento altalenante tra casa e trasferta sta diventando un caso. Se lontano da Bergamo la Dea viaggia a ritmi da scudetto, raccogliendo in media 2,14 punti a partita (la miglior performance esterna del campionato), al Gewiss Stadium il passo è ben diverso: nelle ultime cinque gare interne, i nerazzurri hanno raccolto solo 4 pareggi e 1 sconfitta, lasciando punti pesanti contro squadre di bassa classifica come Torino, Cagliari e Venezia.
Sfida decisiva contro la Juventus
Domenica sera, l’Atalanta sarà ospite della Juventus in un match cruciale per la corsa alla Champions League. I bergamaschi occupano il terzo posto con 55 punti, ma i bianconeri, a quota 52, vogliono sfruttare il trend altalenante degli avversari per agganciare la zona podio. Thiago Motta potrebbe prendere spunto dalla strategia vincente adottata in Champions League contro il Manchester City: una difesa compatta, grande pazienza e cinismo sotto porta potrebbero essere le chiavi per frenare un’Atalanta devastante negli spazi aperti.
Atalanta, i numeri impressionanti in trasferta
Nel 2025, i nerazzurri hanno dimostrato la loro potenza offensiva lontano da casa, segnando 5 reti a Verona, 5 a Empoli e 2 a Como, vincendo sempre con autorevolezza. Se la squadra di Gasperini non avesse perso punti preziosi in casa contro avversari alla portata, la classifica sarebbe ancora più brillante.

Ademola Lookman (foto KEYPRESS)
All’andata, la sfida tra Atalanta e Juventus terminò 1-1, con i bianconeri più pericolosi in attacco e forse meritevoli di qualcosa in più. Ora però la squadra di Thiago Motta sembra più solida e mentalmente rinvigorita e una vittoria allo Stadium potrebbe rilanciarla definitivamente nella lotta per i primi posti.
Serie A
Kolo Muani, il centravanti completo: più decisivo di Vlahovic anche nel lavoro per la squadra

Kolo Muani non segna dal 7 febbraio. Tuttavia, per l’attaccante francese si prospetta comunque un posto da titolare nella prossima sfida contro l’Atalanta.
Vediamo insieme le ragioni di questa scelta. L’attaccante francese, arrivato alla Juventus nel mercato di gennaio, era partito a razzo con 5 reti in 3 partite Era difficile pensare che potesse mantenere quei ritmi, ma nonostante il calo, Thiago Motta continua a puntare su di lui al posto di Dusan Vlahovic. E lo fa per dei motivi ben precisi.
Kolo Muani-Vlahovic, ecco le differenze

L’ESULTANZA DI KOLO MUANI E KHEPHREN THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Kolo Muani e Dusan Vlahovic si distinguono per il loro approccio al gioco. Muani è più preciso sotto porta, con una percentuale di tiri in porta del 67% e una conversione del 41,67%, mentre Vlahovic ha rispettivamente il 37% e il 14,75%. Nonostante il numero inferiore di partite giocate, Muani ha superato Vlahovic nei dribbling riusciti.
Tuttavia, l’aspetto più rilevante per Thiago Motta è il contributo alla squadra: Muani è più coinvolto nel gioco, lavorando sia in fase offensiva che difensiva. Le sue heatmap mostrano un movimento continuo dal centrocampo all’attacco, mentre Vlahovic si concentra principalmente sulla trequarti destra.
In termini statistici, Muani ha creato quasi lo stesso numero di occasioni (9 contro 11), ha vinto il doppio dei contrasti e ha recuperato lo stesso numero di palloni. Questo lo rende un attaccante più funzionale al gioco di squadra rispetto a Vlahovic. Inoltre, la situazione contrattuale di Vlahovic suggerisce un possibile addio, mentre la Juve guarda al futuro con Muani, puntando su di lui come elemento chiave per la squadra.
Serie A
Venezia, servono punti, ma prima le reti: dati preoccupanti

Venezia: la squadra di mister Di Francesco si avvicina alla sfida contro il Como, in programma sabato pomeriggio, con la speranza di racimolare punti pesanti in ottica salvezza.
Attualmente al penultimo posto, i lagunari devono invertire rotta quanto prima per provare a raggiungere la salvezza. Ogni turno che passa, però, l’obiettivo si fa sempre più lontano, anche perché vi è, nella squadra, un problema non indifferente.
Per portare a casa qualcosa di più di un misero punto (cosa nemmeno sempre certa) servirebbe tornare a segnare. Difatti, il gol manca dal 1° febbraio, quando Gytkjaer trovò la rete del momentaneo pareggio contro l’Udinese.
Diversi fattori, sicuramente, influenzano tale aridità offensiva. Su tutte, la cessione di un riferimento quale era Joel Pohjanpalo. Il finlandese, capitano e guida carismatica della squadra, non è stato praticamente sostituito sul mercato.
L’innesto di Fila, infatti, non rappresenta di sicuro, fino ad adesso, la giusta pezza per provare a rammendare lo strappato tessuto che rappresenta attualmente il Venezia.

Joel Pohjanpalo ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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