Serie A
La Lazio celebra Lotito: 19 anni da presidente
Alla Lazio è un giorno importante: diciannove anni fa, il 19 luglio del 2004, Claudio Lotito comprava il club biancoceleste diventandone il presidente.
Sono passati già 19 anni. Il 19 luglio del 2004, infatti, Claudio Lotito acquisì il 26,969% delle azioni della società biancoceleste attraverso la sua holding Lazio Events S.r.l. e sborsando circa 18 milioni di euro.
All’indomani del suo arrivo alla Lazio, si trovò subito ad affrontare una difficile situazione economica e sfruttò la legge Decreto Salvacalcio per rateizzare il debito della Lazio con l’Agenzia delle Entrate su un periodo di 23 anni.
Il neo presidente commentò così la situazione che trovò al suo arrivo: “Ho preso questa squadra al suo funerale e l’ho portata in condizione di coma irreversibile. Spero presto di renderlo reversibile“. E’ il caso di dire che è riuscito nel suo intento.
Durante la sua presidenza, i biancocelesti hanno ottenuto successi significativi: tra questi, tre Coppe Italia, tre Supercoppe italiane, un Campionato Primavera e diverse vittorie nelle competizioni giovanili.
Nel 2022, Claudio Lotito è diventato il presidente più longevo nella storia del club biancoceleste, superando il record detenuto da Fortunato Ballerini.
Serie A
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Serie A
Juventus – Napoli: le probabili formazioni e dove vederla
E’ tutto pronto per il primo big match della stagione tra Juventus – Napoli. La sfida delle 18 promette di essere uno dei momenti clou della Serie A.
Testa alla classifica: Questa partita sarà fondamentale per le ambizioni di entrambe le squadre, non solo in termini di punti, ma anche per l’impatto psicologico che una vittoria potrebbe avere.
Indice
Qui Juventus
I bianconeri stanno cercando di tornare in piena forma dopo un avvio misto di stagione. Con 8 punti in classifica, la Juventus ha vissuto alti e bassi nelle ultime settimane, pareggiando contro la Roma e l’Empoli, ma è riuscita a ritrovare il ritmo vincendo contro il PSV in Europa. Questo successo potrebbe essere stato cruciale per il morale della squadra, che ora sembra più pronta a sfidare il Napoli.
Qui Napoli
Sospeso tra passato e futuro, Conte si prepara a fare ritorno all’Allianz Stadium. Gli azzurri, dal canto loro, hanno iniziato la stagione in modo incerto, ma hanno trovato continuità con tre vittorie consecutive. L’ultima, contro il Cagliari, è stata più complicata di quanto il risultato lasci intendere, ma i partenopei hanno dimostrato solidità e capacità di resistere sotto pressione. Il Napoli arriva dunque a Torino con la fiducia alta e con l’obiettivo di continuare la propria striscia positiva.
Le probabili formazioni
Juventus (4-2-3-1) Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Danilo, Cambiaso; Locatelli, K.Thuram; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic.
Napoli (3-4-2-1) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Olivera; Politano, Kvaratskhelia; Lukaku
Dove guardare il match in TV
Il match si sabato 21, delle 18:00 sarà trasmesso su DAZN.
Serie A
Torino, Vanoli ci crede: “Sogno qualcosa d’importante”
Stasera il Torino di Vanoli sarà protagonista al Bentegodi per il quinto turno di campionatoad attenderlo l‘Hellas Verona.
Il pari interno contro il Lecce domenica scorsa con i giallorossi salentini che hanno messo più volte in difficoltà i granata, esaltati dalle parate di Milinkovic-Savic, non ha scalfito la fiducia di Vanoli per la stagione appena iniziata, dove i suoi ragazzi sono partiti con il piede sull’acceleratore.
Queste le parole del tecnico alla vigilia, che seppur non esplicitandolo, il sogno di riportare il Toro in Europa ce l’ha: «Da quando sono arrivato al Torino, io sogno qualcosa di importante.
Lavoro per questo, ma dalle chiacchiere bisogna passare al campo: non mi sono illuso dopo le belle partite con Milan e Atalanta, non mi sono abbattuto dopo il Lecce. Tutto fa parte del nostro processo di crescita. Oggi non sono né ottimista né pessimista: il mio obiettivo è far crescere la squadra. Noi dobbiamo lavorare e guardare partita per partita»
Vanoli spiega anche come il Veronasia un test complicato e il pensiero di essere la capolista almeno per una notte in caso di vittoria c’è eccome: «Tutti i miei giocatori ci pensano, però alle volte non vorrei che pensare a questo finisca per distrarci dal percorso. Anche con il Lecce è successo: per la voglia di dimostrare di poter stare lì, si finisce per giocare male. Allora, no: vincere e giocare male è fine a stesso, perché quando poi perderai non troverai le basi per poter reagire».
Le dichiarazioni sono state raccolte dalla Gazzetta dello Sport.
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