Serie A
La Lazio non vince più e Milinkovic-Savic finisce nel mirino dei tifosi
Gli amori a volte ritornano, ma è più facile che a volte finiscano. Del tutto. La serata di ieri sera può aver visto la fine dell’idillio tra i tifosi laziali e Sergej Milinkovic-Savic. Il giocatore serbo, valutato 150 milioni da Lotito, ma probabilmente il presidente dovrà ammorbidire le proprie richieste future, già da tempo è finito nel mirino della critica da parte dei tifosi, specialmente via social, per il rendimento nettamente inferiore rispetto alle stagioni precedenti.
Un calo fisico? Un problema psicologico? Delusione per non essere passato ad altro club? Sono tutte questioni che Milinkovic-Savic dovrà dare risposte presto, specialmente in campo. Ieri, al termine di un altra prestazione non all’altezza, è stato messo nel mirino della tifoseria come capro espiatorio e fuori dallo stadio alcuni tifosi hanno vergato uno striscione di stampo razziale.
Tutta la squadra è contestata
La partita di ieri con cui la Lazio ha portato a casa l’ennesimo pareggio è l’apice del momento negativo: essere raggiunti al 99′ dalla genialata di Saponara, dopo che i ragazzi di Inzaghi erano passati in vantaggio su un rigore al 96′ concesso dopo molti dubbi della stessa VAR, ha fatto scoppiare la protesta dei tifosi laziali. Pure Luis Felipe è finito nel mirino della critica, definito insieme a MIlinkovic-Savic finti talenti con degli striscioni.
La Curva Nord al fischio finale ha respinto tutta la squadra e il tecnico Simone Inzaghi pronti come sempre a salutare il pubblico di casa prima di rientrare negli spogliatoi. L’atteggiamento del primo tempo non è piaciuto, tanto meno il pareggio subìto nel finale, in vantaggio di un uomo, indice di poca attenzione. Poi il malcontento è aumentato ancor di più tra la tifoseria, una volta saputo che alcuni giocatori avrebbero risposto stizziti alla contestazione della curva.
Le dichiarazioni di Parolo
Parolo è tornato sulle parole dette in settimana, garantendo sulla qualità e unità del gruppo. Sul pareggio ammette un errore personale, perché doveva essere al limite dell’area per essere il primo difensore in casa di respinta. Nel secondo tempo c’è stato un dominio totale e 21 occasioni da rete. In questo momento tutto gira storto. L’obiettivo della Lazio è stare tra le prime quattro e lotteremo fino all’ultimo, ha garantito Parolo, che poi ha ringraziato il pubblico per come ha sostenuto la squadra e capisce il malumore per il momento no.
Serie A
Atalanta-Torino, le formazioni ufficiali
Atalanta-Torino, match valido per la 23esima giornata di Serie A, mette di fronte gli orobici (padroni di casa) e i granata.
Un girone fa, di questi tempi, il Torino sembrava avviata verso una stagione risolutoria, nonostante la contestazione e il deprimente mercato estivo. L’Atalanta, invece, ebbra dopo la finale di Dublino, si era risvegliata dal torpore tutto assieme. La sconfitta (netta) in Supercoppa Europea contro il Real Madrid; l’addio controverso Koopmeiners e il caso-Lookman; un addio di campionato abbastanza deludente.
Un girone dopo, è cambiato tutto. La Dea, che dopo la mesta figura con il primo Real di Mbappé sembrava non aver ancora trovato una sua dimensione internazionale, ha concluso fra le fanfare una meritoria League Phase in Champions League. Sebbene a -7 dalla capolista, battendo oggi un Toro orgoglioso e appena uscito dalla “crisi”, la squadra di Gasperini potrebbe ancora sperare di mettere pressione a Inter e Napoli.
Atalanta-Torino, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali.
Serie A
Monza, tegola Turati: fastidio muscolare per il portiere
Il portiere del Monza, Stefano Turati, ha chiesto il cambio al minuto 67 della sfida contro l’Hellas Verona per un fastidio muscolare.
Al minuto 67 di Monza–Hellas Verona, il portiere biancorosso Stefano Turati ha chiesto il cambio per un fastidio muscolare. Già da qualche minuto aveva richiamato l’attenzione della panchina brianzola, ma giunto alla prima metà del secondo tempo, ha alzato bandiera bianca.
Monza, torna Pizzignacco tra i pali
Al suo posto è entrato Semuel Pizzignacco, che non giocava dalla partita contro la Roma dello scorso 6 ottobre.
Serie A
Hellas Verona, un pilastro di Zanetti si infortuna: Serdar esce
L’Hellas Verona è costretto a rivedere i suoi piani dopo l’infortunio di uno dei suoi pilastri, Serdar, durante l’ultima partita.
Un colpo duro per il Verona
Il Verona deve fare i conti con un imprevisto che potrebbe influenzare le prossime partite. Durante l’ultima sfida in campo, il centrocampista di rilievo Serdar ha subito un infortunio che lo ha costretto ad abbandonare il gioco. L’allenatore Zanetti si trova ora a dover rivedere la strategia della squadra, cercando alternative valide per sostituire un giocatore chiave come Serdar.
Le possibili conseguenze
L’assenza di Serdar potrebbe avere un impatto significativo sulle prestazioni del Verona. La squadra dovrà concentrarsi su come mantenere la competitività senza il suo contributo in campo. L’infortunio di un titolare come Serdar non solo preoccupa per il suo recupero, ma anche per l’equilibrio tattico che Zanetti dovrà ristabilire.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
#Verona, infortunio per un titolarissimo di #Zanetti: #Serdar costretto al cambio https://t.co/RG4JQUVjAU
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) February 1, 2025
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