Serie A
La notte dello Zar: Zielinski illumina San Siro
Piotr Zielinski, capitano per una sera, è stato un moto e un pericolo costante per il Milan ieri sera e ha servito l’assist per il gol decisivo.
Guardando Milan–Napoli ieri sera, si aveva l’impressione che a indossare la maglia numero 20 dei partenopei ci fossero almeno una mezza dozzina di giocatori. E’ l’effetto ottico che produce un giocatore di calcio capace di svariare su tutto il fronte d’attacco, vestendo i panni del trequartista e qualche volta della seconda punta. Piotr Zielinski è stato tutto questo.
La partita è iniziata subito con la sua firma, giusto per far capire che aria tirava. Angolo di Piotr Zielinski per la testa di Elmas, a siglare il gol decisivo. Il piccolo folletto macedone ci ha messo la testa decisiva, ma la parabola del polacco ha fornito l’assist perfetto, all’alba del match.
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Da quel momento, ogni azione offensiva del Napoli è stata terreno fertile per il gioco di Piotr Zielinski. Capitano per una sera, il polacco ha ruotato attorno all’area di rigore come i satelliti di Marte, con il portatore di palla che aveva sempre una opzione di appoggio di qualità. Mimetizzandosi anche come “falsa” seconda punta, ha fornito incursioni e giocate di qualità.
L’assenza di Insigne, inoltre, gli ha consegnato la responsabilità e i gradi di capitano per una notte. Piotr Zielinski ha dimostrato così la caratura per saper tenere il punto, in una notte che lo ha visto illuminare San Siro dall’alto della sua duttilità e dando del tu al pallone.
Serie A
Roma, Gasp sorride: gli infortunati puntano il Genoa
In casa Roma si lavora per il posticipo della 17° giornata di Serie A che vedrà il ritorno a casa di De Rossi, neo allenatore del Genoa.
Lunedì 29 dicembre non sarà una partita come le altre quella dell’Olimpico tra Roma e Genoa. Infatti, ci sarà il ritorno a casa, per la prima volta da avversario, di Daniele De Rossi, da poche settimane allenatore del Grifone.
De Rossi, dopo una vita dedicata in campo ai colori giallorossi, era arrivato sulla panchina della Roma per sostituire Mourinho. La sua avventura, durata pochi mesi, è stata interrotta in maniera abbastanza scioccante dopo quattro giornate nello scorso campionato. Adesso un nuovo percorso al Genoa.

L’ESULTANZA DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Per questa partita, che sugli spalti verrà vissuta in maniera particolare, Gasperini spera di poter recuperare tutti i giocatori ai box. Infatti, come riportato da Filippo Biafora, Dovbyk e Hermoso hanno svolto una parte del lavoro con il resto del gruppo. L’ucraino è da diverse settimane ai box, mentre l’ex Atletico Madrid ha dovuto saltare il match contro la Juventus in extremis. A parte invece Bailey, uscito anzitempo dallo Stadium.
Tutti e tre però puntano il Genoa per tornare a disposizione di Gasperini per chiudere al meglio un 2025 molto positivo per la Roma, iniziato con Ranieri e concluso con l’ex allenatore dell’Atalanta.
Artem #Dovbyk e Mario #Hermoso hanno svolto parte del lavoro in gruppo. A parte Leon #Bailey, che ha lavorato sul campo. Obiettivo Genoa per tutti e tre#ASRoma @tempoweb
— Filippo Biafora (@Fil_Biafora) December 24, 2025
Serie A
Inter, 30 giorni per voltare pagina: inizia il mese della verità
Inter – Smaltita l’amarezza della Supercoppa in Arabia, la squadra di Chivu affronta nove partite decisive in un mese tra Serie A e Champions League.
L’Inter è rientrata dall’Arabia Saudita con il morale scosso e una ferita ancora aperta. La Supercoppa persa ai rigori contro il Bologna brucia, e neppure il periodo natalizio sembra bastare per addolcire il verdetto. Ma il calendario non concede tempo per rimuginare. Per i nerazzurri di Cristian Chivu si apre ora un mese cruciale, forse decisivo, per dare un senso alla stagione.
Nove partite in 30 giorni, una ogni tre giorni, tra campionato e Champions League. Un tour de force che può diventare un peso o, al contrario, l’occasione ideale per reagire. Si parte subito con la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, banco di prova complicato ma potenzialmente perfetto per rilanciare ambizioni e fiducia.
Dopo la Dea, San Siro ospiterà il Bologna, poi l’infrasettimanale con il Parma e la sfida Scudetto contro il Napoli dell’11 gennaio. In mezzo e subito dopo, il ritorno della Champions: prima l’Arsenal a Milano, poi il viaggio a Dortmund per chiudere la League Phase, senza dimenticare gli impegni contro Lecce, Udinese e Pisa.

Ange-Yoan Bonny, Lautaro Martinez e Marcus Thuram ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, serve rimedio anche in Europa
Proprio l’Europa rappresenta uno snodo chiave. L’Inter è sesta nella League Phase e la qualificazione diretta agli ottavi è ancora tutta da conquistare: evitare i playoff di febbraio significherebbe poter pianificare il futuro con maggiore serenità. Ma serviranno punti e prestazioni contro avversari di alto livello.
E qui entra in gioco Chivu. L’allenatore rumeno non è in discussione, ma sa di dover invertire una tendenza negativa nei big match. Finora l’Inter ha sofferto contro Napoli, Milan, Juventus, oltre che contro Liverpool e Atletico Madrid. Il prossimo mese offrirà nuove prove di maturità contro Atalanta, Bologna, Napoli, Arsenal e Dortmund.
Trenta giorni di fuoco, dunque, per dimenticare l’Arabia e provare a cambiare rotta. L’Inter è chiamata a reagire subito: il campo dirà se questa sequenza di partite sarà un ostacolo o l’inizio della svolta.
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Serie A
Juventus, il regalo di Natale si chiama Arek Milik?
La Juventus guarda al futuro con fiducia e ritrova anche Milik: dopo oltre un anno e mezzo il polacco può diventare una risorsa preziosa.
In una Juventus che sembra rinata sotto la guida di Luciano Spalletti, c’è spazio anche per un regalo di Natale forse inatteso. Dopo le vittorie convincenti contro Bologna e Roma, i bianconeri guardano con rinnovata fiducia e ambizione alla testa della classifica. Ma la gara contro i giallorossi non ha portato in dote solo tre punti pesantissimi: ha segnato anche il ritorno tra i convocati di Arek Milik, a ben 574 giorni dall’ultima presenza ufficiale.
Un rientro che fino a poco tempo fa sembrava quasi impossibile. Il centravanti polacco arriva infatti da un calvario lunghissimo, fatto di infortuni, ricadute e stop continui che lo hanno tenuto ai box per circa un anno e mezzo.
Ora Milik è di nuovo a disposizione, ovviamente non ancora al 100% della condizione, ma già il solo fatto di rivederlo nel gruppo rappresenta una notizia importantissima per l’ambiente bianconero. Un ritorno accolto con entusiasmo e un po’ di stupore dai tifosi e forse anche dalla società, che ora potrebbe ritrovarsi un’arma in più nel momento chiave della stagione.

Arkadiusz Milik of Juventus Fc during the Serie A match between Juventus Fc and As Roma.
Juventus, risorsa Milik per la seconda metà di stagione?
Il rientro del polacco arriva infatti a ridosso del mercato di gennaio, ma soprattutto dopo l’infortunio di Dušan Vlahović, che ha ridotto le soluzioni offensive. In questo contesto, Milik potrebbe rivelarsi una vera e propria freccia nell’arco bianconero.
Non è un’incognita totale: anche alla Juventus, oltre che in passato con il Napoli, ha già dimostrato di poter essere decisivo in Serie A. È chiaro che servirà cautela. Più volte negli ultimi mesi il suo rientro sembrava imminente, salvo poi essere rimandato da nuovi problemi fisici.
Per questo è giusto andare con i piedi di piombo, senza caricare Milik di troppe aspettative nell’immediato. Ma il solo fatto di aver superato, almeno apparentemente, questo lunghissimo tunnel rappresenta un segnale positivo, sia per lui che per la Juventus.
Chissà che il nuovo anno non possa davvero coincidere con una nuova vita in maglia bianconera per Arek Milik. Se il fisico finalmente lo assisterà, quello che oggi sembra solo un regalo di Natale potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto più prezioso nella corsa al vertice.
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