Kenan Yildiz ha risposto alle critiche con i fatti, ribaltando ogni aspettativa in campo e dimostrando che le parole contano meno delle prestazioni.
Ricorderemo per sempre la sfida tra Inter e Juventus. Un match ricco di colpi di scena, dominato dai tanti errori difensivi e dall’entrata in campo di un certo Kenan Yildiz. Un ragazzo che qualcuno, fino a ieri, considerava ancora immaturo. “Un giocatorino”, dicevano. “Che deve mangiarne ancora tanta di erba”.
Stasera Yildiz ha zittito tutte le voci che si accavallano nella stampa italiana, alla ricerca del proprio momento di visibilità. Entrato al 61’, in soli 20 minuti ha ribaltato una partita che molti consideravano ormai decisa. Kenan ha messo tutti a tacere. Senza parole. Senza polemiche, ma con i fatti. L’unica promessa: la linguaccia (come l’idolo Del Piero
) se avesse segnato. Detto, fatto.È bene ricordare come la carriera di un calciatore è fatta di più che semplici opinioni. L’esperienza, la forma fisica e i dettagli contano e spesso il campo può essere spietato: risucchiandoti senza lasciare scampo. Questa volta, però, il ragazzino turco ha avuto la meglio. Il rumore delle parole vuote si è spento e restano solo le prestazioni di un ragazzo che, ricordate, farà la storia di questo meraviglioso gioco di cui siamo tanto innamorati.
Aggiornato al 27/10/2024 21:46
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