Serie A
L’angolo del Monza: sconfitta indolore
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Stavolta il botto, in negativo, è stato decisamente forte. Sperava, il Monza, di continuare nella sua striscia di risultati utili che durava da diverse partite ma all’U-Power, nell’occasione, i biancorossi brianzoli si sono trovati di fronte un Lecce che aveva bisogno assoluto di punti per garantirsi, proprio sul filo di lana, un esito positivo alla sua stagione agonistica.
E i punti, infatti, li ha trovati al termine di una partita di straordinario carattere e temperamento. Tutti felici alla fine, dunque, i salentini e soprattutto il tecnico Marco Baroni che ha elogiato i suoi ragazzi e che ha dedicato, inginocchiandosi ai bordi del rettangolo verde, il successo in terra monzese al padre da poco venuto a mancare.
Un bel Lecce che sognava una impresa di questo tipo soprattutto perché il gol-vittoria-salvezza è giunto su calcio di rigore realizzato dal suo bomber tascabile – il giovane Lorenzo Colombo da Vimercate, 21 anni, uscito dalle giovanili del Milan -, nientemeno che al minuto 101 della partita, quando il Monza già pensava di aver apposto un altro tassello alla sua fantastica stagione.
Siamo in chiusura di campionato e uno svarione ci può stare; una partita che non t’aspetti, quella messa in scena dai ragazzi di Raffaele Palladino il quale, per una volta ha masticato amaro e che ha comunque poco da recriminare se non una maggiore determinazione (e precisione) in zona-gol avrebbe forse permesso ai brianzoli di uscire dal campo con un risultato decisamente più consono alle loro aspettative e nel contempo puntellare una classifica (ottavo posto) già di per sé esaltante.
Ma a giocarsi le proprie chance c’era, sul lato opposto del rettangolo verde brianzolo, il Lecce che, diciamolo apertamente, non ha affatto rubato nulla giocando, vista la necessità del risultato, col coltello fra i denti lasciando ai biancorossi lo stretto necessario.
Poi, quando meno te l’aspetti, ecco la cruda realtà apparirti dinanzi sotto forma di penalty che, trasformato, ha messo le cose a posto e riportato il sorriso sul volto dei giallorossi salentini.
Un altro anno di serie A, dunque, per Baschirotto e compagni, mentre per il Monza, ormai salvo da tempo immemore, si profila una seconda stagione tra i top team del campionato e guardando oltre le stelle, forse, a breve, anche un’avventura sotto il tiepido sole d’Europa.
Editoriale a cura di Elio Arienti
Serie A
Monza-Torino, le ultimissime sulle formazioni
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Monza-Torino, match valido per la 27^ giornata di Serie A, ed è in programma sabato 1 marzo alle 20.45: le probabili scelte di Nesta e Vanoli.
Allo U-Power Stadium sarà lunch match tra Monza–Torino, pronte a sfidarsi per cercare tre punti, sebbene la vittoria sarebbe importante soprattutto per gli ospiti.
I granata, infatti, sono in fiducia dopo aver messo ko il Milan sabato scorso, e vogliono espugnare un campo non proibitivo come quello brianzolo.
I biancorossi di Nesta, infatti, dopo un doppio cambio di allenatore, non hanno invertito il corso di una stagione negativa che si concluderà, a meno di rimonte epiche, con la retrocessione in Serie B.
Di seguito la designazione arbitrale e le probabili formazioni.
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L’URLO DI PAOLO VANOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: RAPUANO
ASSISTENTI: CARBONE – MINIUTTI
IV: BONACINA
VAR: DI BELLO
AVAR: PATERNA
Monza-Torino, le probabili formazioni
Monza (3-4-2-1): Turati; Izzo, Lekovic, Palacios; Pereira, Bianco, Urbanski, Kyriakopoulos; Ciurria, Mota; Ganvoula. Allenatore: Alessandro Nesta.
Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Casadei, Ricci; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. Allenatore: Paolo Vanoli.
Serie A
Inter, Dimarco: “Oltre a Napoli e Atalanta, anche la Juventus punta allo Scudetto…”
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Inter, Federico Dimarco: le sue parole scuotono il campionato italiano, la Juventus è pronta a competere per lo scudetto.
Federico Dimarco, in un’intervista post Napoli che ha subito fatto il giro del web, ha indicato la Juventus come una delle principali contendenti per la lotta al titolo di Serie A. Nonostante l’ottimo momento di forma di club come Napoli e Atalanta, il difensore non ha esitato a inserire anche i bianconeri tra i favoriti per la corsa scudetto. Questa dichiarazione ha acceso i riflettori sulla competizione, aumentando l’aspettativa per le prossime giornate di campionato.
Inter, l’importanza delle dichiarazioni di Dimarco
Le parole di Dimarco sono significative non solo per il tono di rispetto verso la Juventus, ma anche perché riflettono la percezione di una stagione aperta e combattuta. Il giocatore ha sottolineato come il calcio italiano sia al centro di una fase di grande equilibrio, con diverse squadre pronte a dare battaglia fino alla fine. Questo potrebbe portare a un campionato avvincente, in cui ogni partita si rivelerà decisiva.
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Fonte: l’account X di Schira
#Dimarco: “Non solo #Napoli e #Atalanta, c’è anche la #Juventus per lo Scudetto…” pic.twitter.com/qDSmKc0DBo
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 1, 2025
Serie A
Atalanta, si pensa al post-Gasperini
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L’Atalanta quasi sicuramente chiuderà l’epoca Gasperini a giugno, con il tecnico che non rinnoverà il contratto: già si pensa chi può essere il successore.
L’Atalanta a giugno quasi sicuramente si chiuderà l’epoca Gasperini, la più vincente della storia del club: l’attuale tecnico non rinnoverà il contratto, già si pensano ai possibili successori, da Sarri a Palladino ed anche De Zerbi sino addirittura a Rangnick.
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L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, si pensa già al post-Gasperini: i nomi dei possibili successori nella panchina orobica
Per l’Atalanta, comunque si concluda questa stagione, questa sarà l’ultima dell’era Gasperini la più vincente della storia del club, tanto da regalare il primo trofeo europeo della storia, L’Europa League la scorsa stagione. Un club quello orobico, sino a qualche anno fa con l’obiettivo al massimo una tranquilla salvezza, ed ora diventato un top club europeo.
Ad annunciarlo è stato direttamente l’ad del club atalantino, Luca Percassi, che ha riferito la volontà di Gasperini di non rinnovare il contratto. Già si fanno i nomi dei possibili successori nella panchina orobica, la lista è lunga, vediamo quali sono. Va da precisare che si punta ad un allenatore abbastanza affermato, visto come abbiamo detto lo status di top club che l’Atalanta ha acquisito.
Il primo nome è quello di Maurizio Sarri: dopo l’anno sabatico in seguito all’addio in maniera burrascosa alla Lazio, sarebbe desideroso di tornare in scena ed da protagonista in un club prestigioso come quello orobico. Ma ci sarebbe anche il nome di Roberto De Zerbi, che se la lasciasse dopo un solo anno il Marsiglia, approderebbe a Bergamo.
Però questo nome non piace alla tifoseria orobica, visto che è bresciano e giocato con il Brescia, gli eterni rivali degli atalantini. Altro nome sarebbe l’attuale tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino, ma si pure quello di Ivan Juric visto che il suo Southampton è un passo dalla retrocessione nella Serie B inglese.
L’ultimo nome è molto prestigioso, ovvero il CT dell’Austria Ralf Rangnick, che sarebbe visto bene dalla proprietà americana del club orobico. Vedremo da giugno chi siederà in panchina a posto di Gasperini, ma il nome sarà degno della dimensione da top club europeo che ormai ha la formazione orobica.
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