Serie A
L’angolo del Monza: una vittoria di prestigio
Espugnato lo “Stadium”, altrettanto “San Siro”! Questo è il Monza, ammazzagrandi… Una splendida partita quella dei biancorossi brianzoli alla “Scala del calcio”, dove mille e mille battaglie si sono combattute e tanti sono stati i successi conseguiti.
Nessuno, in verità, si sarebbe però mai aspettato di vedere capitan Pessina e soci sbancare il Tempio del football meneghino; invece, con una condotta di gara ammirevole e lasciando agli avversari nerazzurri poco più del nulla, hanno messo in scacco l’undici di mister Inzaghi portandosi a casa un successo insperato ma davvero importante e di grande pregio.
E’ un Monza “settebellezze”, una squadra che agli appuntamenti importanti non manca mai e che soprattutto si fa trovare pronta quando serve. Beh, se solo al primo anno di Serie A questa “reginetta della Brianza” recita già da protagonista, chissà cosa dovremmo aspettarci se, col tempo, dovesse cominciare a prendere coscienza dei propri mezzi, sia tecnici che di personalità, e iniziare a fare le cose seriamente.
Beh, forse esagerando un pochino, ricordiamo che il presidente, Silvio Berlusconi, ad inizio stagione ebbe a dire che con questa squadra, nel giro di un paio di stagioni, avrebbe voluto prefiggersi prima di agguantare l’Europa e poi puntare dritto allo scudetto. Qualche risultato ben sopra le righe, questo Monza, in effetti lo ha già ottenuto, ma è ancora poco per le ambizioni del Cavaliere. Raggiungere certi traguardi sarà comunque tutt’altro che semplice ma almeno provarci è un punto d’onore assolutamente irrinunciabile.
Serve, però, oltre ad un organico d’eccellenza anche parecchia esperienza e questa la si ottiene solo giocando a certi livelli e con squadre d’alto lignaggio. Ma tutto a suo tempo, un passo alla volta, ovviamente… Per ora il Monza s’accontenta di mettere nel carniere un paio di prede prestigiose come appunto Juventus e Inter, poi si vedrà.
C’è ancora molto da fare e la strada per raggiungere determinati obiettivi è ancora lunga, tormentata e insidiosa a cominciare ovviamente dal prossimo impegno casalingo con la Fiorentina. Partita indubbiamente complicata, d’accordo, anche per questo Monza sbarazzino che vuol continuare a stupire. Se dunque i prodromi, al momento, cominciano a dare segnali positivi, si guarda al futuro con enorme, rinnovato interesse. Insomma il Monza c’è e con i ragazzi di Palladino chiunque, prima o poi, dovrà fare i conti.
Editoriale a cura di Elio Arienti
Serie A
Buon Compleanno Torino: sono 118 anni
Torino, quest’oggi la società compie 118 anni di storia. Il club di via Viotti ha celebrato “Un giorno da Toro” con il ricordo del 3 dicembre 1906, quando venne fondata la società.
Torino, 118 anni di storia
A seguire il comunicato della Società:
“1906: Nasce il Torino Football Club. Nella notte, alcuni appassionati, in gran parte stranieri, sotto la guida e il fervore dello svizzero Alfredo Dick danno vita ad un nuovo club che avrà maglia granata e pantaloncini bianchi. I 23 soci fondatori eleggono presidente, malgrado la sua assenza, un altro svizzero: Franz Schoenbrod. Tra gli assenti, che però aderiscono all’iniziativa, anche Vittorio Pozzo, che poi diventerà il primo vero allenatore della squadra. Tra soci fondatori italiani è giusto ricordare Enrico Debernardi, Federico Ferrari-Orsi, Oreste Mazzia, Giovanni Secondi, Giuseppe Baretto, Ettore Ghiglione, Vittorio Morelli di Popolo ed Enea Zuffi. La sede è la saletta dell’ammezzato della birreria Voigt, oggi bar Norman.”
Buon compleanno, Toro ❤️🔥 pic.twitter.com/uhARbOXiz0
— Torino Football Club (@TorinoFC_1906) December 2, 2024
Serie A
Torino, Cairo: “Il club in vendita? Nessuno si è fatto avanti”
Momento difficile per il Torino, tra perdita economica e prospettiva di vendita. Ne ha parlato il presidente Urbano Cairo con il sindaco Lo Russo.
Il presidente del Torino Urbano Cairo ha recentemente incontrato il sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo, per discutere di diversi temi, tra cui il futuro del club. Destino cherimane incerto, mentre continuano a circolare indiscrezioni su una possibile vendita.
Cairo, il presidente più longevo del Torino
Cairo, diventato il presidente più longevo della storia del Torino, è sotto pressione per i risultati deludenti ottenuti in questi 19 anni.
La società, infatti, non ha conquistato trofei, ha accumulato sconfitte nei derby contro la Juventus e continua a pagare affitti per sede, stadio e centro sportivo.
Solo ora, dopo sette anni, stanno per essere ultimati i campi del Robaldo, destinati al settore giovanile, che saranno inaugurati il 7 gennaio, come confermato dal sindaco Lo Russo, che ha promesso: “Sarà la cittadella delle giovanili”.
Torino, situazione finanziaria e prospettive future
Sul fronte economico, il bilancio del Torino al 31 dicembre scorso evidenziava debiti per 159 milioni di euro, a fronte di un patrimonio netto positivo di soli 4,3 milioni e una perdita stagionale di 9,5 milioni.
Cairo ha tamponato il debito versando 10 milioni, ma le voci di una possibile cessione entro la stagione 2024/25 continuano a crescere, accompagnate dagli auspici di una parte significativa della tifoseria che spera in un nuovo corso.
In un evento a Milano, Cairo Se arriva qualcuno più bravo e ricco di me, cedo – ha dichiarato Cairo durante un evento a Milano –. Da tifoso del Toro sarei felice di vedere le meraviglie che potrebbe fare un nuovo proprietario. Però finora nessuno si è fatto avanti. Magari succederà, altrimenti continuo io. Devo competere fatturando 100 milioni contro chi ne fattura 400 o 500. Non è semplice».
La situazione con la tifoseria
Le critiche della tifoseria, però, non si placano, soprattutto alla luce del rendimento altalenante della squadra, peggiorato dopo l’infortunio di Duván Zapata contro l’Inter.
Cairo ci ha tenuto a difendere il proprio operato ricordando i progressi fatti dal club: “Ho preso il Toro che era fallito, non c’erano nemmeno i palloni. Da 12 anni siamo stabilmente in Serie A e nelle prime 9-10 posizioni. Sono qui da 19 anni e 3 mesi: potrei arrivare a 20, ma forse anche meno”.
Nonostante la contestazione, Cairo ha citato un sondaggio che avrebbe mostrato come oltre il 60% dei tifosi sia contrario alla sua uscita di scena. “Quest’anno eravamo partiti bene, poi c’è stato l’infortunio di Zapata e abbiamo perso qualche partita. Ma il calcio è così”.
Nel frattempo, resta aperta anche la questione dello stadio Olimpico, la cui concessione al Torino scadrà nel giugno 2025. Novità importanti potrebbero arrivare nei prossimi mesi.
Serie A
Ag. Bove: “Grazie Roma che lo ami e lo amerai per sempre”
L’agente di Edoardo Bove ha voluto ringraziare la vicinanza di tutti, in particolare Fiorentina e Roma, per la brutta vicenda legata al suo assistito.
Diego Tavano, agente di Edoardo Bove, attraverso un messaggio sul suo profilo Instagram ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno fatto sentire la propria vicinanza al centrocampista in prestito alla Fiorentina.
Momenti di commozione anche all’Olimpico di Roma, dove i tifosi giallorossi hanno fatto sentire il proprio supporto attraverso cori e striscioni vari ad un ragazzo nato e cresciuto con i colori giallorossi addosso.
Agente Bove, il messaggio social
“Grazie Firenze, ti abbiamo scelto pensando che fossi proprio cosi, con valori assoluti, di sensibilità vera, tangibile. Grazie Roma, che lo ami e lo amerai per sempre, perché non dimentichi. Perché non si può dimenticare chi suda in quel modo la maglia.
Grazie a tutti, perché mai avevo visto una cosa del genere, così tanto affetto da parte del mondo del calcio e non solo. Grazie ad Emilio Butragueño che in nome e per conto del Real Madrid mi ha contattato in continuazione per sapere di Edo. Andiamo avanti, più forti di prima”.
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