Serie A
L’angolo dell’Atalanta: parola d’ordine ripartire
Il campionato chiama, l’Atalanta risponde… Ma da qui in avanti serve dare maggiore continuità e concretezza alla marcia fin qui un po’ troppo balbettante della Dea (4 vittorie, 3 sconfitte, 1 pareggio).
E’ vero, i nerazzurri bergamaschi sono sempre ormai stabilmente vicini alle zone alte della classifica, ma se si vuole davvero fare quel passo in più, quello che ti fa vivere momenti d’eccellenza e che ti fa sognare in grande, serve darsi una mossa e sbagliare il meno possibile.
Gasperini e i suoi ragazzi, ovviamente, ci provano ma non è sempre facile, la fiducia nei propri mezzi e nelle proprie qualità non manca certo, ma c’è bisogno anche di un po’ di fortuna che alcune volte è venuta meno come ad esempio con la Lazio, all’Olimpico, nell’ultimo turno. Ma tant’è…
C’è comunque voglia di far bene, come in Europa League dove l’Atalanta è prima nel proprio girone a punteggio pieno (due partite, altrettanti successi con i polacchi del Rakow Czestochowa e con i portoghesi dello Sporting Lisbona) e continuare a dare fastidio, in campionato, a chi sta davanti. Insomma non si vuole mollare nulla, almeno per il momento, né da una parte, tantomeno dall’altra, poi, più avanti si vedrà.
Le risorse, sia fisiche che mentali ad ora non mancano, con Scalvini e compagni che vogliono mettersi in saccoccia tutto ciò che è possibile e non farsi mancare assolutamente nulla.
Dinanzi c’è il Genoa di Gilardino che sta facendo davvero bene e non sarà sicuramente un avversario facile, ma se si vuole proseguire spediti non sono certamente questi gli avversari in grado di frapporsi ad una marcia che vorrebbe essere, almeno nelle intenzioni, inarrestabile.
Dunque serve fermezza di nervi e grande determinazione per arrivare dove si vuole, ma non solo quello. Servono anche autostima e straordinaria gestione delle risorse per non sperperare neppure un minimo di quel che serve per reggere l’urto della concorrenza. Ma l’Atalanta di Gasperini sa come si fa perchè è da anni sulla cresta dell’onda e quell’onda i nerazzurri bergamaschi la intendono cavalcarla ancora a lungo…
Serie A
Materazzi: “Gli interisti devono essere grati a Conte. Su Lukaku…”
L’ex difensore nerazzurro, in vista del big match Inter-Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Leggi con noi le parole di Materazzi.
Domenica l’Inter ospiterà il Napoli per cercare di riprendersi la testa della classifica. In vista di questa partita, è stato intervistato l’ex nerazzurro Marco Materazzi, che in particolare, si è soffermato sull’impatto dei due ex della sfida: Conte e Romelu Lukaku.
Le parole di Materazzi
Su Lukaku.
“Quello che il pubblico di San Siro doveva dire a Lukaku, glielo ha già detto. Di sicuro si prenderà qualche fischio, ma non credo che il focus della partita sarà il suo ritorno”.
Su Conte.
Serie A
Milan, trauma cranico per Morata: salta il Cagliari?
Arrivano brutte notizie per il Milan di Paulo Fonseca a pochi giorni dalla delicata trasferta di Cagliari contro la formazione di Nicola.
Alvaro Morata non sarà disponibile per la trasferta del Milan di Fonseca a Cagliari. Infatti, secondo quanto riportato da Sky Sport, l’attaccante spagnolo ha subito un forte trauma cranico durante l’allenamento in uno scontro aereo con Pavlovic.
L’ex Atletico Madrid è stato portato subito presso l’ospedale di Legnano, dove è stato sottoposto ad una risonanza magnetica che ha dato esito negativo. Il classe 1992 rimarrà in osservazione in ospedale e non potrà essere a disposizione di mister Fonseca per la delicata trasferta cagliaritana.
Serie A
Empoli, D’Aversa: Sarà uno scontro diretto importante”
Il tecnico dell’Empoli, Roberto D’Aversa, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata trasferta di Lecce contro la squadra di Gotti.
Dopo la prima vittoria casalinga della stagione, l’Empoli si prepara alla difficile gara esterna contro il Lecce di Gotti. A presentare il match alla vigilia ci ha pensato l’allenatore del club toscano, Roberto D’Aversa.
L’Empoli si trova all’undicesimo posto in classifica con 11 punti collezionati grazie a tre vittorie e quattro pareggi in undici giornate.
Empoli, le parole di D’Aversa
Che partita si aspetta e che Lecce si aspetta domani?
“Il Lecce in casa ha vinto tanti scontri diretti, è un ambiente che spinge molto. Questa partita è importante, dobbiamo essere bravi a scemare la spinta dell’entusiasmo e lo dobbiamo fare facendo la nostra partita al meglio fisicamente e mentalmente”.
Questa gara è una partita da ex in una piazza che l’ha vista protagonista. Come vive il ritorno?
“Dopo quello che è successo sono rimasto a vivere a Lecce, vuoi perché i bambini andavano a scuola vuoi perché avevamo tanti amici. Mi farà piacere rivedere tante persone, anche all’interno del club. Non posso dimenticare le emozioni che ho vissuto in quello stadio, come quando ribaltammo contro la Lazio e il Milan. Detto questo, è chiaro che sono l’allenatore dell’Empoli ed è giusto che andiamo giù ragionando sul fatto che si tratta di una sfida importante”.
Come sta vedendo Haas?
“Io devo dire che dal primo giorno ci sono tanti giocatori che hanno cambiato le gerarchie. Un giocatore mi piace conoscerlo e allenarlo, e poi traggo le mie considerazioni. Lui è sempre uno che va a duecento all’ora e alza il morale, quello che sta avendo non è nulla di regalato. Quello che sta facendo lo sta facendo perché lo merita e per quello che da”.
Queste partite prossime sono un crocevia?
“Dobbiamo ragionare sulla nostra situazione ma rimanendo concentrati su questa. Dobbiamo recuperare energie, soprattutto dal punto di vista mentale. Adesso dobbiamo solo ragionare sulla partita di domani, ma non si definisce nulla domani. Siamo ancora lontani dall’obiettivo”.
Il Lecce ha avuto due giorni in più di riposo. Che ne dice?
“Oggi come oggi quando escono i calendari non è possibile accontentare tutti. Non siamo stati fortunati ma dobbiamo pensare a su quello su cui possiamo incidere. Certamente due giorni in meno ti pone nel preparare la partita più rapidamente”.
La fase difensiva quanta soddisfazione le dà?
“Quando funziona il collettivo si evidenzia anche il singolo. Questo aspetto è molto importante, non solo per noi che ci dobbiamo salvare. Spesso le migliori difese sono quelle che vincono, di solito la differenza reti rispecchia la posizione di classifica. Questo aspetto lo curano tutti i giocatori, quello che dobbiamo migliorare è porre la stessa determinazione in fase difensiva anche in quella conclusiva. A volte c’è il portiere, a volte ci sono i centimetri, ma per me la fortuna non esiste. Dobbiamo solo migliorare questo aspetto. Sul numero dei gol fatti bisogna migliorare molto, ma non parlo solo degli attaccanti. Vorrei che i ragazzi sapessero determinare di più davanti, dove ti capita devi essere più determinato”.
Che tipo di atteggiamento ha il Lecce?
“Il Lecce ha cambiato il sistema di gioco e atteggiamento, anche se ha un atteggiamento forse diverso tra fuori o in casa. Si difendono 4-5-1, sono compatti, noi dobbiamo ragionare sui loro pregi e cercare di evidenziare quei difetti che ci mostreranno. Hanno giocatori di gamba, dobbiamo essere lucidi, tecnicamente validi e bravi a vincere i duelli”.
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