L’angolo dell’Atalanta: qualificazione centrata

Un altro passo falso, ma si poteva prevedere, quello dell’Atalanta contro l’Inter capolista in campionato; mentre in Europa League, invece, i nerazzurri bergamaschi letteralmente volano.

Minimo risultato, massima resa (1-0 contro lo Sturm Graz, rete di Djimsiti), consolidato il primo posto in classifica – quattro partite, altrettante vittorie – e un piede già ai sedicesimi della competizione continentale. Che dire? Nulla, solo che l’undici di mister Gasperini rende merito non solo a se stessa ma soprattutto all’intero movimenti calcistico italiano. Bravi!

E’ un’Atalanta davvero in gran spolvero sia in campionato, dove comunque nonostante la sconfitta interna nel derby lombardo con l’Inter

, regge l’urto e s’aggrappa con tenacia alle prime posizioni in graduatoria sia, come detto, in Europa. Toloi e compagni, insomma, tengono botta anche se le forze sia fisiche che mentali a volte paiono perdersi, a differenza dell’orgoglio e della forza di volontà che ancora fanno capolino tra mille difficoltà. Ma intanto un primo step è stato completato con due giornate d’anticipo e se ne riparlerà l’anno prossimo alla ripresa delle ostilità.

In campionato, invece, c’è sempre da tenere la schiena dritta e gli occhi bene aperti perché i colpi bassi sono purtroppo all’ordine del giorno. Nel prossimo turno, infatti, la Dea sarà di scena ad Udine contro un collettivo che pare essere in ripresa (il Milan ne sa qualcosa…) e che sicuramente vorrà vendere cara la pelle. Poi in casa col Napoli, quindi una fugace apparizione nuovamente nel Vecchio Continente contro lo Sporting – ma qui si tratta solo di una mera questione di primato nel girone, niente più… -, infine il Toro.

Insomma, non si può mai stare tranquilli, in un modo o nell’altro c’è sempre da faticare per tenere alti i toni e la tensione. Ma è un’Atalanta con grandi meriti, non ci sono dubbi, e che intende giocarsi tutte le sue fiches sul tavolo verde di una stagione che, se distribuita bene potrebbe regalare anche stavolta enormi soddisfazioni.

 

Editoriale a cura di Elio Arienti