Serie A
L’angolo tecnico del Mezzi – terza giornata di serie A
L’angolo tecnico del Mezzi – terza giornata di serie A – Sei squadre a punteggio pieno, vince il Milan. Frenano Napoli, Inter, Juventus e Roma. Sorpresa Torino, Fiorentina solida. Poker della Salernitana: Giampaolo e la Sampdoria in crisi. Primo punto per il Lecce, sprofondano Monza e Cremonese.
La terza giornata di serie A vede un Milan sempre più sicuro e solido: la pratica Bologna è stata archiviata senza patemi d’animo. L’esordio di Charles De Ketelaere ha impressionato gli oltre 70.000 innamorati presenti sugli spalti. Il ragazzo promette poesia calcistica. Poca cosa i rossoblù: urgono rinforzi in tutti i reparti e Sinisa Mijhailovic sta spingendo con il club.
Primo pareggio stagionale per il Napoli, sul difficile campo della Fiorentina: La chiave dell’equilibrio fra le due squadre è stata la marcatura del terzino brasiliano Dodò su Kvicha Kvaratskhelia: limitando le giocate del georgiano, ha permesso ai viola di aggredire la partita.
E’ stato un pareggio a reti bianche molto divertente, che ha dimostrato quanto ai toscani sia necessario recuperare il miglior Luka Jovic, atleticamente e mentalmente spento. Brutto il finale di partita, con il litigio fra Luciano Spalletti e un paio di “tifosi” gigliati: becerume culturale, non se ne può più di sentire insulti allo stadio, verso giocatori e allenatori avversari.
La sconfitta dell’Inter, fra Juventus e Roma un pareggio pieno di significati
Una brutta sconfitta per l’Inter sul campo della Lazio, Simone Inzaghi fatica sempre con le squadre allenate da Maurizio Sarri. La partita ha svoltato, abbandonando l’1-1 con i cambi operati dagli allenatori: il laziale ha azzeccato ogni scelta, l’interista ha sbagliato tutte le scelte.
Non è la prima volta che il tecnico della Beneamata ha qualche problema nella lettura della partita e quindi delle sostituzioni. Un limite sul quale può e deve lavorare per migliorare. Qualche problema di intese fra centrocampo e difesa: gli attacchi laziali erano sempre in superiorità numerica. Favolosa la rete di Luis Alberto: lo spagnolo è un giocatore molto sottovalutato dalle big d’Europa.
Prova del nove per la Roma sul campo della Juventus: promozione a pieni voti rimandata. L’arrembante squadra bianconera del primo tempo è un manifesto programmatico, con Fabio Miretti (è proprio necessario Leandro Paredes ?) nella posizione di trequartista. Gli assalti di Dusan Vlahovic (splendida la punizione gol) e compagni hanno peccato di precisione, il primo tempo poteva finire con tre gol di scarto.
Josè Mourinho dimostra una volta di più il grande tecnico che è, raddrizzando squadra e partita dopo l’intervallo, con i cambi giusti: il pareggio di Tammy Abraham, su assist del grande ex Paulo Dybala è stata la logica conseguenza. Gli arrivi di Andrea Belotti e di Mardy Camara conferiranno uno spessore maggiore alla rosa romanista. Chris Smalling conferma di essere uno dei centrali difensivi più forti del mondo.
Vola il Toro, sorride Gasperini, poker Salernitana alla Sampdoria
La Torino granata è in festa dopo il sacco di Cremona: Nikola Vlasic e Nemanja Radonjic firmano il successo, lasciando sul fondo della classifica i grigiorossi. Grande esordio dell’olandese Perr Schuurs: un muro dove si infrangono gli attacchi della Cremonese.
Continua il momento negativo del Verona, dovuto ad un mercato difficoltoso con tante partenze non bilanciate dagli arrivi. Gente come Gianluca Caprari, Antonin Barak, Giovanni Simeone non è facile da sostituire. L’allenatore gialloblù Gabriele Cioffi cerca di stare a galla con coraggio, lanciando giovani: Diego Coppola e Filippo Terracciano sono dei 2003 di cui sentiremo parlare ancora.
In tutte queste considerazioni, Giampiero Gasperini sfrutta una rete di Theun Koopmeiners e lascia la città veneta con i tre punti. L’allenatore abruzzese alla guida dei nerazzurri si è fatto più pragmatico, se deve difendere e ripartire lo fa. Questa differenza rispetto al passato, fa capire l’importanza che ha assunto il risultato rispetto al gioco, dall’avvento della nuova proprietà americana.
Quattro sberle alla Sampdoria, Davide Nicola esulta. La Salernitana ha messo in campo grinta, sapienza tattica e la classe dei singoli. L’arrivo di Boulaye Dia ha conferito spessore all’attacco (sua la prima rete), mentre il talento a tutto campo di Tony Vilhena si sta rivelando un’arma impropria (segna la terza rete).
Il maestro Marco Giampaolo appare confuso, dopo la bella partita contro la Juventus. L’ibrido 4-1-4-1 che mette in campo non ha molto senso per le caratteristiche dei singoli: Abdelhamid Sabiri e Filip Djuricic sono due trequartisti e si pestano i piedi, pur agendo in zone diverse. Sarebbe il caso di adattare il modulo ai giocatori.
Pareggio spettacolo fra Spezia e Sassuolo, esulta il Lecce. Il Monza in caduta libera
Divertente 2-2 fra Spezia e Sassuolo: padroni di casa più concreti, ospiti sciuponi (21 tiri verso la porta). Sono due squadre ancora incomplete e che aspettano dal mercato quei 2/3 giocatori che vadano a coprire le magagne: un centrocampista di peso e una seconda punta per Luca Gotti, mentre ai neroverdi servono un esterno sinistro d’attacco e un vice Andrea Pinamonti più incisivo di Gregoire Defrel.
Primo punto in tre giornate per la formichina Lecce: presentato Samuel Umtiti nel prepartita. In coppia con il croato Marin Pongracic promette di assicurare solidità difensiva ai giallorossi. Nel frattempo, impressiona Federico Baschirotto nel ruolo di centrale: Roberto Mancini attenzione. Un altro giocatore che potrebbe essere il prossimo uomo mercato è Lameck Banda: le serpentine nervose, il cambio di direzione, la tecnica e la visione del gioco di questo giocatore sono da grande squadra.
L’Empoli ha fatto la partita che doveva, difesa e contropiede (così è nata la rete di Fabiano Parisi). Dal centrocampo in su, la squadra toscana è forte: Razvan Marin è un regista molto valido ed esperto, mentre gli attaccanti devono solo ingranare. I vari Martin Satriano, Mattia Destro, Sam Lammers e Nedim Bajrami sono califfi di categoria. Il vero problema è la difesa: senza Sebastiano Luperto è notte fonda, urge intervenire negli ultimi giorni di mercato.
Monza ancora sconfitto, stavolta in casa dall’Udinese. L’allenatore Giovanni Stroppa sembra non riuscire a valorizzare al massimo la rosa a disposizione. Stupisce vedere Alessio Cragno, portiere della nazionale, confinato in panchina. La pazienza di Silvio Berlusconi non durerà a lungo….Festeggia l’Udinese, ritrova Beto gol e lavora alla ricerca degli assetti migliori
Serie A
Inter, con Correa un amore mai sbocciato: cosa non ha funzionato?
Joaquin Correa rimane a disposizione dell’Inter, ma intanto ha già iniziato a fare le valigie: a giugno scadrà il contratto del talento argentino.
Quando l’Inter acquistò Joaquin Correa dalla Lazio nell’estate del 2021, molti tifosi avevano ancora negli occhi le sue giocate straordinarie in maglia biancoceleste. Tecnica, velocità, capacità di saltare l’uomo e di segnare gol pesanti: il Tucu sembrava l’alternativa perfetta a Lautaro Martinez.
L’illusione si rafforzò con il suo esordio, quando con una splendida doppietta da subentrato contro il Verona fece sognare il popolo nerazzurro. C’era chi non vedeva l’ora di rivederlo in campo, chi si era già innamorato del suo talento e chi pensava che l’Inter avesse finalmente trovato il tassello giusto per arricchire l’attacco. Certe volte, però, bisogna fare i conti con la realtà.
Inter, Correa tra concorrenza e discontinuità
Dal suo arrivo a Milano, Correa non è mai riuscito davvero a lasciare il segno. Certo, la concorrenza non era delle più semplici: negli anni ha dovuto competere con attaccanti del calibro di Lukaku, Dzeko e Marcus Thuram. Tuttavia, a pesare sul suo rendimento è stata soprattutto la discontinuità, un limite che lo ha accompagnato per tutta la carriera. Spesso è riuscito a dare lampi di classe e giocate da fuoriclasse, ma senza mai mantenere un livello costante di prestazioni.
Un calvario senza fine
A rendere ancora più difficile il suo percorso in nerazzurro è stato il lunghissimo elenco di infortuni. Dalla caviglia al polpaccio, dalla coscia al tendine, dal ginocchio all’anca: Correa ha avuto problemi praticamente in ogni parte del corpo.
In totale, ha saltato oltre 40 partite per noie fisiche, praticamente più di un intero campionato. Più volte ha dato l’illusione di poter tornare ai livelli visti alla Lazio, ma ogni volta che sembrava vicino a una rinascita, un nuovo infortunio lo fermava.
Inter, l’ultimo squillo di Correa e l’addio a fine anno
Dopo il prestito poco esaltante al Marsiglia, Correa è rientrato in rosa come quinta punta, dietro anche ad Arnautovic e Taremi. A fine novembre, però, nella sfida contro il Verona, aveva dato segnali incoraggianti con un gol e due assist, facendo sperare Inzaghi di poterlo recuperare come arma in più.
Ma da quel momento in poi, solo pochi minuti contro il Parma prima dell’ennesimo infortunio, stavolta al polpaccio.
Con il contratto in scadenza a giugno, il suo addio all’Inter è praticamente certo. Un matrimonio sfortunato, in cui il talento dell’argentino non ha mai avuto modo di sbocciare davvero. Le valigie sono già pronte, ma rimane viva la speranza che il futuro possa regalarci ancora sprazzi del suo talento inabissato.
Serie A
Lazio, Fabiani: “Mi criticano per Casadei, ma non accetto imposizioni su altri giocatori”
Il Direttore Sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, rompe il silenzio su Casadei e Sylla, chiarendo la sua posizione nelle trattative.
In una recente intervista, il Direttore Sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha espresso il suo punto di vista riguardo alle critiche ricevute per la gestione di determinati giocatori, in particolare Casadei e Sylla. Fabiani ha sottolineato la sua contrarietà ai “matrimoni allargati” nel calciomercato, affermando di non accettare imposizioni su giocatori che non rientrano nei suoi piani.
Lazio, la filosofia di Fabiani nel calciomercato
Fabiani ha ribadito che, se un giocatore come Sylla lo interessa, preferisce trattarlo separatamente, senza pressioni esterne. Questa dichiarazione mette in luce la sua volontà di mantenere autonomia nelle decisioni di mercato, nonostante a volte venga percepito come una persona burbera. Tuttavia, ha anche aggiunto di avere un buon senso dell’humor e della battuta, caratteristiche che lo aiutano a gestire le relazioni nel mondo del calcio.
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Fonte: l’account X di Schira
Ds #Lazio (Angelo #Fabiani): “Mi si rimprovera #Casadei, ma non sono per i matrimoni allargati. Non accetto mi si imponga anche un altro giocatore. Parlo di #Sylla: se mi interessa lo tratto a parte. A volte mi prendono per burbero, ma ho anche senso dell’humor e della battuta”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) February 5, 2025
Serie A
Lazio, Fabiani sull’esclusione di Pellegrini: “Decisione dell’allenatore”
Lazio, Fabiani commenta l’esclusione di Pellegrini dalla lista: “La decisione spetta all’allenatore, noi come società avalliamo le sue scelte”.
Fabiani ha chiarito la posizione della società riguardo alla recente esclusione di Pellegrini dalla lista dei convocati. Secondo quanto riportato, la decisione è stata presa dall’allenatore, con l’organizzazione pronta a sostenere le sue scelte. Fabiani ha dichiarato: “I consigli del diavolo se li mangia la volpe e io non sono il diavolo. La valutazione e l’inserimento in lista è di pertinenza dell’allenatore.” Questo sottolinea come la fiducia nel coach sia totale, con la società che offre il suo pieno supporto.
Lazio, Basic è al centro del progetto
La scelta di preferire Basic a Pellegrini è stata giustificata con una maggiore funzionalità al progetto attuale del team. Fabiani ha sottolineato che Basic si rivela più adatto alle esigenze tattiche e strategiche della squadra. Tale decisione evidenzia un chiaro orientamento verso il futuro e la costruzione di una rosa competitiva e in linea con le aspettative del club e del suo allenatore.
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Fonte: l’account X di Schira
#Fabiani su #Pellegrini fuori lista: “I consigli del diavolo se li mangia la volpe e io non sono il diavolo. La valutazione e l’inserimento in lista è di pertinenza dell’allenatore. Noi come società dobbiamo avallare quello che dice il mister. #Basic più funzionale al progetto” https://t.co/BrOm8vURnJ
— Nicolò Schira (@NicoSchira) February 5, 2025
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