L’angolo tecnico, Napoli in vetta, Milan e Inter alle spalle. Risale la Juventus. Sarri batte Mourinho, Lazio in festa. Il commento tecnico della sesta giornata di Serie A.
Al “Maradona” dominio degli azzurri su un dimesso Cagliari, senza anima e gioco. Spalletti conquista la vetta solitaria con due punti di vantaggio sul Milan, quattro sull’Inter e sei sul duo Roma-Fiorentina. Una classifica frutto del gioco, della classe di Insigne e Fabian Ruiz, della solidità del neo arrivato Anguissa che ha schermato la difesa e della potenza di Osimhen. Inoltre a differenza degli anni passati le seconde linee sono al livello del titolari.
Oltreché dell’esperienza dell’allenatore ovviamente, che ha modellato la squadra a sua immagine e somiglianza. Non pervenuto il Cagliari, a cui la cura Mazzarri al momento non fa effetto alcuno. Però il materiale tecnico e umano c’è, va solo registrato. Debutto con gol per il figlio d’arte Daniel Maldini a La Spezia, per la grande emozione del papà Paolo esultante in tribuna. La bellezza di una dinastia, storia unica nel panorama del calcio italiano.
Una storia cominciata con il compianto nonno Cesare, proseguita con il papà Paolo e adesso con l’erede. Che ha interrotto la continuità del ruolo nella dinastia: trequartista. Di classe e talento, sul quale Pioli punta a ragion veduta. Con il suo colpo di testa, il numero 27 milanista ha portato in vantaggio il Milan a inizio ripresa, il gol di Verde (con deviazione di Tonali) aveva pareggiato i conti. A quattro minuti dalla fine, Brahim Diaz su assist di Saelemaekers ha confezionato i tre punti in più in classifica. Plauso allo Spezia che contro Juventus e Milan non ha dato la guancia, anzi. Da seguire il giovane talento francese Antiste.
A San Siro, 2-2 fra Inter e Atalanta: partita stile inglese, con continui capovolgimenti di fronte, occasioni da gol a raffica e pubblico che applaude le due squadre al termine della partita. Gasperini ha rischiato di vincerla, prima che Inzaghi calasse l’artiglieria pesante con i cambi e piano piano sta ritrovando le coordinate della sua Atalanta, sul piano atletico e del gioco. Numeri alla mano invece, fino ad adesso il tecnico interista ha fatto meglio di Conte. Riflessioni in corso in casa Inter, su Handanovic: il Var gli ha tolto dalla coscienza la papera sul gol annullato a Piccoli. Opportuna una pausa per il portiere sloveno e fiducia al secondo Radu? Inzaghi dovrà anche decidere se sdoganare definitivamente Dumfries e Dimarco nell’undici titolare, perché è con loro in campo che la squadra acquista in spinta offensiva. Infine, molto spesso la squadra nerazzurra soffre in primi tempi (vedasi Verona, Fiorentina e Atalanta stessa) ed è un difetto da correggere.
L’arbitro Guida si dimostra una volta di più inadeguato di fronte alle partite di cartello: molti errori nella gestione di Lazio-Roma. Festeggia Sarri, ma un pareggio non avrebbe scontentato nessuno. Biancocelesti che quando riescono a rispettare le consegne del loro allenatore, fanno grandi prestazioni. Classico il gol dell’ex Pedro. La Roma ha pagato l’assenza del capitano Lorenzo Pellegrini e le amnesie difensive. Pessima prestazione di Zaniolo in campo e all’uscita dal terreno di gioco dove si rende protagonista di un gesto irriguardoso nei confronti dei tifosi laziali e rischia di essere sanzionato dal giudice sportivo. Mourinho deve resettare il giovane golden boy su atteggiamenti più consoni e un rendimento più costante in campo e meno nervoso.
Passa la Juventus sul terreno amico dell’ “Allianz Stadium” con un 3-2 alla Sampdoria che non nasconde i problemi. La squadra subisce troppo e in mediana il solo Locatelli contro avversari superiori non basta. Allegri ha perso per almeno un mese Dybala e Morata, sarà problematico sostituirli. Soprattutto pensando a mercoledì, quando a Torino si presenterà il Chelsea fresco campione d’Europa. D’Aversa torna a Genova con la consapevolezza che la squadra doriana ha dei valori importanti, al di là del risultato. Qualche problema in difesa dove Yoshida e Colley non sembrano del tutto connessi.
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Sul difficile campo di Udine un rigore di Vlahovic regala la vittoria ai gigliati, nel contesto di una partita dominata dai ragazzi di Gotti. Ai quali è mancato solo il gol, per le prodezze di un grande Dragowski, che ha coperto le (parecchie) amnesie difensive della difesa, scombussolata dalla classe di Deulofeu. Purtroppo i bianconeri continuano a pagare la carenza di attaccanti con il gol nel sangue, Beto è ancora un oggetto misterioso. Mentre Deulofeu e Pussetto sono esterni adattati in attacco.
Spettacolo nel 3-3 fra Genoa e Verona. Doppietta di Destro: siamo sicuri che nel panorama degli attaccanti italiani, non merita una chance in nazionale? È ancora relativamente giovane, ha sempre avuto talento e fisico, adesso nell’età della maturità sta facendo stagioni importanti. I due allenatori, quello rossoblù e quello gialloblù avranno molto da lavorare in settimana per migliorare la fase difensiva, molto lacunosa. La salvezza si costruisce con la difesa e al momento è difficile immaginare due difese ermetiche. Malgrado la classe di buoni portieri come Sirigu e Montipo’.
A Reggio Emilia esulta il Sassuolo che con un gol di Berardi al “Gewiss Stadium” porta a casa la posta piena, contro una Salernitana che meritava minimo il pareggio. Ma ha peccato di precisione nell’area neroverde. Dionisi respira, ma i problemi rimangono e toccano un po’ tutti i reparti. Spiace per Castori, ma non riesce a raccogliere quanto semina, anche per l’imprecisione degli attaccanti. Poker dell’Empoli al Bologna, spedito prontamente in ritiro da Mijhailovic e Saputo, mentre il direttore sportivo Sabatini ha preferito salutare la società e la squadra.
In settimana il sostituto. Andreazzoli agguanta la seconda vittoria consecutiva e vede premiati i cambi svolta con l’inserimento del baby Viti al centro della difesa e di Pinamonti in attacco. Giocando così, per i toscani la salvezza non sarà una chimera. Mentre per il Bologna ci sarà da lavorare sulle tenuta mentale: la squadra alle prime difficoltà si squaglia e non è normale pensando che nell’undici titolare ci sono elementi di esperienza.
Pari fra Venezia e Torino, risultato giusto. I veneti migliorano di partita in partita, il tecnico Zanetti sta trovando i titolari gara dopo gara. Juric ha sfiorato la vittoria e dovrà riflettere sull’utilizzo di Dijdij che nelle ultime due partite ha provocato due rigori con la sua irruenza. Necessario un pit stop, dando spazio magari al giovane talento di casa Buongiorno.
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