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L’angolo tecnico della ventesima giornata di serie A

Nella ventesima giornata del campionato di Serie A, Il Milan annichilisce la Roma, Juventus bloccata dal Napoli

La giornata numero 20 del campionato sarà ricordata come quella delle partite rinviate a causa dei contagi e delle controverse decisioni delle Asl che non hanno fatto disputare quattro partite, scatenando l’ira di uno dei migliori dirigenti italiani, Giuseppe Marotta, il quale ha chiesto giustamente di definire un nuovo protocollo e soprattutto di ridurre, se non di azzerare completamente il potere delle Asl.

Lasciando a società e Lega Calcio il compito di decidere su eventuali rinvii. Mercoledì ci sarà una riunione fra governo, regioni ed esponenti della Lega Calcio per stabilire le modalità con le quali mandare avanti in sicurezza il baraccone calcio.

In questo quadro, è ripreso il campionato dopo la sosta invernale. Roboante la vittoria casalinga del Milan sulla Roma per i contenuti: partita dominata dal primo all’ultimo minuto di gioco, nuovo modulo con il 4-3-3, Diaz reinventato in mediana, difesa senza in titolari e con Gabbia e Kalulu sugli scudi, Maignan sempre più garanzia e soprattutto il rientrante Leao sempre più forte e imprendibile con un gol e un rigore procurato con annessa espulsione dell’avversario.

Compito di Maldini e Massara blindare il giovane asso portoghese, che ha ancora margini di crescita inesplorata. Una partita bellissima, macchiata dal becerume degli ultras che insultano Ibrahimovic e dai tifosi milanisti che fischiano senza sosta Mourinho.

Il quale da stratega consumato nel dopopartita cerca di fare polemica parlando dell’arbitraggio e del suo no al Milan di qualche anno fa, per togliere pressione alla squadra: sicuro che sia la strategia giusta?

Sicuro che non sia più logico riflettere su come non è stato capace di trovare contromosse alle scelte di Pioli, sulle amnesie di Ibanez e sulle scelte in mediana con Veretout messo a fare il regista basso senza aver maestria nel ruolo e soprattutto sulle sostituzioni (era il caso di togliere Abraham, Villar vale meno di Cristante come centrale, aver silurato Fazio è stata una mossa giusta vista la discontinuità di G. Mancini e Ibanez, Zaniolo alle spalle di Abraham e Shomurodov no?).

Dal canto suo Pioli scopre che Diaz schierato nel centrocampo a tre è opzione valida, annota la prestazione di Gabbia e Kalulu al centro della difesa, applaude la prestazione monstre di Tonali ed è rinfrancato dalla prova di Bakayoko, abbraccia Giroud per il grande lavoro fatto sulla difesa romanista.

Un grande Napoli, falcidiato dalle assenze (Anguissa, Koulibaly, Mario Rui, Fabian Ruiz, Lozano, Osimhen) impone il pareggio alla Juventus e scopre in Juan Jesus, Lobotka, Demme e Politano risorse preziose.

L’impianto di gioco partenopeo è stata la vera differenza, si è vista la mano di Spalletti.

Al contrario la squadra bianconera è ricaduta nelle solite contraddizioni legate a un centrocampo male assemblato e privo di un regista, per non parlare delle polveri bagnate di Morata e Kean.

Applausi a Rugani che non ha fatto rimpiangere Bonucci, un ragazzo che merita fiducia. Allegri nel dopopartita ha parlato di un “Napoli al completo”: caduta di stile che niente a che fare con la sportività.

Spettacolare Lazio-Empoli, colpi esterni per Verona e Cagliari, altro pari per Shevchenko

Nel teatro dell’Olimpico in scena la recita del 3-3 fra Lazio ed Empoli. Squadre uscite fra gli applausi. Padroni di casa incompiuti, Empoli ormai splendida realtà consolidata grazie al lavoro di Andreazzoli.

Non si comprende bene la regione del rinnovo fino al 2025 di Maurizio Sarri, al netto delle scelte che sta operando in nome dell’ Idea: l’esclusione di Lazzari dal progetto, uno dei migliori esterni a tutta fascia del campionato, l’ostinazione a schierare Acerbi e Luiz Felipe in linea e perennemente in difficoltà sullo scatto, i problemi di collocazione di Luis Alberto.

Colpo di coda del Cagliari che sbanca Genova e rimette in crisi la Sampdoria. I doriani si sono sciolti con l’infortunio di Yoshida: con la sua uscita l’uno-due firmato da Deiola e Pavoletti. Mazzarri rialza la testa e con umiltà va avanti.

Piange lo Spezia, bullizzato dal talento di Caprari, che con una doppietta ha regalato tre punti al Verona. Thiago Motta non può fare miracoli con il mercato bloccato, anche se qualche scelta ha lasciato perplessi.

Passi di bimbo per il Genoa in formato ucraino: pari sul difficile campo del Sassuolo. Centro di Destro, ma Mancini è sicuro che un giocatore del genere non meriti una chance in azzurro? I neroverdi ringraziano il “solito” Berardi, giocatore sprecatissimo in provincia e prigioniero della valutazione economica societaria del suo cartellino (40 milioni).

 

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Cristiano Mezzi

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