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L’angolo tecnico della ventiduesima giornata di serie A

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Nella ventiduesima giornata del campionato, topica arbitrale per il Milan, Inter bloccata a Bergamo, continua la marcia della Juventus

Ieri sera sul prato di San Siro, si è consumata un’altra svista arbitrale ai danni del Milan: annullata una rete a Messias Jr, per un fallo su Rebic (che gli aveva passato la palla) con la regola del vantaggio ignorata.

Episodio che segue le polemiche dopo la gara interna contro il Napoli, dove fu tolta una rete a Kessie, per un presunto fuorigioco di Giroud. Sono 4 punti in meno, che possono essere decisivi nella corsa scudetto e che gettano una volta di più, ombre sulla classe arbitrale, decisamente inadeguata.

Non solo, lo Spezia si avvantaggia sulle dirette concorrenti per la salvezza. La partita era stata un monologo rossonero, con 25 tiri in porta, parate da fenomeno del portiere ospite Provedel, una traversa e un rigore sbagliato da Hernandez.

Gli spezzini hanno sfruttato la situazione, finalizzando due contropiedi di Agudelo e Gyasi. Squadra fortunata: aveva vinto in trasferta anche a Napoli, senza tirare in porta e grazie a un’autorete di Juan Jesus.

La capolista è stata bloccata sul pareggio a Bergamo, dall’Atalanta di Gasperini.

Il quale ha dovuto fare a meno di pezzi grossi come Zapata, Malinosvkiy, Gosens e Ilicic.

Gli orobici ci hanno provato, ma si sono scontrati con la solidità difensiva di Skriniar e compagni.

Muriel era troppo isolato e gli inserimenti dei centrocampisti sono stati inefficaci.

Inzaghi continua la marcia solitaria, sfruttando anche la rocambolesca sconfitta dei cugini.

Dopo aver perso la Supercoppa Italia, la Juventus riparte con tre punti casalinghi.

Troppo soffice l’Udinese per Dybala e compagni.

L’argentino ha fatto la differenza e al gol non ha esultato: un chiaro messaggio alla dirigenza in tema di rinnovo.

Continua l’alternanza e l’astinenza fra Kean e Morata. Kaio Jorge, proprio no ?

In casa friuliana, un problema di guida tecnica, legata all’inesperienza di Cioffi: ha tolto l’uomo di maggior classe, Deulofeu, quando stava ingranando.

Azzerando cosi quel minimo di pericolosità offensiva della sua squadra.

Nella ventiduesima giornata Napoli corsaro a Bologna, vincono le romane, si diverte la Fiorentina

ventiduesima giornata

Una doppietta del messicano Lozano, ha aperto la strada alla vittoria napoletana sul campo del Bologna. Il rientro a pieno regime di Fabian Ruiz a centrocampo, ha dotato la formazione partenopea di regia illuminata.

Lo spagnolo ha preso anche un palo, con un tiro a giro. Spalletti tallona il Milan e con il rientro dei titolari, avrà delle armi in più. Padroni di casa spuntati in attacco, Arnautovic è troppo solo. Non si capisce la ritrosia di Mijhailovic a puntare sulla fantasia di Emanuele Vignato.

Sprofonda il Genoa, seppellito sotto sei gol a Firenze. Un tiro a segno, dove c’è anche il rigore sbagliato da Vlahovic.

Spettacolare la doppietta di Biraghi, con due punizioni fotocopia.

Prestazione indecorosa dei rossoblù, guidati da Konko e  in attesa dell’ufficializzazione del nuovo allenatore, l’italo-tedesco Bruno Labbadia.

Ci si chiede come possa imprimere la svolta, un allenatore estraneo al campionato italiano e con una carriera mediocre. Mistero.

Week end positivo per le squadre romane, entrambe vittoriose.

La Roma si è goduto l’esordio, con gol su rigore del neoacquisto Sergio Oliveira, che è servito a mettere in cassaforte la vittoria sul Cagliari.

Il connazionale di Mourinho ha preso in mano il centrocampo giallorosso con personalità, offrendo ai compagni un punto di riferimento prezioso.

Cresce l’altro acquisto, l’inglese Maitland Niles.

Gli isolani ci hanno messo il cuore, ma non è bastato davanti a tanta pochezza offensiva.

Colpo esterno della Lazio, con tre gol sul campo della Salernitana. Immobile si candida per la classifica cannonieri, mentre Lazzari ha dimostrato a Sarri di poter stare nel contesto tattico.

Granata depressi, il neo presidente Iervolino dovrà mettere mano al portafogli, per consentire al direttore sportivo Sabatini di rinforzare la squadra.

Vola il Verona, Venezia ed Empoli pareggiano, Torino super

Tripletta di Barak (giocatore che merita altri palcoscenici) e centro di Caprari: il Verona passa a Reggio Emilia. A nulla sono serviti i gol di Scamacca e Defrel,

il Sassuolo ha pagato a caro prezzo l’assenza di Berardi: grave esserne dipendenti.

Venezia ed Empoli non si fanno male, un punto a testa. Nelle file dei lagunari, esordio scoppiettante del portoghese Nani, che ha spedito Okereke in rete, con un assist sublime.

La classe non è annacquata dal tempo, bel colpo di mercato per i veneti.

Il Torino sbanca Genova, sponda doriana, con una testata di Singo e una dell’ex Praet: continua la marcia di Juric verso i piani nobili della classifica.

La vittoria granata è la scure per D’Aversa: al suo posto Giampaolo, cavallo di ritorno.

Scelta che divide la tifoseria blucerchiata, visti gli ultimi rovesci del tecnico abruzzese alla guida di Milan e Torino..

Serie A

Juventus-Inter, Motta: “Ora testa al PSV”

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Juventus-Inter, Thiago Motta

Una vittoria pesante: è quella che Thiago Motta e i suoi hanno portato a casa in occasione della sfida Juventus-Inter. Ecco le sue dichiarazioni alla stampa.

Juventus-Inter, la conferenza stampa di Thiago Motta

Che importanza ha questa vittoria?
“Tutte le vittorie sono importanti. Abbiamo giocato questa partita in un ambiente speciale per noi e per i tifosi. Abbiamo fatto un ottimo secondo tempo e abbiamo meritato la vittoria. Adesso è un momento per i tifosi per godere la vittoria, ma noi dobbiamo presentarci domani mattina con la testa giusta per preparare la sfida al Psv. Dobbiamo essere pronti per andare agli ottavi”.

Cosa ha detto negli spogliatoi?
“Nel primo tempo abbiamo rispettato troppo il nostro avversario. Loro sono una grandissima squadra, ma l’abbiamo rispettata troppo. Nel secondo tempo la squadra è tornata molto bene in campo e ho detto le solite cose. Questi ragazzi si impegnano tantissimo. Però ancora una volta abbiamo sofferto emotivamente. Tutti hanno alzato il livello”.

Dopo il gol avete continuato a spingere?
“È la strada giusta. Nel primo tempo abbiamo sofferto troppo. Nel secondo tempo abbiamo creato e fatto un gol molto bello. Non è mai facile vincere partite di questo livello e bisogna giocare 95′ al massimo livello e mettersi dietro non sempre la decisione giusta. Per vincere bisogna andare in avanti, oggi potevamo chiuderla con il secondo gol, ma abbiamo meritato la vittoria”.

L’importanza di Cambiaso?
“Andrea oggi è entrato molto bene. Però si vedeva che era in forma anche a livello di comunicazione con la squadra”.

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Serie A

Juventus-Inter, Inzaghi: “Dobbiamo cambiare negli scontri diretti”

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Juventus-Inter, Inzaghi

Juventus-Inter, una sconfitta che fa mancare il primo posto in classifica: Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa del Derby d’Italia.

Juventus-Inter, la conferenza stampa di Simone Inzaghi

Cosa è successo nel secondo tempo?
“Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, ma non siamo riusciti a concretizzare. Nel secondo tempo non abbiamo approcciato come il primo. Poi il gol di Conceiçao ha spostato gli equilibri. Una sconfitta che fa male e se vogliamo arrivare dove vogliamo dobbiamo cambiare marcia. Ora non dobbiamo pensare di essere i più, ma i più bravi”.

Cosa vi sta mancando?
“Dobbiamo cambiare il nostro percorso negli scontri diretti. Lo scorso anno siamo stati bravi, invece ora dobbiamo migliorare. In 9 anni qua allo Stadium non avevo mai creato così tante occasioni. Questa sconfitta ci farà male, ma ci porterà a lavorare ancora di più”.

Come ti spieghi questi errori?
“Stasera la squadra a livello fisico stavamo molto bene. Abbiamo fatto una partita determinata e doveva essere più concreti, ma il calcio è questo”.

Sulle prossime partite con Napoli e Atalanta…
“Lavoreremo e non dobbiamo fare proclami. Questo non basta, perchè vogliamo essere primi. Dobbiamo parlare poco e lavorare, ma non ho nulla da recriminare alla squadra”.

Rifaresti gli stessi cambi?
“Abbiamo fatto dei cambi, perchè stavamo soffrendo la Juve. I cambi sono entrati molto bene e in quel momento avevamo sistemato la partita. Nel nostro momento migliore hanno segnato loro”.

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Serie A

Juventus-Inter 1-0, Derby d’Italia serratissimo

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Juventus-Inter, Thiago Motta

Stasera è andato in scena il Derby d’Italia Juventus-Inter: una partita che avrebbe potuto essere il lasciapassare per il primo posto dei nerazzurri.

L’Inter è arrivata al Derby d’Italia Juventus-Inter di stasera con un obiettivo in testa: quello di disarcionare il Napoli dal primo posto in classifica di Serie A.

Dal canto suo, poteva contare su un vantaggio statistico: quello di essere rimasta imbattuta negli ultimi tre incontri contro la Juventus.

In campo, le due compagini si sono mostrate agguerritissime e si sono affrontate a viso aperto. Alla fine, ad avere la meglio è stata la Vecchia Signora.

Ripercorriamo insieme i momenti chiave del match.

Juventus-Inter, i momenti salienti

La prima occasione della partita, lato Juventus, si presenta appena al 3′, con Nico Gonzales: da quel momento in poi la partita sarà un botta e risposta di grandi occasioni da ambo le parti.

Al 12′ l’Inter risponde con il tiro di Barella, cui seguono i tiri di Taremi, sostituto in campo di Thuram, e di Dumfries.

La Juventus risponde con un’altra incursione di Gonzales e con un tiro velenoso di Conceiçao, parato con maestria da Sommer. Al 33′ si presenta anche Kolo Muani, il cui tiro viene leggermente deviato e determina un calcio d’angolo.

Il primo tempo si è chiuso con le grandi occasioni mancate da Lautaro e, nuovamente, Dumfries.

Nei primi 10 minuti del secondo tempo il numero 12 bianconero Veiga ha tentato la via del gol, trovando però la parata di Sommer.

Un’ammonizione per Conceiçao e molteplici cambi da ambo le parti, per tentare di sbloccare l’empasse dello 0-0.

Ci riprovano Dumfries e Koopmeiners di testa, finché al 74′ Conceiçao non realizza il gol che decide la partita, su assist del sempre prezioso Kolo Muani. Il portoghese verrà poi rimpiazzato all’81’ da Kenan Yildiz.

Non bastano i due cambi effettuati da Simone Inzaghi all’80’: l’Inter non riuscirà a trovare la via del gol fino alla fine, malgrado i 4 minuti di recupero e malgrado due conclusioni pericolose di Thuram. Nel recupero Kolo Muani sfiora il secondo gol.

A seguito di questa sfida, l’Inter conserva il secondo posto, mentre la Juventus diventa quarta a pari punti con la Lazio (46) ma in vantaggio per la differenza reti realizzate e subite (per i bianconeri è di 21, per i biancocelesti 13).

La zona Champions c’è; per il sogno scudetto, forse, bisognerà attendere.

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