Serie A
Lazio, addio per sei giocatori a fine anno?
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La Lazio è pronta a dire addio a diversi giocatori entro fine stagione, che ormai hanno le valigie pronte. Il punto sui nomi in uscita dei biancocelesti.
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Il DS della Lazio, Angelo Fabiani, durante la presentazione in conferenza stampa di Dia e Gigot, ha risposto a domande sui programmi del club.
Lazio, chi è pronto a salutare
Quasi certamente, dirà addio il terzino Hysaj. L’albanese è finito fuori rosa, come anche Akpa Akpro e Basic. I primi due andranno in scadenza a giugno 2025, mentre il centrocampista croato nel 2026. Il DS Fabiani tenterà di monetizzare dalla sua cessione, visto che è stato vicino in estate a essere ceduto. Si tenterà nuovamente di cederlo già a gennaio.
Salvo ripensamenti, andranno a parametro zero la prossima estate sia Pedro che Vecino. A loro potrebbe aggiungersi anche Marusic, che compirà a breve 32 anni, è la sua ottava stagione a Roma. Da questi addii, la Lazio potrà risparmiare fino a 17 milioni di euro, liberandosi di 5 ultratrentenni e un ventottenne. L’esigenza è dunque di abbassare l’età media della squadra, che rappresenta ormai una necessità.
Importante anche abbassare il monte ingaggi, per tenere sotto controllo il bilancio. L’anno prossimo la società dovrà rispettare paletti ancor più rigidi rispetto al relativo rapporto tra stipendi e ricavi dei calciatori.
Il club di Lotito ha due opzioni entro fine anno: aumentare gli introiti o tagliare i costi. La prima opzione implica ad esempio l’aumento delle sponsorizzazioni commerciali, come il ritorno di un main sponsor sulle maglie.
La seconda opzione è mettere a bilancio importanti plusvalenze dalla cessione di calciatori. Scenari che saranno tenuti in forte considerazioni entro la fine di ogni prossimo mercato.
Serie A
Udinese, Runjaic: “Su Lucca e Thauvin decisioni prese. Annata positiva, resterei volentieri”
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8 minuti fail
09/05/2025
Kosta Runjaic, allenatore dell’Udinese, ha parlato in conferenza stampa in vista della prossima partita casalinga di Serie A contro il Monza.
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Il lunch match della 36a giornata di Serie A mette di fronte l’Udinese e il Monza al Bluenergy Stadium. I padroni di casa vengono dal successo esterno sul Cagliari e sono in lotta per il decimo posto in classifica con Como e Torino. Ultimi con 15 punti, gli ospiti sono matematicamente la prima retrocessa della stagione: l’obiettivo è quanto meno onorare queste ultime giornate, anche se la striscia di 6 sconfitte consecutive non lascia ben sperare.

LORENZO LUCCA (FOTO DI SALVATORE FORNELLI)
Udinese-Monza: Runjaic presenta la sfida
Il tecnico dell’Udinese Kosta Runjaic ha presentato la sfida contro i brianzoli. Di seguito le sue parole in conferenza stampa.
Sul Monza
“Quella contro il Monza è un’altra possibilità per confermare quanto fatto di buono nelle ultime settimane. Il Monza è ultimo in classifica e contro una squadra che è in quella posizione di classifica l’obiettivo è vincere, però non sarà facile. Il Monza è una squadra che vuole lasciare un bel ricordo prima di salutare questa Serie A, serviranno intensità e costanza, vogliamo fornire una bella prestazione davanti ai nostri tifosi per averci sostenuto anche nei momenti difficili. Vogliamo vincere giocando bene e festeggiare con i nostri tifosi. Però per farlo servirà la giusta intensità“.
Le condizioni di Lucca e Thauvin
“Lucca è pronto e sta bene, vedremo per quanto giocherà, non lo so ancora. Thauvin non si sta ancora allenando con la squadra, ogni giorno fa terapia, due volte al giorno. Sta seguendo un programma individuale ma non è ancora pronto per allenarsi con la squadra, purtroppo questa è la situazione. Non è andata come speravamo ma continuiamo a lavorare, speriamo che possa giocare una delle ultime due, ma non sappiamo dirlo con certezza. Per noi è un giocatore importante, siamo dove siamo grazie a lui e anche grazie alla squadra. Se si è espresso a certi livelli è anche grazie al contributo della squadra. Davis ha giocato queste due partite, sta migliorando, Lucca recupera, abbiamo un po’ più di scelte. Con il rientro di Ehizibue e Payero abbiamo più possibilità, sicuramente l’assenza di Thauvin fa male ma non come le scorse settimane“.
Resterebbe l’anno prossimo?
“Ho iniziato un’annata che è passata in maniera molto rapida. E’ stata ricca, interessante, molto bella, però va ancora finita, speriamo di concluderla bene. L’obiettivo prefissato,ovvero la salvezza, è raggiunto. In generale non siamo mai scesi sotto il dodicesimo posto, è un bel segnale soprattutto dopo l’ultima annata. Siamo a maggio, finirà il campionato e vedremo, ma rimarrei volentieri, non c’è molto da dire. Il focus non è su di me, ma sul mercato, su chi può andare, chi può restare. Non c’è ora nulla di più importante rispetto alle ultime tre gare. Ho ancora un anno di contratto e spero che possiate vedere anche da come mi comporto che io qui sto bene, sono stato accolto molto bene anche dalla città. Anche Inler ha contribuito ad avvicinare squadra, tifosi e città. Vogliamo continuare su questa strada, stiamo vivendo un buon momento, in generale non penso molto al futuro, se si guarda troppo in là puoi inciampare su una pietra in occasione del prossimo passo. Dobbiamo pensare a trarre il meglio dalla prossima sfida“.
Cosa rimane di questa sua prima annata in Italia
“Sono stato accolto in maniera calorosa, mi sto trovando bene e sto imparando a conoscere le squadre della Serie A, abbiamo già giocato contro quasi tutte due volte, contro l’Inter tre volte. Bisogna gestire molto bene le risorse a disposizione, parlare molto anche a livello interno e prendere decisioni strategiche in vista della gara, agendo e reagendo ogni volta. Non siamo ancora alla fine dell’annata, ho già un’idea di come sia evoluta questa stagione. Non ho però ancora tutti i feedback di questa stagione, l’obiettivo è riuscire a fornire dei risultati ancora migliori l’anno prossimo. Abbiamo ancora delle partite per migliorare. L’Udinese in questi anni ha sempre affrontato bene le sfide proposte dalla Serie A, io sono l’allenatore e accumulo esperienza ogni partita, magari non ho sempre preso la scelta giusta ma nessuno è perfetto. L’importante è migliorare in ottica futura. Questo è ciò che mi spinge ogni giorno. Spero di continuare su questo percorso positivo e vedremo quale sarà il prossimo passo che potremo compiere“.
Ci sarà un ultimo allenamento a porte aperte?
“Perché si dovrebbe cambiare qualcosa che si è dimostrato molto positivo? Magari dobbiamo migliorare solo leggermente l’organizzazione, ne dobbiamo parlare, magari sono venuti più tifosi rispetto alle attese, ma è una cosa molto bella. I tifosi sono molto importanti per noi in una regione che comunque è piccola rispetto alle altre, vogliamo funzionare all’unisono, questo è un punto di forza dell’Udinese, avere una forte identità. Tutti danno il proprio contributo, dalla società ai tifosi, le sensazioni inoltre sono molto importanti, dobbiamo dare buone sensazioni anche ai tifosi, le ultime partite sono importanti per ringraziarli, ci hanno sempre sostenuto. Noi siamo aperti a nuove soluzioni da intraprendere per essere ancora più coesi fra di noi“.
Tanti giocatori hanno trovato il gol
“Sappiamo che in Serie A si difende molto bene e non è semplice segnare, non sono soddisfatto dei numeri perché potevamo sfruttare più occasioni. Però sono contento del fatto che abbiamo diversi giocatori che hanno segnato. Questa però è solo una parte del lavoro, c’è anche la fase difensiva su cui lavorare. Bisona continuare a lavorare sui dettagli per migliorare“.
Su Ehizibue e Rui Modesto: quest’ultimo verrà riproposto?
“Abbiamo ancora la rifinitura prima della partita di dopodomani col Monza, non posso ancora sbilanciarmi perché magari domani vedrò qualcosa che mi farà cambiare idea, quest’anno è accaduto a volte. Rui Modesto sta facendo molto bene e ha giocato bene, sta raccogliendo i frutti del suo lavoro. Contro il Cagliari ha fornito una prestazione solida, ha un buon potenziale di crescita, domanda legittima ma ancora non lo so. Ehizibue è stato titolare fisso e ha fornito sempre buone prestazioni, non so ancora dare dettagli sull’11 titolare“.
Serie A
Parma, Chivu: “per noi domani è la prima delle tre finali, ma son state sempre finali da quando son qui”
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09/05/2025
Empoli-Parma: Queste le parole di Chivu in conferenza stampa in vista della partita di domani del suo Parma contro l’Empoli alle 20:45 allo stadio Castellani
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La partita di domani, che andrà in scena a partire dalle 20:45 presso lo stadio Sergio Castellani di Empoli, sarà uno scontro fondamentale in ottica salvezza. I padroni di casa, attualmente a sette punti dai crociati, cercheranno in ogni modo di agguantare una vittoria che gli permetterebbe di risalire la classifica e, di conseguenza, avvicinarsi allo spiraglio salvezza, al momento distante solo due punti.
Dal canto loro, invece, il Parma, dopo essere riuscito a strappare punti preziosi contro Inter, Juventus e Lazio, cercherà di ristabilire la strada intrapresa con l’arrivo in panchina di Chivu, dopo il passo falso della settimana scorsa contro il Como. Queste le parole dell’allenatore del Parma in vista del match di domani:
Come sta la squadra, che settimana è stata?
“Come tutte le altre, abbiamo lavorato preparando la partita al meglio delle richieste. Pontus ha lavorato in gruppo, gli altri sono ancora fuori. Non abbiamo perso nessuno, ogni settimana avevamo avuto problemi, questa settimana tutto liscio”.
La sconfitta con il Como può togliere un po’ di sicurezza?
“In questi mesi abbiamo insistito sulla tenuta mentale, sull’approccio che serve per essere professionisti. Abbiamo raccolto risultati importanti, abbiamo fatto prestazioni importanti anche quando nessuno ci credeva. Il merito è dei ragazzi, per questo una sconfitta non deve condizionare. Non ho visto una reazione negativa, anzi ho visto anche rabbia e rammarico di non aver fatto meglio sabato scorso”.
Si aspetta una prestazione coraggiosa?
“Nel calcio è difficile allenare le emozioni e la gestione dei momenti, i ragazzi però hanno dimostrato di saper gestire i momenti della partita, siamo stati aggressivi in alcune fasi delle gare e attendisti in altre. E’ una squadra diventata matura, sa gestire i momenti, questo è stato un elemento cruciale che hanno aggiunto al loro bagaglio”.
Hainaut sembra cresciuto come quinto:
“Sono contento per lui, per come si allena e per quello che ha capito delle nostre richieste. Abbiamo fatto un colloquio, dall’inizio son stato schietto spiegandogli che lo vedo come quinto. Sono contento delle sue prestazione, può fare però ancora molto meglio. Non sono mai pienamente contento do quello che fanno e di quello che fanno i ragazzi, dobbiamo sempre essere autocritici e migliorarci, sennò si rischia. L’illusione del successo può portare sotto terra, ci vuole poco per cadere e l’impatto poi va gestito”.
E’ una partita che rischia di esser caricata più del dovuto:
“Non deve esserlo, per noi domani è la prima delle tre finali, ma son state sempre finali da quando son qui”.
Com’è stata la settimana di Man?
“Man ha lavorato come gli altri, ha cercato di guadagnarsi una maglia da titolare, con massima serietà ed impegno. E’ quello che voglio, i ragazzi devono mettermi in dubbio nelle scelte”.
Se c’è qualcosa su cui migliorare, forse quello che serve è un po’ di cinismo. Con il Como è costato caro:
“Non solo Como. Se vado ad analizzare, anche a Roma con la Lazio, ma più indietro anche nel primo tempo con l’Inter. E’ una pecca che ci portiamo dietro da un bel po’, lavoriamo tutti i giorni e tutte le settimane per trasmettere la cattiveria che serve sotto porta. Abbiamo creato occasioni importanti, è fondamentale avere la grinta che serve sotto porta”.
In settimana è arrivata anche la promozione della Primavera, ci sono ragazzi che possono aiutare la prima squadra?
“E’ sempre stato l’obiettivo del settore giovanile del Parma. Ho fatto i complimenti in privato, li faccio anche pubblicamente. Ora si alza il livello, di Primavera 1 qualcosa me ne intendo. E’ un traguardo importante per la società, l’anno prossimo si potranno confrontare con realtà importanti, è fondamentale per una società che ha come obiettivo la crescita di questi ragazzi”.

(Foto di Salvatore Fornelli)
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Io credo che sarà fondamentale avere fame e sangue negli occhi, la partita di domani determina un intero anno”
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13 minuti fail
09/05/2025
Empoli-Parma: Queste le parole di D’Aversa in conferenza, in vista della partita di domani del suo Empoli contro il Parma alle 20:45 allo stadio Castellani
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La partita di domani, che andrà in scena a partire dalle 20:45 presso lo stadio Sergio Castellani di Empoli, sarà uno scontro fondamentale in ottica salvezza. I padroni di casa, attualmente a sette punti dai crociati, cercheranno in ogni modo di agguantare una vittoria che gli permetterebbe di risalire la classifica e, di conseguenza, avvicinarsi allo spiraglio salvezza, al momento distante solo due punti.
Il Parma, invece, dopo essere riuscito a strappare punti preziosi contro Inter, Juventus e Lazio, cercherà di ristabilire la strada intrapresa con l’arrivo in panchina di Chivu, dopo il passo falso della settimana scorsa contro il Como. Queste le parole dell’allenatore dell’Empoli in vista del match di domani:
Ci sono partite in cui serve quel qualcosa in più, come l’avete preparata?
“Sotto l’aspetto tattico l’abbiamo preparata, come è giusto che sia, ma domani farà la differenza la voglia e la determinazione per scendere in campo e giocare per un risultato positivo. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, nel collettivo, nel pubblico. Per noi è fondamentale stare nella categoria e abbiamo una grande opportunità. Sarebbe qualcosa di straordinario”
Si aspetta un Parma consapevole di avere due risultati su tre? Recupererete qualcuno?
“Tra i convocati ci sono Solbakken, Kovalenko, Anjorin ed Ebuehi. Si sono allenati oggi, domani vedremo che minutaggio potranno avere. Non credo che il Parma giocherà in maniera diversa, nonostante il calendario stanno facendo bene. Hanno cambiato modo di giocare, loro affronteranno partite difficili e verranno in campo per fare risultato”
Come mai gli allenamenti a porte chiuse degli ultimi giorni?
“Gli allenamenti a porte chiuse li ho fatti per isolare i ragazzi. I nostri tifosi lo sanno, gliel’ho comunicato direttamente post gara, loro per me possono venire sempre anche nella rifinitura. Abbiamo bisogno di compattezza, escludendo i tifosi non ci fa vincere la partita o no. Domani avrà un’importanza diversa, la partita di domani determina”
Dovrete scendere in campo con grande determinazione.
“Io credo che sarà fondamentale avere fame e sangue negli occhi, la partita di domani determina un intero anno. Questi ragazzi lavorano dall’estate molto bene, possiamo concretizzare questo lavoro. Abbiamo bisogno di cattiveria, dobbiamo ragionare sulla partita di domani avendo il destino nelle nostre mani”
La fa arrabbiare la non contemporaneità?
“Io ho scelto la linea di non creare alibi e nel fare polemiche. La situazione più fastidiosa per un allenatore è non poter lavorare bene, l’osservazione è giusta ma non voglio tirar fuori questa cosa adesso. Durante l’anno non abbiamo avuto la settimana tipo, ma voglio continuare a ragionare senza creare scusanti. Se vogliamo fare nove punti, dobbiamo vincere domani”
Sambia può essere l’uomo giusto? Quanto pesa l’assenza di Colombo?
“Sambia ha fatto bene anche dall’inizio, ma è sempre subentrato bene. Lui è cresciuto molto anche per la qualità di gioco. Mi porto dei dubbi su di lui, spesso e volentieri l’allenatore deve valutare chi è meglio mettere dall’inizio o farlo subentrare. Devo cercare di fare delle valutazioni, nel momento in cui non c’è Colombo. Recuperiamo Esposito, questo è molto importante per noi”
Ritroverete il centrocampo titolare?
“Il fatto che non c’erano Henderson e Grassi non ha determinato la sconfitta, poi è chiaro che se ti mancano tanti centrocampisti puoi andare in difficoltà Marianucci ha fatto bene in quella posizione, lo stesso Fazzini che è un giocatore completo ha fatto molto bene”
Ripartirete dalle cose buone viste contro la Lazio?
“Si è giocato una partita alla pari con la Lazio, il gruppo ha qualità. Ma non possiamo permetterci errori banali, perché il tempo è finito. Il margine di errore deve essere zero, dobbiamo mettere in campo anche grande determinazione”.
Quanto sarà importante il pubblico?
“Mi auguro che lo sia, i tifosi hanno sempre fatto il loro dovere. Sotto l’aspetto dei risultati, non sotto quello dell’impegno, abbiamo qualche limite ma sotto l’aspetto della serietà ci metto due mani sul fuoco. Quello che chiedo è che l’ambiente abbia fiducia in noi. Gli allenatori, i giocatori passano, ma il club rimane. Vorrei che domani pensassimo a preservare qualcosa di importante per la città di Empoli. Noi veniamo valutati per i risultati, dovremo scendere in campo consapevoli dell’importanza dell’obiettivo

EVAN NDICKA E LORENZO COLOMBO IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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