Serie A
Lazio, attesa rivoluzione sulle ali in estate

Con il probabile addio di Sarri in estate, le possibilità di vedere rivoluzionata la rosa della Lazio in vista della prossima stagione sono sempre più alte.
La Lazio in estate saluterà Maurizio Sarri. Nonostante le smentite di rito del tecnico, la separazione fra la squadra capitolina e il suo allenatore è sempre più probabile. Stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, è possibile che la prossima destinazione dell’ex-tecnico del Napoli sia Firenze.
Quella stessa Fiorentina che, prima di scegliere Italiano, lo aveva a lungo corteggiato. Ed è proprio Italiano che Sarri andrebbe a sostituire. Per ora sono soltanto ipotesi, ma l’eventuale separazione fra Sarri e la Lazio porterebbe in sé i prodromi di una rivoluzione in casa biancoceleste.
Lazio, un reparto in scadenza
Il reparto che andrebbe maggiormente ritoccato in estate è quello del parco esterni. Pedro e Felipe Anderson hanno il contratto in scadenza nel 2024, mentre Zaccagni lo ha nel 2025. E se per il campione spagnolo l’eventuale rinnovo dipenderà unicamente dalle garanzie fisiche che quest’ultimo darà nel corso della stagione, non si può dire lo stesso per i suoi compagni di reparto.
La questione Zaccagni è sicuramente la più complicata. Due mesi fa lo sfogo di Mario Giuffredi, agente dell’ex-Verona, in cui veniva ipotizzato per il suo assistito uno scenario simile a quello legato a Milinkovic-Savic.
❝Ho parlato per otto mesi con Lotito. Prima però c’era il mercato. Poi la Pasqua. Poi gli obiettivi da raggiungere. Poi la politica e infine il mercato estivo. Mi sono impegnato per chiudere l’accordo quanto prima. Era un desiderio di Zaccagni legarsi a lungo a questo club. Ora però non è più un mio problema. Evidentemente il presidente ha altre priorità.❞
❝Non prego nessuno, solo in chiesa. Il rinnovo deve essere voluto da entrambe le parti. Continuando così fino alla fine del campionato la Lazio rischierà di ritrovarsi nella stessa situazione contrattuale di Milinkovic-Savic e non sarà certo per colpa nostra.❞
Lo stesso agente del calciatore ha poi ritrattato, in un’intervista concessa durante la “Palermo Football Conference” di inizio Ottobre. Sintomatico di come lo sfogo pubblico di Giuffredi abbia smosso qualcosa all’interno degli uffici di Formello. I discorsi per il prolungamento di Zaccagni sono stati effettivamente aperti, ma ora è l’entourage a non avere fretta.
Dando seguito alla “minaccia” di trascinare la questione Zaccagni sin quasi alla scadenza dell’accordo, come fu per Milinkovic. Un déjà vu che la Lazio vuole assolutamente evitare e per questo motivo si sta già muovendo per non farsi trovare impreparata qualora dovesse configurarsi una rottura.
I casi Zaccagni e Felipe Anderson
Alberto Abbate, giornalista de “Il Messaggero“, ipotizzava che l’incontro fra Lotito e gli agenti di Felipe Anderson si sarebbe verificato durante questa sosta per le nazionali. Ed effettivamente così è stato. Stando a quanto filtra, la richiesta del giocatore sarebbe di 3,5 e l’offerta della Lazio di 2,7.
Un accordo potrebbe arrivare qualora la Lazio proponesse circa 3 milioni netti a stagione più l’inserimento di alcuni bonus, che potrebbero far lievitare la cifra sino ad avvicinarsi alla richiesta del brasiliano. Tuttavia, la tanto agognata fumata bianca, attesa nella serata di ieri, non è arrivata.
Una procrastinazione dell’ufficialità che dà corpo alle voci secondo le quali il brasiliano sarebbe attratto dalle sirene arabe. Si ipotizza che una delle ragioni che hanno indotto il giocatore a mettere in stand-by il rinnovo con la Lazio sia legato alla sua volontà di prendersi del tempo per valutare tutte le possibili soluzioni. Compresa la ricca proposta saudita.
Discorso simile per Zaccagni. La Lazio ha messo sul piatto un contratto da 2,5 milioni netti a stagione, bonus compresi, mentre Giuffredi chiede una base fissa di 3 milioni più eventuali bonus. Si tratta. La distanza non è incolmabile, ma il progressivo inasprimento dei rapporti non lascia ben sperare.
Le alternative in casa Lazio
La Lazio, da canto suo, non vuole farsi trovare impreparata e sta già sfogliando la margherita delle alternative. In questi giorni è tornato nell’orbita capitolina il nome di Georges Mikautadze. Vecchio pallino della dirigenza biancoceleste che per lui aveva già presentato un’offerta ufficiale al Metz questa estate.
Non se ne fece nulla, poiché l’Ajax sbaragliò la concorrenza e vinse l’iniziale resistenza dei francesi con un’offerta da quasi 20 milioni di euro. Tuttavia, in Olanda non sta rendendo secondo le attese. Anche, e soprattutto, per via del caos (ne ho parlato approfonditamente qui) che regna nel club a tutti i livelli.
Il fortissimo attaccante georgiano è entrato nuovamente nei radar della Lazio e questa volta sono stati proprio gli agenti del calciatore a proporlo a Lotito. Difficile che l’affondo possa verificarsi già a Gennaio, è più probabile in estate visto quanto restio è Lotito a intavolare trattative così esose nella finestra invernale di calciomercato, ma il ragazzo sta venendo valutato seriamente.
Più difficile, se non impossibile, arrivare al brasiliano Savio. Uno dei migliori giocatori del Girona, che sta dominando il campionato spagnolo ed è davanti a due colossi come Barcellona e Real Madrid. Il 19enne è de facto di proprietà del City Group, dal momento che è in prestito dai catalani proprio dal Troyes.
Un altro club di proprietà del gruppo che gestisce il Manchester City. Il prezzo del cartellino è già ora ampiamente al di fuori dei parametri della Lazio (si parla di non meno di 25 milioni di euro) ma a rendere inaccessibile una potenziale trattativa è il modus operandi dell’azienda. Infatti, gli asset societari vengono mossi, principalmente fra i club nell’orbita del gruppo, attraverso una complessa rete commerciale con l’obiettivo di testarne le qualità su più livelli.
Quelli ritenuti sufficientemente bravi da vestire la maglia del club principale del club, ovviamente quello allenato da Guardiola, vengono richiamati alla casa base nel giro di un paio d’anni. Nei prossimi mesi capiremo se il ragazzo sarà effettivamente considerato all’altezza di giocare nel club Campione d’Europa in carica. Molto dipenderà dalla seconda parte di stagione disputata in Spagna, ma anche qualora il City dovesse decidere di sacrificarlo sul mercato la sensazione è che resterebbe comunque fuori dai parametri della Lazio.
Serie A
Lazio, Pellegrini: “Avete visto tutti l’approccio della partita, non siamo soddisfatti sia del primo tempo che del secondo tempo.”

Il difensore della Lazio Luca Pellegrini ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro il Parma finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico.
Il difensore della Lazio Luca Pellegrini ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro il Parma finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico. Tra i temi affrontati, l’approccio alla partita, gli arbitraggi e il suo futuro in maglia biancoceleste.

LUCA PELLEGRINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, Pellegrini: “Dobbiamo guardare avanti con positività, ci aspettano 4 partite non facili. Sappiamo che per passare per l’Europa che conta dobbiamo affrontarle tutte”
Il difensore della Lazio Luca Pellegrini ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro il Parma finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico. Tra i temi affrontati, l’approccio alla partita, gli arbitraggi e il suo futuro in maglia biancoceleste.
Ci puoi raccontare l’approccio alla partita? Dove volete arrivare da qui a fine campionato?
“Avete visto tutti l’approccio della partita, non siamo soddisfatti sia del primo tempo che del secondo tempo. Nella ripresa abbiamo preso gol in una situazione rocambolesca, però secondo me abbiamo fatto una partita completamente diversa rispetto al primo tempo. Dobbiamo guardare avanti con positività, ci aspettano 4 partite non facili. Sappiamo che per passare per l’Europa che conta dobbiamo affrontarle tutte, non abbiamo tempo di tirare le somme a quattro giornate dalla fine. Il mister ci ha detto una cosa giusta prima della partita, il ciclista mette il mirino sul traguardo e pedala più forte che può. Dobbiamo fare questo”
Qualche arbitraggio vi ha fatto innervosire, vi sentite in credito?
“Dobbiamo pensare a noi stessi. Non mi piace parlare di arbitraggio, oggettivamente se avessimo fatto qualcosa di più nel primo tempo non staremmo a parlare di questo. Abbiamo potere solo sulle nostre azioni, non possiamo sprecare energie su cose su cui non possiamo incidere. Avremo bisogno di molte energie ed è meglio pensare a noi”.
Pensi che queste recenti prestazioni incideranno sul tuo futuro?
“Il mio futuro è un discorso da fare a bocce ferme. Tutti sanno cosa ho fatto per stare qui, darò sempre l’anima in campo come ho fatto dal primo giorno. Il calcio poi alla fine è fatto di risultati e di prestazioni, se mi guardo allo specchio aldilà dei capelli spettinati vedo un calciatore che ha sempre dato tutto. Poi magari si poteva fare meglio, ad oggi però credo e vorrei che tutti avessero questa sensazione. Ogni somma e ogni decisione andrà presa alla fine dell’anno e non sono io quello che le prende. Nel caso in cui dovessero essere le mie ultime quattro partite qui vorrei che ognuno di noi nello spogliatoio possa dire di aver dato tutto. Se dovessimo fare una cosa del genere i risultati arriveranno.”.
Serie A
Parma, Chivu: ” La squadra ha fatto un grande lavoro sulle due fasi per 90 minuti.”

Il tecnico del Parma, Cristian Chivu ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro la Lazio finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico.
Il tecnico del Parma, Cristian Chivu ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro la Lazio finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico. Tra i temi affrontati, la partita contro i biancocelesti, i buoni risultati ottenuti contro grandi squadre e e gli errori nel finale di partita.
Parma, Chivu: “Sono felice perché ho visto una squadra arrabbiata dopo questo pareggio. Percepiscono che la squadra ha potenziale”
Il tecnico del Parma, Cristian Chivu ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro la Lazio finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico. Tra i temi affrontati, la partita contro i biancocelesti, i buoni risultati ottenuti contro grandi squadre e e gli errori nel finale di partita.
Su quale aspetto offensivo della Lazio aveva preparato maggiormente la partita?
“La Lazio ha faticato a creare occasioni, ma ha sempre avuto palleggio e ci ha messo in difficoltà. Abbiamo concesso qualche passaggio tra le linee, la linea difensiva ha retto facendo un grande lavoro. Abbiamo concesso qualche palla fuori nel secondo tempo per sopperire alle difficoltà dei centrocampisti. Oggi avevamo solo tre centrocampisti a disposizione e sapevo di non avere cambi, dovevo dare una mano a loro per resistere 90 minuti. La squadra ha fatto un grande lavoro sulle due fasi per 90 minuti, è un peccato perché potevamo portarla a casa ma siamo consapevoli della qualità della Lazio in tutti i reparti. Tuttora dopo 15 anni però Pedro fa la differenza perché è veramente forte”.
Cosa pensa dei sei punti ottenuti in questo mese dove avete affrontato solo grandi squadre?
“Sono felice perché ho visto una squadra arrabbiata dopo questo pareggio. Percepiscono che la squadra ha potenziale, sanno quello che possono fare ma ho detto loro che ci può stare. Bisogna prendere tutti i momenti delle partite giocate nell’ultimo mese. Gli avversari ci hanno messo in difficoltà, ma siamo stati bravi a superare gli infortuni che abbiamo e mi fa piacere pensare che abbiamo portato a casa sei punti in un mese dove tutti pensavano che avremmo fatto zero punti”.
Dove nascono gli errori sotto porta nel finale di partita?
“Sono figlie del lavoro sporco fatto dagli attaccanti per 90 minuti. È una squadra che dà l’anima, ha superato i momenti difficili e capisce che bisogna fare molto di più. Dobbiamo lavorare tanto e farlo vedere in campo, sono orgoglioso dei ragazzi e di quello che mettono a disposizione del gruppo. Sono orgoglioso di lavorare con ragazzi che fanno di tutto per accontentare me e loro stessi, oltre che la società e i tifosi. Il nostro obiettivo è sempre raggiungere la salvezza”.
Serie A
Lazio, Baroni: “Non ho mai cercato alibi e non li cerco oggi. Siamo alla 48esima partita, abbiamo giocatori giovani che non hanno mai giocato così alto.”

Il tecnico della Lazio Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro il Parma finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico.
Il tecnico della Lazio Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro il Parma finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico. Tra i temi affrontati, la stanchezza per i tanti match disputati, il troppo nervosismo e un messaggio al tifosi.

MARCO BARONI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, Baroni: “Noi siamo dispiaciuti per tutti, per i nostri tifosi ma siamo consapevoli che siamo ancora in corsa e non molliamo.”
Il tecnico della Lazio Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match contro il Parma finito 2 a 2 allo Stadio Olimpico. Tra i temi affrontati, la stanchezza per i tanti match disputati, il troppo nervosismo e un messaggio al tifosi.
Due clean sheet in 18 uscite casalinghe. Perché la Lazio fa così tanta fatica?
“Non ho mai cercato alibi e non li cerco oggi. Siamo alla 48esima partita, abbiamo giocatori giovani che non hanno mai giocato così alto. Paghiamo terribilmente squadre che ci allungano col rinvio del portiere, che ha avuto 7 minuti di possesso palla. Non possiamo andare sotto dopo tre minuti e subire il secondo gol al primo minuto della ripresa. Eravamo ansiosi nel primo tempo e l’ho detto alla squadra, sapevamo di essere reduci da tante partite di altissimo dispendio energetico e mentale. Noi siamo dispiaciuti per tutti, per i nostri tifosi ma siamo consapevoli che siamo ancora in corsa e non molliamo. La mezzora finale è la testimonianza che questa squadra non molla e non lo farà fino alla fine”.
Come si spiega questo nervosismo?
“Io sono feroce nell’analisi, questa squadra non ha solidità perché è il nostro modo di giocare. Abbiamo delle cose positive e delle lacune che dobbiamo cercare di eliminare. Prendere gol così al primo affondo perché il portiere loro ha calciato un missile quando eravamo in pressione non va bene, dovevamo difendere meglio questa giocata e l’avevamo preparata. Il secondo gol avrebbe ammazzato chiunque, noi no. Pedro è entrato bene, Vecino è entrato bene, abbiamo alzato il ritmo con una squadra che giocava 5-3-2 con una linea molto bassa. Occorre velocità e lucidità tecnica, in questo abbiamo fatto fatica. Abbiamo sbagliato tanti passaggi, ci siamo fatti trascinare dall’ansia di recuperare la partita. Sono dispiaciuto tantissimo, ma siamo in un percorso e ci saremo fino in fondo tutti insieme. Nessuno ci regala niente, ma noi ci siamo”.
Che messaggio di speranza lancerebbe ai tifosi laziali?
“Sono dentro anima e cuore in questa avventura. Siamo dispiaciuti, ma ci sono ancora partite. La Roma sta facendo cose straordinarie a livello di punti, ma noi ci siamo e vogliamo essere presenti fino in fondo. Poi vedremo dove punteremo la bandiera”.
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