Serie A
Lazio, Baroni: “Con il Milan servirà un grande gara. Bisogna cambiare atteggiamento a inizio partita”

L’allenatore della Lazio Marco Baroni ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, in vista del match contro il Milan in programma domani alle 20:45.
Lazio, le parole di Baroni
Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore della Lazio Marco Baroni, rilasciate in conferenza stampa in vista del match contro il Milan: in programma domani alle 20:45 all’Olimpico.
Un ricordo di Sven Goran Eriksson.
“Ricordo bellissimo di una persona straordinaria, di un allenatore veramente speciale. Ero un ragazzo giovane, è sempre stato attento alla crescita dei giovani, una bellissima persona. Inutile spendere parole sulla grandezza dell’allenatore, è una mancanza enorme per tutto il movimento calcistico”.
Che Lazio troverà domani il Milan?
“Domani abbiamo una partita difficile, incontriamo un avversario che a prescindere dal punto in classifica ha fatto due partite buone. È la squadra che ha tirato più in porta e a detta dell’allenatore deve vincere il campionato, sarà una partita difficile e servirà una gara di altissimo spessore”.
Un pensiero sul nuovo arrivo Gigot?
“Vi chiedo cortesemente di non parlare di mercato. A chiusura di mercato vi darò tutte le risposte che meritate, voglio però concentrarmi solo sulla partita che è molto importante”.
Il ricordo della sconfitta dello scorso anno può essere uno stimolo domani? Come pensa di sistemare la difesa?
“Ho visto la partita dello scorso anno. Io non credo tanto ai trascorsi, l’importante è la nostra motivazione. Servirà una partita perfetta nell’atteggiamento e nella compattezza, lo richiede l’avversario. La squadra sa di dover centrare questi aspetti. Gli equilibri sono la cosa più importante, non parlo solo della difesa.
Dobbiamo rischiare qualcosina in questo momento, abbiamo segnato quattro gol e preso tre pali, siamo la squadra che ha fatto più cross e battuto più angoli di tutti. Sto cercando una produzione offensiva importante perché la squadra lo scorso anno è stata quindicesima per tiri in porta, dobbiamo migliorare questo aspetto.
Ci serve concretezza e allo stesso tempo trovare equilibri di squadra, che non significa avere un centrocampista in più ma distanze giuste e su questo stiamo lavorando”.
La sconfitta di Udine è stata trasformata in sconfitta salutare? C’è possibilità di vedere dall’inizio i nuovi acquisti che non hanno giocato dall’inizio?
“Le sconfitte non sono mai salutari, devono far male e a me quella di Udine fa ancora male. Il dolore ti allontana da queste situazioni, dispiace perché la sconfitta sta nell’atteggiamento. In tre tempi su quattro giocati abbiamo subito gol dopo cinque minuti, ci deve far riflettere.
Noi dobbiamo partire sparati, è difficile recuperare in campionato. Questo atteggiamento lo abbiamo evidenziato insieme alla squadra. Sui nuovi acquisti Nuno sta molto meglio, non gioca da febbraio scorso ma questo non vuol dire nulla. Quando parlo di rischi me ne devo assumere e deve fare condizione giocando.
Vediamo però sta bene, stessa cosa per Castrovilli. I ragazzi stanno crescendo, ci sono i presupposti adesso per inserirli e per fare non tutti i 90 minuti, ma si potrebbe partire o entrare a gara in corso”.
Si può vedere la coppia Dia-Castellanos dall’inizio?
“Per caratteristiche preferisco fare un passo avanti piuttosto che uno indietro, domani servirà una partita di produzione e servirà avere il pallone. È un’opzione, poi chiaramente ci vogliono equilibri e per far questo servirà il sacrificio di tutti”.
Un commento sul sorteggio di Europa League?
“È chiaro che da allenatore la penso come Sarri e sarebbe meglio allenare la squadra tutta la settimana, ma il calcio corre verso più partite perché crea intorno al movimento quella spendibilità per i diritti tv.
Col cavallo lanciato non si può tirare la briglia, bisogna saltarci su. Abbiamo due olandesi, due francesi, una spagnola ma mi piace vedere le opportunità, è una competizione bellissima dove dovremo fare prestazioni di livello. Basta vedere la partita di ieri della Fiorentina, non ci sono partite facili a livello internazionale”
Serie A
Juventus, pronto il lancio della nuova magli per la stagione 2025/2026: svelata la data

Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la Juventus avrebbe svelato la data in cui presenterà la nuova maglia per la stagione 2025-2026
Juventus, svelata la data per la nuova maglia

ESULTANZA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la Juventus si starebbe occupando oltre al finale di stagione ad alcune tematiche extra-campo molto importanti.
Oltre alle novità legate al all’addio di Francesco Calvo e al mancato interesse per l’attaccante di proprietà del Napoli Victor Osimhen emergono altre novità.
Si tratta della presentazione della nova maglia per la stagione 2025/2026 che a breve verrà lanciata come rivelato da 2TALKS nel corso delle ultime ore.
I lancio della nuova maglia del club bianconero avverrà nella giornata di mercoledì 14 maggio, di conseguenza manca sempre di meno per vedere con quale maglia giocherà il club bianconero durante la prossima stagione.
Serie A
Juventus, la paura degli scontri diretti: quanti punti persi

La difficile stagione della Juventus si può riconoscere anche nei risultati degli scontri diretti. La corsa alla Champions è ancora aperta ma servono punti.
L’importanza di acquisire un vantaggio negli scontri diretti con altre pretendenti ai tuoi stessi obiettivi è fondamentale se ambisci davvero a quel traguardo. I bianconeri però non hanno sfruttato questa motivazione.
Juventus, la pareggite colpisce anche gli scontri diretti
Considerando le prime 8 della classe, salta subito all’occhio quanto i confronti della squadra allenata prima da Thiago Motta e ora da Igor Tudor contro di esse non abbiano mai visto supremazia da parte di Thuram e compagni.
Partendo dal basso, si registrano 1 pareggio e 1 vittoria contro il Milan; 2 pareggi contro il Bologna; 2 pareggi contro la Roma; 1 vittoria e 1 pareggio contro la Lazio; 1 pareggio e 1 sconfitta contro l’Atalanta; 1 vittoria e 1 pareggio contro l’Inter; 1 pareggio e 1 sconfitta contro il Napoli.

IGOR TUDOR CARICA RANDAL KOLO MUANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Analizzando con cura i risultati qui sopra si evince che il livello di competitività della rosa bianconera non è all’altezza di quello delle altre, nonostante ciò la Juventus è lì a contendersi il 4° posto grazie ad alcune vittorie pesanti conquistate anche e soprattutto contro le piccole.
Un bilancio così disastroso (3 vittorie, 9 pareggi, 2 sconfitte) contro le altre pretendenti però non rassicura i tifosi, che in vista della prossima stagione si augurano di vedere la società intervenire sulle lacune più evidenti.
Il rinnovamento della rosa, e non solo, partirà dopo il Mondiale per Club ma non è escluso che già nella finestra di mercato, creata appositamente per questa competizione, ci possano essere i primi movimenti.
Il DNA bianconero si è sempre contraddistinto per l’incredibile approccio alle partite importanti, nelle quali la Juventus è sempre partita favorita. I tifosi si augurano che dalla prossima stagione il vento possa cambiare e riportare così in auge il nome di una società abituata a grandi successi.
Serie A
Napoli, lo Scudetto passa dalla salvezza: gli ultimi incroci

Il Napoli vede ancora lo Scudetto dopo il pareggio interno contro il Genoa, tuttavia per festeggiare nuovamente servirà incrociare le squadre in lotta salvezza.
Gli azzurri di Conte non intendono mollare la presa nonostante quel misero +1 a due giornate dalla fine. Il lavoro di un’intera stagione rischia di diventare vano, Parma e Cagliari preparano il colpaccio.
Napoli, due scontri durissimi per poter festeggiare
Sembrava fatta dopo aver conquistato un vantaggio abbastanza consistente di 3 punti sull’Inter, invece la beffa casalinga contro il Genoa ha riaperto tutto per il Napoli. Lukaku e compagni ora dovranno vedersela con due squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere, che giocheranno al massimo per strappare gli ultimi punti decisivi.
La paura principale riguarda la sfida fuori casa del Tardini, dove sia Juventus che Inter hanno faticato e perso punti importantissimi. Inoltre, gli uomini di Chivu arrivano dalla brutta sconfitta di Empoli e intendono tornare subito a punti per scongiurare il rischio retrocessione o addirittura spareggio.

ROMELU LUKAKU E MATTEO POLITANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Se quell’ostacolo fosse superato, a quel punto mancherebbero solo gli ultimi 3 punti al Maradona contro il Cagliari di Nicola che nella prossima giornata ospiterà il Venezia in un vero e proprio scontro salvezza, poi potrebbe presentarsi all’ombra del Vesuvio senza alcuna ambizione ma con la fame agonistica.
Sulla carta non ci sarebbe nemmeno partita ma le sorprese delle ultime settimane rendono tutto più possibile e le sorprese potrebbero arrivare da un momento all’altro. La tensione e la paura per quello che potrebbe essere logora i tifosi di mezza Italia, che hanno sofferto e gioito per tutta la stagione ma ora aspettano di scoprire il verdetto finale.
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