Serie A
Lazio, Cataldi punzecchia Lotito
Lazio, Cataldi punzecchia Lotito dal ritiro ad Auronzo di Cadore: “Milinkovic giocatore importante, ha fatto numeri incredibili. Serve un segnale, una spinta.”
La Lazio è impegnata nel ritiro estivo di Auronzo di Cadore, che accompagnerà i biancocelesti verso la nuova stagione.
Dalle Tre Cime di Lavaredo, arrivano le parole da leader di Cataldi: l’invito a Lotito e il punto sulla preparazione, sua e dei suoi compagni.
Lazio, Cataldi: “Lotito lavora per darci una mano”
Cosa perde la Lazio con la partenza di Milinkovic?
“Non penso a quanto guadagna Cataldi dal punto di vista personale. La Lazio perde un giocatore importante, che ha fatto dei numeri incredibili, di questo gli va dato atto. Non ha mai detto nulla fuori posto, ha dato sempre il massimo, gli faccio un grosso in bocca al lupo. Non sono io a dire cosa bisogna fare, si perde uno importante. Dobbiamo affrontare tante competizioni, c’è anche un nuovo format in Supercoppa, ci sono due partite in più. Serve un segnale, una spinta. Il presidente Lotito lavora per darci una mano”.
Si parla dell’arrivo di altri registi, Cataldi è pronto alla concorrenza?
“Sono uno che pensa che la concorrenza faccia sempre bene, affrontiamo competizioni importanti, già l’Europa League protava via tante energie, la Champions per la tensione che ci sarà ne porterà via ancora di più. La Lazio deve essere una squadra forte, servono calciatori forti a prescindere dai ruoli. Se arriverà un altro regista ben venga, siamo qui per il bene ella Lazio, non per gli obiettivi personali. Certo, poi tutti vogliamo giocare, me compreso. Ci deve essere una concorrenza genuina, che faccia bene alla squadra”.
Come si migliora la Lazio dopo il secondo posto? Nazionale?
“Migliorare il secondo posto significherebbe fare qualcosa di incredibile. Un aspetto bello e stimolante, è sempre il campo che decide. L’anno scorso nessuno dava il Napoli favorito, né la Lazio seconda. L’inizio del calendario è duro, ma tanto dobbiamo affrontarle tutte. Sulla Nazionale non posso fare io le scelte, è il mio sogno da bambino, chiunque spera in un percorso simile. Ci sono stato poco, mi dispiace, forse in parte è colpa mia, negli anni non ho giocato così tanto da poter interessare agli allenatori. In quel ruolo la Nazionale è coperta. Il campo deciderà, ma il centrocampo azzurro è in ottime mani. Se è ancora un sogno? Non lo so. La Lazio ora è la mia Nazionale, poi vedremo. Forse è una frase fatta (ride, ndr). Però veramente, adesso voglio concentrarmi qui”.
L’emozione di giocare in Champions? Qual è l’obiettivo?
“Non abbiamo parlato di questo, quando si gioca questa competizione le previsioni sono sempre complicate. C’è lo stimolo di confrontarci con una realtà differente, in Champions ti misuri con altre realtà, siamo curiosi di vedere a che punto siamo. Possiamo fare un bel percorso, poi le partite si decidono con gli episodi. Vediamo cosa riusciremo a fare”.
Come hai visto Immobile?
“Come sempre, sereno e felice. Ho visto Ciro tranquillo. Ho letto qualcosa sulle voci, non so niente sinceramente, neanche ne abbiamo mai parlato. Ho visto il solito Immobile, voglioso nei 2 giorni qui, è il nostro capitano”.
A che punto è Cataldi nel Sarrismo?
“Mi sento a un buon punto, poi è normale che in partita a volte capitano cose che neanche hai provato. C’è sempre qualcosa da imparare. Mi confronto con il mister e i collaboratori su qualsiasi situazione, spero di fare una buona stagione insieme a tutta la squadra”.
La regia è comunque diventata la tua posizione? Senza Milinkovic anche mezzala?
“Gli ultimi due anni, da quando c’è Sarri, ho sempre giocato lì. Ora mi sento più adatto a quel ruolo, che è difficile e dispendioso. Però mi sento più a mio agio lì, poi se c’è la necessità e il mister me lo chiede non ho problemi. A oggi quello è il ruolo che sento più mio”.
Come stai fisicamente?
“Sto bene, ho passato l’ultimo mese un po’ in difficoltà per la botta che ho preso. Ora il polpaccio sta andando bene, ho fatto una buona parte estiva dedicata all’allenamento e alla cura del muscolo”.
Che squadra vuoi incontrare in Champions?
“Mi piacerebbe giocare contro una squadra inglese, con la Lazio non ci sono mai riuscito negli anni che abbiamo fatto l’Europa. Vediamo tra un po’ il girone, quello che ci toccherà”.
Serie A
Inter, Taremi continua a non vedere la porta: il rischio di un Morata nerazzurro
Inter, Mehdi Taremi e’ una delle poche note negative della vittoria sul Lipsia. L’iraniano, malgrado la generosità, resta a quota un solo gol in stagione.
Il primo posto in Champions League e una difesa ancora imbattuta sono le belle notizie che fanno gioire l’Inter.
Meno gioia e più pensieri, invece, porta con sé Mehdi Taremi, che anche contro il Lipsia non ha trovato la via del gol.
L’ex Porto, malgrado la disponibilità e il sacrifico, continua ad avere le polveri bagnate sotto porta.
Un fattore non certo secondario, visto che stiamo parlando di un attaccante al quale Simone Inzaghi chiede i cosiddetti gol di riserva.
Fino adesso le firme in Italia per il numero 99 si limitano alla rete (ininfluente) contro la Stella Rossa, su rigore.
Nulla gli si può, di certo, rimproverare sulla propensione al gioco di squadra, ma e’ ugualmente vero che la sua latitanza in zona gol inizia a pesare sul bilancio offensivo nerazzurro.
Il rischio, facendo un raffronto con i cugini del Milan, e’ che Mehdi Taremi possa diventare, alla lunga, l’Alvaro Morata dell’Inter.
Serie A
Serie A, Oristanio è il gioiello dei lagunari
Una delle note più belle di questi primi mesi di Serie A è certamente l’astro nascente del Venenzia, Gaetano Oristanio: prospetto anche in ottica nazionale.
A dir la verità il talento del ragazzo nativo di Vallo della Lucania non lo scopriamo oggi. Infatti nella scorsa stagione si era già messo in mostra con la maglia del Cagliari, dove mise assieme in 27 presenze 2 goal ed 1 assist. E prima ancora in Olanda al Volendam, squadra che lo prelevò in prestito dal settore giovanile nerazzurro assieme al compagno di una vita: Filip Stankovic.
Le cifre di Oristanio
Il Venezia attualmente si trova all’ultimo posto in classifica. Un andamento che non rispecchia certamente la stagione di Oristanio, che fino ad ora in 13 presenze ha messo a segno 1 goal e 2 assist. Impreziosendo il tutto con giocate da capogiro e dribbling capaci di mettere a repentaglio le difese avversarie.
Dando uno sguardo ai dati troviamo subito la conferma di quanto appena detto. Infatti, il “mini messi salernitano” (soprannome che gli fu affibbiato dai suoi coetanei all’età di 13 anni) è il terzo giocatore in questa Serie A a cui sono riusciti più dribbling (21). E il sesto a provarne di più, mettendoli a segno con una percentuale altissima: pari al 60%.
Grande hype in casa Venezia
Il direttore sportivo dei lagunari Filippo Antonelli ha presentato così il giocatore al suo arrivo.
Parole colme di entusiasmo, che già a partire da giungo lasciavano presagire l’importanza del giocatore per il progetto arancio-verde. La dirigenza decide di fare di Oristanio uno degli acquisti più onerosi della storia del club, investendo circa 5 mln: seppur garantendo all’Inter una percentuale sulla futura rivendita. Dichiarando sin da subito l’obbiettivo stagionale, ovvero la salvezza.
Oristanio in nazionale
Il giocatore potrebbe essere importante anche in ottica nazionale, dati gli ottimi trascorsi con il programma giovanile. Di cui è stato parte dall’under 17 fino all Under 21, mettendo assieme grandissime prestazioni.
Dunque, in attesa della chiamata di Spalletti, potremmo iniziare a pensare a come potrebbe effettivamente essere inserito nella formazione azzurra. Tenendo conto del 3-5-1-1 scelto dal CT nelle ultime uscite, il trequartista salentino si inserirebbe alla perfezione dietro le punte: riproponendo in nazionale lo stesso ruolo che svolge nella squadra di Di Francesco. Ridando finalmente alla nazionale quel fantasista capace di giocate spettacolari, che in azzurro non si vede ormai dai tempi di Antonio Cassano.
Alessandro Tardi
Serie A
Inter, UFFICIALE Dumfries rinnova fino al 2028
Come era nell’aria, Denzel Dumfries resterà un calciatore nerazzurro fino al 2028. Pochi minuti fa è arrivato l’annuncio del club tramite il comunicato.
L’olandese era stato vicino alla cessione in estate ma la fiducia di Inzaghi l’ha convinto a rimanere e adesso festeggia un rinnovo quadriennale con adeguamento dell’ingaggio.
Inter, Dumfries rinnova: il comunicato
FC Internazionale Milano comunica di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto del giocatore Denzel Dumfries: l’esterno classe 1996 sarà nerazzurro fino al 30 giugno 2028.
Guadagnerà circa 4 milioni di euro a stagione, diventando uno dei calciatori più pagati della rosa nerazzurra dopo Zielinski, Pavard, Thuram, Calhanoglu, Barella e Lautaro.
In estate si era parlato di Wan Bissaka come possibile sostituto ma alla fine l’inglese ha scelto il West Ham. L’investimento di circa 15 milioni è stato largamente ammortizzato grazie all’apporto che l’olandese ha portato in termini di trofei.
Il dualismo con Darmian gli permette di essere sempre in forma e dare il massimo in ogni match, nonostante il minutaggio condiviso. Questa può essere la stagione della definitiva consacrazione.
L’ex PSV, arrivato nel 2021, ha lasciato un segno decisamente positivo. Ha raccolto l’eredità di Hakimi e col passare delle stagioni si è conquistato la fiducia dei tifosi.
Denzel 🤝 Inter#ForzaInter #Dumfries2028
— Inter ⭐⭐ (@Inter) November 27, 2024
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