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Lazio e Sarrismo: un aereo troppo pesante per decollare
![](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2021/11/lazionapoli-1.jpg)
Sin da quando è arrivato, Maurizio Sarri ha imposto il suo classico stile di gioco ad una Lazio abituata a Simone Inzaghi e ad un modulo del tutto diverso
Hysaj, Basic, Zaccagni Felipe Anderson e Pedro sono i giocatori con cui il patron biancoceleste Claudio Lotito ha tentato di aiutare il tecnico toscano ad infondere i propri schemi.
Il mercato estivo ha, infatti, portato quasi tutti esterni adatti al 4-3-3 e in gradi aiutare l’adattamento degli altri.
Dopo un ritiro estivo allungato per preparare ancora meglio la stagione, la Lazio di Sarri ha ottenuto risultati altalenanti, vittorie sbalorditive in alcuni big match e debacle in altre partite anche più abbordabili sulla carta.
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I numeri che inchiodano Sarri
Pressing alto, possesso palla e difesa avanzata sono le armi principali del nuovo tecnico della Lazio, ma non sempre efficaci nella stagione in corso.
La Lazio ha ottenuto vittorie importanti quest’anno contro Roma e Inter, oltre all’ottimo pareggio maturato a Bergamo contro l’Atalanta, snaturandosi e rispolverando la filosofia di gioco di Inzaghi che si basava sulla difesa stretta e le ripartenze veloci fatte di tocchi di prima.
Le peggiori figure della squadra biancoceleste sono, invece, arrivate quando Mau ha fatto giocare i suoi con le proprie idee di calcio e parliamo delle partite contro Bologna, Verona, Juve e Napoli.
Contro queste squadre, Immobile e compagni hanno superato nettamente gli avversari in quanto a possesso palla e altezza del baricentro, ma alla fine è sempre arrivata la sconfitta con tanto di goleada avversaria.
Oltre ad una supremazia territoriale per il momento inefficace, la Lazio ha incassato in queste prime 14 giornate di campionato ben 25 reti; mai così male in avvio di stagione dal 1983/84.
Una difesa che stenta a chiudere la porta difesa da Pepe Reina, come testimonia il notevole numero di tiri in porta subiti dal portiere spagnolo: ben 55 dalla prima partita contro l’Empoli al Castellani.
Anche Pepe è sotto accusa, perché di questi 55 tiri ne ha parati solo 30 che corrispondono al 54% di rapporto tra tiri subiti e parate effettuate; il peggior score tra i venti portieri titolari di Serie A.
Numeri a parte, anche il centrocampo sta faticando e l’uomo più in difficoltà è senza dubbio Luis Alberto, su cui Simone Inzaghi puntava maggiormente per la costruzione della manovra offensiva.
Il numero dieci spagnolo non riesce fisicamente a reggere i ritmi di una squadra larga e che ha bisogno di corsa e muscoli.
Leiva, non ritenuto adatto, ha lasciato la maglia da titolare a Cataldi e Milinkovic non riesce ad incidere come vorrebbe nell’arco dei novanta minuti.
Il problema del centrocampo non è sicuramente tecnico perché il 10 e il 21 biancocelesti sono tra i migliori in Serie A, ma fisico e di intensità atletica.
Dunque non basta un super tridente composto da Pedrito, FA7 e capitan Immobile e una capacità realizzativa di squadra da 25 gol, finora meglio di Juve e Fiorentina.
La Lazio è lontana dai propri obiettivi e ora Sarri deve capire l’importanza dei tre punti, la partita di giovedì contro l’Udinese all’Olimpico può essere l’occasione del riscatto, ma non del bel gioco bensì dei risultati.
Lotito ha già offerto il rinnovo all’allenatore e questo è un grande segnale di fiducia, ma servirà una grossa mano anche dal mercato che dovrà portare giocatori congeniali per il suo calcio e per non far rimpiangere Inzaghi ai tifosi.
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Juventus-Inter, Conceiçao entra in un club esclusivo
![Juventus-Inter, Francisco Conceiçao](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/FRANCISCO-CONCEICAO.jpg)
Con il gol realizzato durante la partita Juventus-Inter, il giovane attaccante Francisco Conceiçao entra in un club che vede all’attivo solo tre membri in totale.
Il figlio d’arte di Sergio Conceiçao, infatti, è diventato il terzo calciatore portoghese a riuscire a segnare una rete all’Inter indossando la maglia della Juventus.
Come evidenziato da Opta, prima del numero 7 bianconero, ci erano riusciti soltanto Cristiano Ronaldo, autore di due gol tra il 2019 e il 2021, e Rui Gil Barros, autore di un gol nel 1989.
Quello di stasera, per Francisco Conceiçao, è stato il terzo gol in maglia bianconera, dopo le reti realizzate contro il Genoa e l’Empoli, rispettivamente a settembre e a inizio febbraio.
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Parma-Roma, Ranieri: “Il Parma? Pensavo fosse una squadra più nervosa”
![Parma-Roma, Claudio Ranieri](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/RANIERI.jpg)
Al termine del match Parma-Roma, ha parlato in conferenza stampa il tecnico giallorosso Claudio Ranieri: ecco cos’ha detto.
Parma-Roma, la conferenza stampa di Claudio Ranieri
Come avete gestito l’uomo in più? Andava chiusa prima?
“L’abbiamo gestita bene ma dovevamo far gol, non rischiare con un episodio di pareggiare una partita in pieno controllo. Eravamo undici contro dieci, non siamo riusciti a raddoppiare per demeriti nostri e grandi meriti del loro portiere. Sono un po’ amareggiato ma forse vedendo la classifica sarò un po’ più contento”.
Cosa ne pensa della prova di Gourna-Douath?
“L’idea era di bloccare Bernabé, doveva poi attaccare ed inserirsi e lo ha fatto abbastanza bene. Non potendolo allenare al meglio ancora non ha novanta minuti, aveva un po’ di crampi. Salah ha fatto una buona partita, dobbiamo servirlo meglio, ad Angelino vengono serviti più palloni. Ha fatto una buona gara, ci da sicurezza e tranquillità”.
Era Bernabé che la preoccupava?
“Mi preoccupavano le frecce in attacco, ma le lancia Bernabé. Per questo ho voluto impedirgli di giocare”.
Cosa temeva del Parma?
“Mi aspettavo questa partita, abbiamo il tallone d’Achille delle ripartenze avversarie. Ci stiamo allenando tantissimo, spero riusciremo a risolvere anche perché giovedì affrontiamo una squadra molto forte in questo”.
“Son sincero, pensavo fosse una squadra più nervosa. Il pubblico gli sta dietro, la aiuta e non mollano. E’ importante crederci, quando arrivai io a Parma ci credevamo. Se questi ragazzi ci credono ci arriveranno”.
Qual è la cura che le permise di salvarsi con il Parma?
“Sono arrivato che eravamo ultimi, peggio di così non si poteva fare. La cura è crederci e allenarsi bene, da quel che ho visto oggi è così, poi non li conosco. Quando perdi le partite rischi di far affiorare il nervosismo, oggi non l’ho visto, mi son sembrati bravi ragazzi. Così ce la faranno”.
Si aspettava mosse a sorpresa di Pecchia?
“Non mi aspettavo mosse a sorpresa, magari solo una mezzala più riflessiva che potesse dare una mano a Bernabé nelle nostre ripartenze. Invece ha giocato con le mezzali a tutto campo, ma la abbiamo gestita bene”.
Vi siete dati un obiettivo particolare?
“Io credo nel lavoro, da quando sono arrivato l’ho detto. Non mi piace promettere ma lavorare. Non so cosa potremo fare ma i tifosi devono esser sicuri daremo il massimo. Non ho titolari, quando giochi anche in Europa devi far così.
Mi auguro di continuare così per dare libertà a tutti di esprimersi. Facciamo del nostro meglio in ogni partita, esigo sempre la prestazione. Poi il risultati è figlio degli episodi, ma bisogna sempre dare il massimo che si ha. Quello mi soddisfa”.
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Club Bruges, frenata in campionato in vista della Champions
![Young Boys-Stella Rossa](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/10/Pallone-champions-league.jpg)
Club Bruges, solo un pareggio con il Saint-Truiden per la prossima avversaria della Dea ai playoff di Champions League. Hayen ammette la stanchezza della squadra.
Dopo la sofferta vittoria in Champions League contro l’Atalanta, il Bruges rallenta in campionato, fermato sul 2-2 dal Saint-Truiden, terz’ultimo in classifica. La squadra di Nicky Hayen, avanti 2-0, ha subito la rimonta nel finale, evidenziando segnali di stanchezza a pochi giorni dal ritorno contro i bergamaschi.
Club Bruges, le parole di Hayen
Nonostante un turnover minimo – solo Vetlesen e Nilsson in campo al posto di Nwadike e Talbi – il tecnico ha ammesso le difficoltà fisiche e mentali dei suoi: “C’era fatica nella squadra, troppe imperfezioni e scelte sbagliate”. Tuttavia, Hayen sottolinea come anche altre squadre di Champions, inclusa l’Atalanta, abbiano perso punti nel weekend. Il Bruges dovrà ritrovare energie e concentrazione in vista del match decisivo con la Dea consapevole del fatto che il 2-1 sia un risultato che rende ancora tutto possibile.
![Club Bruges](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/urlo-Gasperini.jpg)
L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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